Questo articolo di aggiornamento mi è giunto solo ieri, 9 febbraio 2021, ed è quindi poco ‘tempestivo’, diciamo così. Esso ci informa che la Petizione in difesa del Fiume Fella è stata assegnata alla IV Commissione consiliare, e che il 10 febbraio, cioé oggi, Regione e Consorzio di San Leopoldo dovranno difendersi dal Ricorso intentato presso il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma. Scrivo dovranno, ma si sono già difesi. Speriamo di sapere come è andata a finire. Comunque ho deciso di pubblicare ugualmente questo comunicato di Vicìnia, per informare sull’argomento chi non avesse letto il Messaggero Veneto di oggi ed in generale chi fosse interessato all’argomento. L.MP.

«La petizione “Un patrimonio comune da proteggere. Liberiamo il fiume Fella dalle speculazioni” – sottoscritta da oltre 1200 elettori del Canal del Ferro e del resto della regione e consegnata, l’11 gennaio, al Presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin – è stata assegnata alla IV Commissione permanente, per l’esame di competenza.

La consegna della petizione al presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin. Foto di autore ignoto. Da sinistra a destra si vedono: forse Silvio Vuerich, Stefano Mazzolini, Vice Presidente del Consiglio Regionale, Piero Mauro Zanin, Presidente del Consiglio Regionale, Franceschino Barazzutti, Massimo Morettuzzo. Due persone mi risultano ignote.  

Il Comitato promotore dell’iniziativa popolare, sostenuta dal vicepresidente Stefano Mazzolini, ha accolto con estrema soddisfazione l’importante comunicazione (resa nota il 2 febbraio), interpretandola come «beneaugurante segnale di sollecitudine e impegno delle istituzioni regionali, soprattutto in considerazione del fatto che l’attesa assegnazione avviene alla vigilia dell’importante udienza di mercoledì 10 febbraio.

In quella giornata, il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (TSAP) di Roma tornerà ad occuparsi del Ricorso contro la Regione Friuli-V. G., presentato dalla Società Idroelettrica Fella srl di Venzone che, in tal modo, tenta di far annullare i provvedimenti – inefficacia della “Pubblica utilità”, decadenza dell’“Autorizzazione Unica” e decadenza della “Concessione a derivare acqua ad uso idroelettrico” –, che hanno sonoramente sbarrato la strada alla realizzazione dell’ennesima Centrale idroelettrica sul fiume Fella.

Al giorno d’oggi, le acque del Canal del Ferro sono già sfruttate da ben 35 Impianti, ai quali potrebbero aggiungersene ulteriori 11, visto che per essi è in corso un “Procedimento di Autorizzazione”.

Tale “assalto”, già denunciato come inaccettabile sacrificio di un prezioso Bene comune «sull’altare del profitto privato e di iniziative che, al di là di irrisorie “compensazioni”, non garantiscono serie ricadute economiche sul territorio, in termini di approvvigionamenti energetici puliti, di lavoro e di sicurezza idrogeologica», sarebbe oltre modo aggravato, secondo il Comitato “Liberiamo il fiume Fella dalle speculazioni”, se il progetto di Idroelettrica Fella potesse riprendere il suo contestatissimo iter.

L’impianto progettato in Comune di Pontebba, infatti, prevede la realizzazione di una “Cabina Primaria”, la quale – si legge nella Petizione consegnata in Regione e firmata in gran numero da pescatori, consorziati delle Vicìnie, proprietari di fondi e ambientalisti – «da un lato svelerebbe la volontà di realizzare un prossimo sistema di “Centrali a catena” per lo sfruttamento delle acque del Fella, compresi i suoi pochi affluenti ancora superstiti…; dall’altro la riconferma, ove ve ne fosse ancora bisogno, che l’energia idroelettrica prodotta con le nostre preziose acque se ne va ben lontano dai luoghi di produzione, senza possibilità alcuna che quota di quell’energia sia a sua volta “produttrice” di vera ricchezza in termini di occupazione e sviluppo economico dei nostri disagiati territori di montagna».

Il fiume Fella dal ponte strallato di Pietratagliata. Foto di autore ignoto, giuntami da La Vicìnia. 

A fianco dell’Amministrazione regionale (il cui impegno per «illustrare compiutamente la complessa procedura amministrativa curata» e per «difenderne la correttezza e la legittimità» presso il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche è stato assicurato dalla Giunta il 7 dicembre scorso, in risposta ad una specifica interrogazione del “Patto per l’Autonomia”), si è costituito anche il Consorzio vicinale di San Leopoldo, che gode del sostegno dell’Associazione dei Consorzi vicinali della Val Canale.

L’iniziativa “Un patrimonio comune da proteggere. Liberiamo il fiume Fella dalle speculazioni”, appoggiata anche da “Legambiente” regionale e dai Comitati carnici per la tutela delle acque, procede anche “on line”, tramite la piattaforma www.change.org, ove può essere sottoscritto il documento indirizzato al Presidente della Giunta regionale, Massimiliano Fedriga.

Per informazioni: Gruppo WhatsApp “Salviamo il Fella” / 320 0430247.

LA VICìNIA. http://www.friul.net/vicinia.php / vicinia@friul.net, protezion e avignî des propietâts coletivis in Friûl e te provincie di Triest, zašcita in razvoj skupnih, posestev u Furlaniji in na Krasu, protezione e futuro delle proprietà collettive in Friuli e nella provincia di Trieste».

L’immagine che accompagna l’articolo è una di quelle utilizzate al suo interno. Laura Matelda Puppini.

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