Per quanto riguarda la esclusione arbitraria dell’editrice Kappa Vu dallo stand regionale del Salone del libro a Torino a causa dell’assessore regionale alla cultura ed allo sport, l’opposizione in consiglio regionale ha sottoscritto, dopo la risposta di Tiziana Gibelli all’interrogazione del consigliere Furio Honsell, una mozione di censura alla stessa, la prima in sessant’ anni di esistenza della Regione Fvg, che è stata oggetto di dibattito in consiglio regionale, ed è stata bocciata dalla maggioranza di destra con 27 voti contrari e 19 a favore.

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Il testo della mozione di censura.

«Censura nei confronti della condotta dell’Assessore Gibelli durante la  seduta n. 250 del 20.10.2021 ai sensi dell’articolo 145 ter del Regolamento Interno»  Honsell, Bolzonello, Conficoni, Cosolini, Da Giau, Gabrovec, Iacop, Marsilio, Moretti,  Russo, Santoro, Shaurli, Capozzella, Sergo, Ussai, Dal Zovo, Centis, Liguori, Moretuzzo, Bidoli.

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia

PREMESSO che dal giorno 14 al giorno 18 ottobre 2021 si è svolto presso il Comune di Torino il Salone del Libro 2021 in cui la Regione Friuli Venezia Giulia aveva uno stand ad essa dedicato che si poneva quale obiettivo la promozione della cultura del territorio;
ACCERTATO che la suddetta partecipazione al Salone del Libro è finanziata con risorse pubbliche;

PRESO ATTO che la casa editrice udinese Kappa Vu è stata esclusa dall’esposizione dei suoi libri e del catalogo delle sue pubblicazioni presso lo stand suddetto per volontà della Regione Friuli-Venezia Giulia;

CONSIDERATO che tale decisione comporta un danno economico e di immagine per l’attività della Kappa Vu e per la diffusione della cultura friulana di cui essa è portatrice;

CONSIDERATO altresì che l’esclusione della casa editrice Kappa Vu sembrava essere diretta, ancorché inappropriata, conseguenza dell’approvazione della Mozione n. 50 del 07.02.2019 dal titolo “Sospendere ogni contributo finanziario, patrocinio o concessione a beneficio di soggetti pubblici e privati che, direttamente o indirettamente, concorrano con qualunque mezzo a negare o ridurre il dramma delle Foibe e dell’Esodo”;

RILEVATO che di tale esclusione si è chiesto conto all’Assessore Gibelli con l’interrogazione a risposta immediata n. 730 dal titolo “Casa editrice Kappa Vu Edizioni: la Regione confermi o smentisca le voci sulla sua esclusione dal Salone del Libro di Torino ed eventualmente spieghi il perché di questa decisione”, presentata dal Consigliere Honsell;

APPURATO che durante la seduta d’aula n. 250 svoltasi in data 20.10.2021, l’Assessore Gibelli ha affermato che l’esclusione della casa editrice Kappa Vu è dipesa solo in parte dall’approvazione della Mozione n. 50 del 07.02.2019 e che l’Assessore stessa, riferendosi alla casa editrice Kappa Vu, ha espresso le seguenti affermazioni: “Gli abbiamo impedito, non gli abbiamo consentito semplicemente, di esporre il loro catalogo perché nello stand istituzionale della Regione Friuli Venezia Giulia questi titoli non devono comparire. Se non ci fosse stata la mozione (..) io avrei fatto la stessa identica scelta. Chi si macchia del reato morale di ‘furto di verità’ non merita di essere promosso e sostenuto.”;

RILEVATO che le sedute del Consiglio regionale vengono trasmesse in diretta streaming sul sito internet del Consiglio regionale e sulla pagina pubblica del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia sul social network Facebook e che le affermazioni di Gibelli e i giudizi pesantemente negativi da lei espressi, apparentemente a titolo personale, non avendo concreta rilevanza politica, sono suscettibili di provocare un grave danno alla reputazione e all’immagine della casa editrice stessa, soprattutto in virtù del fatto che sono stati trasmessi attraverso un mezzo con potenzialità di diffusione particolarmente elevata;

CONSIDERATO fatto grave che la politica operi discriminazioni sulla base delle proprie opinioni che portano all’esclusione di un soggetto da un contributo pubblico senza l’attivazione di una procedura di bando pubblico. A maggior ragione ciò è grave se queste discriminazioni avvengono, come nel caso specifico e per stessa ammissione dell’Assessore Gibelli, solamente dall’analisi di alcuni dei titoli proposti dal catalogo della casa editrice;

VALUTATO oltremodo grave il fatto che sia stata discriminata una casa editrice che nel merito presenta il seguente curriculum:
a) la produzione della casa editrice Kappa Vu, fin dalla sua fondazione nel 1987, consta di oltre 300 titoli che spaziano in moltissime Collane, dalla Didattica in lingua friulana, alla Narrativa e alla Poesia in italiano e friulano, alla Saggistica su problemi ambientali, sociali e del mondo del Lavoro, alla Storia non solo del confine orientale;
b) hanno scritto e continuano a scrivere con Kappa Vu alcuni tra i più affermati autori e tra le più affermate autrici della nostra regione;
c) la casa editrice Kappa Vu dal 2006 ha ricevuto contributi dalla Regione Friuli-Venezia Giulia esclusivamente per la sua attività di ricerca, produzione e valorizzazione della lingua e della cultura friulana, avendo cominciato tale attività ben prima del riconoscimento come ente che valorizza e tutela la lingua e la cultura friulane, essendo l’interesse per la nostra cultura elemento fondativo della casa editrice (Cjantis e rimarolis pai frutins, primo libro di Kappa Vu, 1987, in collaborazione con l’Istituto di Didattica delle lingue dell’Università di Udine);
d) fin dalla fondazione la stessa casa editrice ha collaborato con vari comuni, tra cui il comune di Udine, per iniziative culturali, incontri e conferenze;
e) la casa editrice, fin dalla sua fondazione, ha arricchito e stimolato il dibattito culturale, storico, civile in Friuli, contribuendone alla crescita civile e culturale;
f) alcuni autori che hanno pubblicato sul complesso argomento del confine orientale con la Kappa Vu pubblicano anche su case editrici nazionali (ad es. il dott. Federico Tenca Montini, laurea conseguita presso l’Università di Milano-Bicocca, con doppio dottorato, presso l’Università di Teramo e quella di Zagabria, autore recentemente di un importante libro sui rapporti tra Italia e Jugoslavia al tempo della questione di Trieste, pubblicato con Il Mulino);

RICHIAMATO l’art. 21 della nostra Costituzione che afferma che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, essendo il pluralismo delle opinioni e non la censura patrimonio delle società democratiche;
Tutto ciò premesso censura, ai sensi dell’articolo 145 ter del Regolamento Interno del Consiglio Regionale della Regione Friuli Venezia Giulia, la condotta tenuta dall’Assessore Gibelli».
Presentata alla Presidenza il giorno 04/11/2020.  (Testo da: https://friulisera.it/wp-content/uploads/2021/11/Mozione-290.pdf).

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La mozione è stata bocciata in Consiglio Regionale dalla maggioranza di destra.

Detta mozione di censura, proposta dalle Opposizioni nei confronti dell’assessore alla Cultura, Tiziana Gibelli, non è stata approvata dalla maggioranza. E così commenta il fatto la redazione di Friulisera «Una bocciatura che era nell’ordine delle cose, quando sul semplice buon senso e sulla realtà dei fatti, prevale l’offuscamento para-ideologico ma che ha visto, al di là del voto, una pochezza di argomentazioni desolante, con la solita stucchevole litania su foibe, negazionisti e analisi storica piegata alle necessità politiche del momento. In sostanza la Maggioranza ha fatto valere i suoi numeri, respingendo la mozione con 27 “no”, tra i quali anche quello di Emanuele Zanon (Regione Futura-Gruppo Misto). Compatti pure i gruppi di Opposizione (19 voti a favore) che avevano tutti sottoscritto il testo di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), primo firmatario della mozione. Walter Zalukar, del Gruppo Misto, ha invece scelto l’astensione». (https://friulisera.it/caso-kappa-vu-e-ufficiale-anche-per-fedriga-e-la-sua-maggioranza-la-regione-e-tribunale-speciale-censorio/). E su detto articolo si sottolinea come non spetti alla Regione e men che meno ad un assessore decidere chi è “meritevole” di sostegni e chi no. «Quello che è grave che a conclusione della discussione generale, il presidente Massimiliano Fedriga dal quale si sperava arrivasse un briciolo di equilibrio, ha riassunto l’acefala posizione della Giunta: “Non posso non entrare nel merito – ha detto il presidente della Regione – perché la scelta è stata fatta entrando nel merito: è inaccettabile abbinare l’immagine della Regione a una casa editrice che fa pubblicazioni revisioniste e riduzioniste. Tesi che offendono la sofferenza patita da tante persone di queste terre”» (https://friulisera.it/caso-kappa-vu-e-ufficiale-anche-per-fedriga-e-la-sua-maggioranza-la-regione-e-tribunale-speciale-censorio/).

Ed appare chiaro che la maggioranza in consiglio regionale ed il Presidente della Giunta abbiano glissato sul fatto che la mozione trattava principalmente del ruolo e dei compiti degli assessori della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che non possono essere, rubando la frase dal titolo dell’articolo di Friulisera ed a Mauro Capozzella, quelli di un “tribunale speciale censorio” (Ivi).

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E così Honsell sulla discussione della mozione:

«Oggi in Consiglio Regionale, per la prima volta nella storia di oltre 60 anni di questa Regione si è discussa una “mozione di censura” ai sensi dell’Art. 145 del Regolamento Regionale. Lo si è fatto nei confronti del comportamento tenuto dall’Assessore Gibelli quando ha discriminato la casa editrice Kappa Vu”. (…). “L’importanza di questo atto sottoscritto da tutti i Consiglieri di opposizione è giustificata dalla gravità della discriminazione. (…).

Sulla base di valutazioni soggettive dell’Assessore Gibelli la casa editrice Kappa Vu non ha potuto esporre i propri libri, nello stand finanziato dalla Regione, al Salone del Libro di Torino. La Kappa Vu è un’eccellenza editoriale riconosciuta in Europa in svariati settori trai quali quello delle lingue minoritarie”. “Purtroppo l’Assessore ha scelto di non partecipare al dibattito, nel corso del quale i consiglieri di maggioranza sono stati in difficoltà nel giustificare il comportamento dell’Assessore ma, in forza dei numeri hanno respinto la mozione”. “Molti hanno però riconosciuto che il comportamento tenuto da Gibelli, anche durante l’interrogazione avvenuta la settimana scorsa, sia stato “ingenuo” o “uno scivolone”. “L’auspicio comunque (…) è che non si ripetano situazioni incresciose come quelle avvenute nei confronti di una casa editrice che è un patrimonio della nostra Regione». (Sulla discussione in CR della mozione censura nei confronti della condotta dell’Ass. Gibelli, in: https://furiohonsell.it/news/).

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La solidarietà del “Comitât pe autonomie e pal rilanç dal Friûl” alla Kappa Vu.

E il “Comitât pe autonomie e pal rilanç dal Friûl”, da sempre sulla breccia, si chiede anche se l’Assessora conosca l’ottima traduzione in lingua friulana – edizioni Kappa Vu – dell’Inferno di Dante Alighieri. E così si legge sul loro sito: «Tutta la nostra solidarietà alla Casa editrice Kappa Vu che tanto ha dato alla cultura friulana, italiana e internazionale con la sua piccola casa editrice: “piccola” solo perché locata in uno spazio fisico grande quanto un appartamento, ma grandissima per la gran mole di importante produzione editoriale pubblicata in tanti anni». (https://comitatfriul.eu/2021/11/11/chissa-se-lassessore-regionale-gibelli-conosce-questa-ottima-traduzione-in-lingua-friulana-edizioni-kappa-vu-dellinferno-di-dante-alighieri/).

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Una casa editrice non è un libro solo. … Ma per il Messaggero Veneto ed Il Piccolo ….

Colpisce invece che Maurizio Cescon non si informi prima di scrivere sul Messaggero Veneto: infatti nel suo articolo intitolato: “Gibelli esclude un editore dal Salone del libro. La mozione di censura non passa in Consiglio, in Messaggero Veneto 11 novembre 2021 così scrive: «L’aula del Consiglio regionale ha respinto, nella seduta di ieri, la mozione di censura presentata dal consigliere di Open Sinistra Fvg Furio Honsell, nei confronti dell’assessore alla Cultura Tiziana Gibelli. Mozione che contestava l’esclusione di un libro sulle Foibe dell’editore udinese Kappa Vu dallo stand istituzionale della Regione al recente Salone del libro di Torino». Ma la stessa notizia falsa, sull’esclusione di un libro solo, compare anche su Il Piccolo del 10 novembre 2021.

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I motivi di una mozione.

Inoltre dagli interventi dei firmatari la mozione di censura, anche riportati da Cescon, si evince che la mozione, fosse volta, principalmente, a contestare a Gibelli la liceità di quanto fatto come assessore e figura istituzionale, senza pare neppure spaere been chi fosse la Kappa Vu.

Così Furio Honsell, Open Sinistra Fvg: «Non è – ha precisato – un attacco alla persona, ma un atto che riteniamo necessario per garantire il principio di equità”. “L’assessore Gibelli – ha continuato il consigliere di Open – ha accusato la Kappa Vù di essere una ladra di verità a proposito dei suoi libri sulle foibe, e sono parole molto gravi […]» (https://www.consiglio.regione.fvg.it/pagineinterne//Portale/comunicatiStampaDettaglio.aspx?ID=723125). Ed ha defintio quanto deciso dalla Gibelli «frutto di valutazioni soggettive». (Maurizio Cescon , op. cit.).

Così Massimo Moretuzzo, Patto per l’Autonomia: «”Il tema non sono le foibe […] ma l’inaccettabile atteggiamento di Gibelli in aula: qualche giorno prima aveva tentato di cancellare la legge sulle portatrici carniche». (https://www.consiglio.regione.fvg.it/pagineinterne//Portale/comunicatiStampaDettaglio.aspx?ID=72312).

Così Christian Shauli, Pd: «La Comunità europea – ha ricordato invece Cristiano Shauli del Pd – premiò Kappa Vù per le sue pubblicazioni in lingua friulana, e credo sia un giudice più autorevole dell’assessore Gibelli. […] ma non possiamo decidere noi chi vale e chi no». (Ibid.).

Così Andrea Ussai M5S: «Siamo contro i riduzionisti e i negazionisti delle foibe – ha ribadito Andrea Ussai del M5S – ma il problema è come si decide tutto ciò: non è questo il compito della politica».

Così Tiziano Centis, di Cittadini: che considera l’esclusione di Kappa Vù «un grave errore da parte dell’assessore, che è chiamata a favorire lo sviluppo delle realtà culturali e non a sbarrare loro la strada».

Ma Cescon nel suo già citato, riporta anche le prese di posizione di altri del Pd.  Sergio Bolzonello considera la Kappa Vu un’eccellenza in alcuni campi dell’editoria, mentre Diego Moretti così si è espresso: «Qua in gioco è il ruolo e il senso delle istituzioni, non le nostre idee». E pure Igor Gabrovec sostiene che «C’è differenza tra ruolo di politici e ruolo di storici», ed Enzo Marsilio ha affermato che: «la censura a Kappa Vu non è il solo scivolone di Gibelli, c’è stato il recente affossamento della legge sulle portatrici carniche». (Maurizio Cescon, op. cit.).

Infine Mauro Capozzella del M5S ha evidenziato come «Una casa editrice prima di tutto è una impresa, in un settore delicato e complicato. La giunta regionale non è un tribunale speciale della storia». (Ivi).

Chi voglia leggere cosa ha detto la maggioranza, può consultare: https://www.consiglio.regione.fvg.it/pagineinterne//Portale/comunicatiStampaDettaglio.aspx?ID=723125 e l’articolo di Cescon.

Laura Matelda Puppini

L’immagine che accompagna l’articolo rappresenta l’emiciclo stilizzato del consiglio regionale del Fvg, ed è tratta da: https://www.consiglio.regione.fvg.it/cms/home/crfvg.html;jsessionid=865989693428AAFC6329267BC3F656F8.

 

 

 

 

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