Talvolta penso che i politici non abbiano ben presente che essi rappresentano una comunità,  sono al servizio dei cittadini e delle richieste della gente, e che devono, anche nella spesa pubblica, tener conto di alcuni aspetti.

E vengo subito al perché di queste due righe. La notizia che mi ha sconvolto è l’aumento dell’irpef e della tassa rifiuti, non si sa ancora di quanto, (Fasolino diccelo per cortesia!) che il comune di Tolmezzo, come il precedente, attuerà  (L’irpef sale allo 0,65% per chiudere i conti, in Messaggero Veneto 27 giugno 2015).

Non basta, quindi, che ormai siamo sempre più schiavizzati dalla raccolta differenziata, per cui occupiamo spazio nostro, non certo affittato dal Comune o dalla Comunità Montana, e ci sobbarchiamo un lavoro difficoltoso e schiavistico per noi anziani, che sogniamo, francamente, di andar a vivere altrove, almeno dove hanno mantenuto qualche cassonetto e non sono penetrati in casa nostra con sacchi,  sacchetti e bidoncini anche da lavare, obbligandoci, con l’artrosi, che tutti hanno un po’ oltre i sessantacinque, e magari qualche prolasso, a fare le scale con i loro contenitori pesanti già se vuoti, ma dobbiamo anche pagare di più per le esigenze di bilancio. Si taglino le spese, dico io, invece di prenderci per … facendoci lavorare e pagare al tempo stesso.

Io se potessi andrei a morire sulle rive dell’oceano, in Bretagna come in Portogallo, invece che in mezzo ai rifiuti qui. Inoltre la cementificata Tolmezzo è orrida, ora ancor di più con quei cumuli di spazzature in ogni dove, e lo era già prima che, (anche per far spazio per i parcheggi, per via della pedonalizzazione della piazza, e quell’orrido progetto copia incolla, già pagato circa 70.000 euro di soldi nostri a quelli della benemerita società costituenda, e poi costituita), ci togliessero pure i pochi cassonetti rimasti.

“Buttavano di tutto!” – si sente dire. Chi? Forse qualche commerciante che chiudeva tardi la sera, ma il compito di polizia municipale non è nostro. A Udine la polizia municipale lavora fino alle due del mattino, a rotazione, qui fa orario impiegatizio.

Non si sa perché, ai tempi di Riccardo Spinotti, sindaco di Tolmezzo, per fare un esempio, o di Livio Pesce, si riuscisse a fare con quattro lire, ed a distinguere l’indispensabile dal superfluo, ed ora ogni amministrazione, qui come là, ha bisogno di un ampio budget, o di indebitarci per il non necessario, come per esempio la riqualificazione della piazza.

Non nascondo che quelli dei paesi carnici, e mi scuso subito con loro per questi pensieri, che pare “brontolino per sotto”, ma poi si comportano verso gli amministratori comunali come sotàns, quasi fossimo con il podestà ed affiliati al seguito, avrebbero potuto palesare le difficoltà presentate dalla raccolta differenziata porta a porta, anche della plastica e della carta, invece di sussurrarla a porte chiuse.

E ma’ … ormai non si può cambiare nulla … Qui si ragiona così, non al di là del confine, in territorio austriaco. A Salisburgo il borgomastro sa che è preferibile ascoltare i cittadini e dar risposte concrete ai loro bisogni, qui ci teniamo pista guida sicura, il poligono di tiro, il nuovo poligono di tiro voluto da Zearo ecc., che pare si siano dimenticati, che piazza, pista guida sicura ecc. lo dobbiamo alla loro amministrazione. Ma “Tolmezzo si cambia” mi sembra che sia sulla stessa lunghezza d’onda dell’amministrazione precedente.

Mi è giunta voce che il budget per la cultura è già prosciugato a causa della spesa per il teatro e spettacoli teatrali, e che non vi è un penny da spendere, anzi, bisognerà limitare le spese anche previste. Sperando non sia vero, mi chiedo, però,  se il teatro è per i tolmezzini o per i carnici tutti, nel qual caso non so perché lo dobbiamo pagare con i fondi del comune di Tolmezzo.
Credo invece, che gli attuali amministratori (tutti a primo incarico tranne Fasolino in precedenza consigliere credo) abbiano inseguito, forse, sogni di gloria, per poi scontrarsi con la realtà.

Per quanto riguarda la differenziata, su cui, inizialmente, a livello istituzionale, avevo trovato ascolto e condivisione solo nel leghista Pascolo, che, avendo famiglia e lavorando, aveva e ha compreso questo  problema della gente, vorrei aggiungere quanto già scritto su carnia.la nel lontano settembre 2012, con qualche modifica.

La questione non è quella di esser favorevoli o contrari alla differenziazione dei rifiuti che si fa già, è quella del porta a porta senza cassonetti per smaltire ogni giorno il rifiuto. Ciò crea problemi di trasporto pesi su e giù anche in assenza di ascensore o qua e là, perché non so se la giunta comunale ha presente i problemi che già la differenziata comporta, così come attuata, e comporterà.
Inoltre diventa un secondo lavoro per i cittadini; i terrazzi, garages ecc. nei condomini si trasformeranno in posti per parcheggio rifiuti; molto poco controllabili, dal punto di vista igienico,  rispetto alle piazzole ecologiche,  e chi soffre o ha sofferto di ernie prolassi e mal di schiena potrebbe avere problemi di trasporto pesi e di salute ed i sani guadagnarli. Vorrà dire che sognerà di chiedere al comune un rimborso spese mediche come minimo, e scrivo “sognerà” perchè in Italia le norme sono tali per cui ogni escamotage per non pagare il dovuto, da parte della pubblica Amministrazione, pare possibile.

E già l’umido crea problemi igienici per la comunità, con richiamo di zanzare, ecc., ora dovremo tenerci per chissà quanto su terrazzi ecc. anche bottiglie di plastica sporche o arricchire carniacque per lavare rifiuti che poi vengono riciclati, si spera… E noi dovremo fare il secondo lavoro per pagarlo ad altri con la tari, e poter avere problemi igienici e di salute per il comune e per far guadagnare quelli che gestiscono lo smaltimento, che, essendo privati, devono guadagnare ad ogni costo?

E gli anziani? Si paghino una colf… Ed i vecchi si angosceranno per un motivo in più prima di morire, i turisti trasformeranno Tolmezzo nella nuova Napoli ecc.,  e senza piazzole ecologiche, che ogni paese civile credo abbia, forse aumenteranno le discariche abusive, come pare accada nei paesi carnici, dove i risultati saranno di eccellenza ma lo sono anche le problematiche, basta chiedere ed ascoltare … ma perchè fare questa fatica?

E poi, se abbandoneranno rifiuti la notte…. Se li lascieranno vicino ai cestini, ormai stracolmi, e non più svuotati che faremo? Saremo sommersi dai rifiuti…ma la giunta avrà spazio per nuovi parcheggi? E notate che è questo quello che vede il pedone, che cammina per Tolmezzo.

E se poi, invece che lasciare un bicchiere pieno di piscio birra o chissà cosa sulla tua finestra, lasciano un sacco pieno di rifiuti, cosa fai? Vai in comune, all’ufficio preposto alla differenziata a chiedere cosa fare del rifiuto, dato che non sai cosa contenga e come smaltirlo? Meglio lasciar perdere … per esperienza personale … Ti dicono, veda Lei, basta non lo porti qui, come fossimo il Mago Zurlì. Il quantitativo di imballaggi esistenti e da smaltire non dipende dal cittadino ma dalle ditte che producono ed imballano …ed è discorso non locale …

Insomma ormai la differenziata è diventata una sevizia, come la burocrazia, come tante altre cose … Parliamone.

Inoltre a Cappanori, in Toscana, almeno hanno assunto, a tempo indeterminato, per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti differenziati, giovani locali, senza lavoro. E più il cittadino differenzia meno paga. (Jenner Melletti, Nella città a rifiuti zero. “Ricicliamo tutto. Qui l’immondizia è oro”. A Cappanori in Toscana, dove la differenziata supera l’ 80 per cento, in: La Repubblica, 23 giugno 2013). Qui no. Ai cittadini non si pensa, pare, mai. Protestano? Si fa finta di non sentire, e si calmeranno … alla faccia della democrazia …

Una delle cose che più mi ha colpito, cercando scritti pedagogici di mio padre, era che egli li aveva tolti dai contenitori in evidenza, pur con targhette che agli stessi si riferivano,  che risultavano zeppi di dichiarazioni dei redditi, referti medici, pratiche burocratiche. Ma almeno si è risparmiato i minuziosi elenchi della differenziata, con aggiunte, modifiche ecc., perchè Dio l’ ha portato a sè prima della sua introduzione.

Se naturalmente sbaglio o sono stata imprecisa, si prega di correggermi attraverso l’uso del commento.

Laura Matelda Puppini

Laura Matelda PuppiniAMBIENTETalvolta penso che i politici non abbiano ben presente che essi rappresentano una comunità,  sono al servizio dei cittadini e delle richieste della gente, e che devono, anche nella spesa pubblica, tener conto di alcuni aspetti. E vengo subito al perché di queste due righe. La notizia che mi ha...INFO DALLA CARNIA E DINTORNI