Scusatemi se inizio questo pezzo così, brutalmente, ma ditemi ora un solo motivo logico per cui dovremmo armare l’Ucraina, se siamo ancora capaci di riflettere, e ditemi se non appare come una idiozia europea quella che ci porta a comperare armi arricchendo chi le vende e gli Usa, che così, in cieli lontani dalla guerra, si risollevano dalla forte inflazione in cui erano caduti (1) ed impoverendo l’Europa. A loro sì, ed ai mercanti di armi e morte, questa guerra conviene. Non a noi. E dietro ogni guerra ci sono questioni di orgoglio, preminenza, denaro, affari, mercati, egoismi, mancato rispetto di accordi precedenti. Così magari andrà a finire che, in un futuro prossimo, dovremo acquistare a caro prezzo gas americano, petrolio saudita, etc. presumibilmente cancellando i nostri ideali, considerando bravissimi ‘obtorto collo’ i governanti di quei paesi che, fin qui, avevamo disapprovato, in barba alle denunce di Amnesty International. E presi con l’acqua alla gola, a causa della nostra stupidità, pagheremo qualsiasi prezzo, quasi che, invece di continuare ad andare a chiedere un prestito in banca, ci precipitassimo nelle mani di uno strozzino, per colpa nostra, in una Europa che, purtroppo, si muove emotivamente, ed ha perso la capacità di pensare, di capire, e di avere Lei sì, un po’ di orgoglio e di capacità di mediazione tra Biden e Putin! 

PER GLI USA QUESTA GUERRA POTREBBE FAR BENE ALL’ECONOMIA.

Inoltre se gli Usa stavano vivendo una forte inflazione, valutata intorno al 4,9% a fine 2021, che ha fatto lievitare i prezzi anche dei generi alimentari (2), io non vedo motivo per cui la Ue avrebbe dovuto correre di fatto a salvare l’economia degli States distruggendo la propria e sé stessa. E credo che non a caso c’è ora chi prevede una crescita vicina al 10% per gli USA, emergenti in economia grazie alla guerra. (3). Non solo: la stessa fonte parla di revisioni negative degli utili, soprattutto in Europa, l’area in cui il peggioramento economico è più probabile e i margini aziendali sono più a rischio, visto l’andamento dei prezzi alla produzione. (4).

Ed è anche noto che, per alcuni stati, in particolare per gli Usa, la guerra fa bene all’ economia (5), sia che si tratti di quella contro i da loro definiti ‘stati canaglia’ sia magari ora, pur non essendo gli States ufficialmente in guerra, ma condizionandola in un modo o nell’altro. Perché quello che fa bene è la vendita di armi, tanto che «le spese militari sono in effetti una forma di spesa pubblica per il rilancio dell’economia. Esse rappresentano una forma di ‘deficit spending’, ossia una delle forme attraverso cui lo Stato finanzia l’economia (se del caso anche indebitandosi)». (6). E pare che questa forma di spesa pubblica, detta Warfare, sia economicamente preferibile al Welfare. (7). Non per tutti però, non per noi europei. Per questo si può ipotizzare, per esempio, che agli Usa convenga alimentare ora una guerra lontana dal loro territorio, come tante volte fatto, costringendo un’Europa, secondo me ancora incredula, attonita, incapace di pensare ed agire in proprio, a comperare dagli Usa e non dalla Russia, se si sta a quanto scritto da Giacchè (8).

E se erro correggetemi miei lettori, ma anche riflettete sul fatto che ormai quello che muove l’economia e la politica è sempre il denaro, e le persone sono messe in un angolo. Cosa volete che interessi, umanamente, all’Europa (che fino a ieri ha urlato contro tutti i totalitarismi, facendo fra l’altro di ogni erba un fascio), se si guarda a cosa fa oggi ed al suo volere a tutti i costi armare l’Ucraina, perpetuando la guerra, se ci saranno milioni di nuovi poveri e senza pane, mentre il morbo infuria ancora, o se gli Ucraini dovranno fuggire dall’Ucraina, dopo aver perso tutto? Perchè a me pare così, ma può essere un mio sentire sbagliato.

L’INCOMPRENSIBILE POSIZIONE DI VOLODYMYR ZELENS’KYJ.

Vi garantisco che io non amo Putin, e non ho motivo alcuno per amare capi di stato come quelli che si vedono ora, ma neppure il Presidente ucraino mi affascina, e mi pare un generale senza aver fatto alcuna scuola di guerra, ed un gestore mediatico in proprio di una situazione politica per lui difficile ma anche prevedibile, e ritengo che non si possa proprio paragonare a Salvador Allende. Inoltre un giorno Volodymyr Zelens’kyj dice seriamente che vuole la pace (9), poi, spesso dopo un intervento di Biden con promessa di armamenti, come in questi giorni, proclama “Vinceremo!” Ed anche Toni Capuozzo, che spesso leggo sull’argomento, ritiene preoccupanti le parole del presidente ucraino, che non lascia spazio ai compromessi, non permettendo di presagire quando questa guerra finirà. «Oltre alla vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato» – ha infatti affermato ultimamente Zelens’kyj a Fox news (10).

 A me pare, e scusatemi ma è solo una mia personale opinione, che, al di là delle standing ovations, egli sia un uomo molto stanco, che abbia accettato di giocare un gioco più grande di lui sperando di aderire alla Nato e all’Europa e di ottenere favori dagli Usa, non prevedendo un’invasione e poi sperando prima nella ‘no fly zone’, poi che la Russia sarebbe stata messa in ginocchio subito in qualche modo, per poi rendersi conto che stava diventando il presidente di un popolo e di un territorio che non ci sono quasi più, e di aver concorso a creare milioni di profughi come Putin, l’invasore. E dovrebbe decidersi se vuole la pace o la guerra, ma sia lui che l’Europa paiono muoversi quasi come burattini guidati dagli Usa. Io naturalmente in questo caso specifico non dico che gli Usa abbiano causato la guerra, ma potrebbero approfittarne. Ed il gioco è ancora in mano a Biden con i suoi ed a Putin, passando sulla testa di tutti, ucraini, russi ed europei.

COME È INIZIATA QUESTA GUERRA.

Ma poi, scusatemi, cosa ha fatto sinora l’Europa per evitare la catastrofe internazionale causata da questo attacco della Russia all’Ucraina, che si trascina nella sua tragicità, senza che si facciano passi concreti in avanti per la pace? Infatti non ditemi che nessuno sapeva niente. Perché già il 19 dicembre 2021 compariva, su: Il Fatto Quotidiano, un articolo di Giampiero Gramaglia intitolato “La ‘linea rossa’ secondo il Cremlino”, che ci illumina oggi su quali fossero i problemi fra Usa e Russia allora, relativi ai confini delle aree di influenza ad ovest della Russia, da fissarsi con un trattato.

E già allora i russi ponevano condizioni che sapevano non sarebbero state accettate dagli americani, secondo l’articolista, e cioè l’esercitare un potere di veto sulle loro future alleanze, mentre gli Usa difendevano il diritto di Ucraina, Georgia, Moldavia, di entrare nella Nato, diritto che, peraltro, detti Stati non avrebbero potuto esercitare essendo paesi con conflitti interni presenti, secondo il Trattato Atlantico del Nord. (11). E ciò voleva dire che entrambe le parti sapevano a priori di non potere restare fino in fondo sulle posizioni di partenza, anche se, come spesso accade, le dichiarazioni iniziali erano oltranziste. (12).

Gramaglia poi continua dicendo che la Russia aveva inviato due bozze di trattati identici in Usa, uno per gli States ed uno per la Nato, ma quello per la Nato conteneva un articolo in più ove veniva delineata una linea rossa che segnava il limite per far in modo che l’Occidente rimanesse fuori dalla sfera di influenza russa e non ci fossero allargamenti ulteriori della Nato. Ed il 7 dicembre 2021 di questo hanno parlato Joe Biden e Vladimir Putin, senza che il primo ritenesse il secondo un macellaio, e via dicendo, come poi detto a Varsavia e non solo. (13). Inoltre la Russia chiedeva che i paesi della Nato si astenessero dal condurre attività militari sul territorio dell’Ucraina e di altri Stati dell’Europa dell’Est, del Caucaso del Sud e dell’Asia Centrale e la creazione di una ‘hotline’ tra Mosca e Nato e l’impegno a non porre armi nucleari al di fuori delle proprie nazioni, per ambedue, riportando a casa quelle già dislocate all’esterno (14). Ora a me paiono proposte non malvagie, se seguite da ambedue, e comunque non facevano presagire guerra alcuna. Ma Usa e Nato non le accettavano con la scusa dell’Europa che sarebbe rimasta sguarnita del nucleare, se ho ben compreso (15), e la Ue scambiava questa posizione Usa per un privilegio concesso dagli States, guardando i problemi solo in un’ottica militare, andando a ficcarsi dalla padella nella brace.

QUESTA GUERRA È UN SUICIDIO PER L’EUROPA?

Nel caso specifico del conflitto ucraino, non a caso Donatella di Cesare, su: ‘Il Fatto Quotidiano’ del 24 marzo 2022, parla di ‘suicidio dell’Europa’. E così scrive: «Quello che avviene in questi giorni, dietro il millantato nuovo scontro di civiltà, è un’autocancellazione dell’Europa che rinuncia a sé stessa, alla propria memoria ai propri compiti. (…). L’Europa tace, sovrastata dai tamburi di guerra dell’Occidente atlantico, a cui sembra tutto abdicare. (…). Possibile che tra dicembre e gennaio non esistesse un margine per impedire l’invasione? Possibile vietarsi l’autorità di mediare per la pace? (…). Il suicidio dell’Europa è sotto gli occhi di tutti. Ed è ciò che ci angoscia e ci preoccupa. Perché riguarda il futuro nostro e delle nuove generazioni. (…). […] nessun cenno a educazione, cultura ricerca. All’ordine del giorno solo le armi. (…). Mai avremmo immaginato questa deriva». (16).

Come finiremo noi italiani in primo luogo e poi noi europei andando avanti così, e per non aver cercato prima di pacificare gli animi e di mediare, visto che pare che Biden abbia rifiutato le proposte russe per difendere noi non si sa da che attacchi ipotetici, ma rischiando di portarci alla fame? Alessandra Bonetti disegna un efficace quadro della situazione senza gas russo: gas razionato, raddoppio dei prezzi già raddoppiati, distacchi programmati (pensate per inciso cosa significa solo per l’uso del fornello), razionamenti, telelavoro, fabbriche chiuse, negozi al freddo. E l’energia elettrica aumenterebbe in media di circa 150 euro per megawatt/ora e per produrre elettricità si dovrebbe ricorrere al carbone, aumentando i problemi climatici e volgendo alla catastrofe ambientale, per cosa non si sa. (17). E, terrorizzati da ipotetici pericoli rossi ed attacchi, travisando l’inizio di questa per noi tragedia, e pensando alla sicurezza armata, è andato a finire che siamo caduti in una specie di trappola da noi stessi creata, che mette a rischio la sicurezza energetica ed alimentare dell’Italia. Evvai, Draghi, peggio di così si muore!!!

Infine le conseguenze già palpabili in Italia. Le prime sono quelle sui media e giornali. Articoli spesso penosi, che narrano una guerra reale come fosse un gioco da videogame, lo strabordare sui media di quello che Alessandro Robecchi chiama: il “Lessico Nazionale Bellico. Impasto di parole e immagini a volte pietoso”, che è pure il titolo del suo articolo, pubblicato su Il Fatto Quotidiano il 23 marzo 2022; ” la tifoseria, le standing ovations, il nuovo peccato: l’esser ‘putiniano’, attribuito a chi tenta ancora di pensare e cerca di analizzare un fenomeno non come si fosse in un fumetto; il rifiuto ‘razzista’ di tutto ciò che è russo, fino ad aggressioni a poveri innocenti russi che abitano nel nostro paese, o l’oltraggio a Dostojevskj.

Vi ricordate all’inizio, un mese fa? Paralimpiadi Pechino 22, esclusi atleti russi e bielorussi (18); Orsini defenestrato e messo alla gogna non si sa perché; il maestro d’ orchestra Gergiev (19), russo, cacciato dalla Scala e dalla Filarmonica di Monaco; mentre in Gran Bretagna la Filarmonica di Cardiff ha rimosso una ouverture di Tchaikovsky dal programma di un concerto (20). E potrei andare avanti così per un bel po’, per terminare con il ragazzino picchiato in Italia perché russo (21) …

PROFUGHI DI SERIE ‘A ‘ E ‘B’.

Poi c’è quella nuova finezza ideologica donataci dal presidente della Regione FVG Massimiliano Fedriga (22), nominato Commissario Straordinario per l’emergenza profughi ucraini, ma che è la stessa persona che caldeggiava la costruzione un muro verso la Slovenia per impedire l’accesso a nord-est dei migranti.
Egli ha serenamente e responsabilmente dichiarato, pure alla stampa, che i suoi profughi, (quelli, per inciso, e questo lo dico io, che spesso, ma non necessariamente, hanno gli occhi azzurri ed i capelli biondi, caratteristica tipica di alcuni ceppi dell’est d’Europa tra cui Ucraini, Russi, Slavi, etc.) sono veri profughi da aiutare, gli altri pare di no. Ma può stare tranquillo, i neri che vivevano nel territorio invaso,  difficilmente, almeno all’inizio, hanno trovato un convoglio che li portasse fuori dall’Ucraina in quanto, da che si legge, poliziotti ucraini buttavano fuori dai treni e dai pullman «a bastonate le persone di colore, africani, asiatici, latinos, per far posto a profughi ucraini» (23) e «quelli che poi fortunosamente arrivavano al confine polacco, se non avevano la pelle bianca venivano ricacciati indietro dagli sbirri della Repubblica di Polonia» (24) fino a che il tempo per fuggire è praticamente scaduto. Non c’è che dire, un bell’ esempio di paese democratico!

ANCORA DUE CONSIDERAZIONI.

Ed ancora ed a mio avviso, ora basta in luogo pubblico bandiere giallo-blu, che, per carità, possono andar bene in una manifestazione o in luogo privato. Ma per esempio, ed a mio avviso, quella che campeggia sulla torre Picotta a Tolmezzo, dove mai vi è stata una bandiera italiana, che pare messa dal Comune come bandiera di pace, (senza sapere o facendo finta di non sapere che la bandiera della pace è altra) perché è questo che si capisce leggendo il comunicato della commissaria, è ora che venga tolta, perchè la manifestazione di Firenze, per la quale credo sia stata posta, è passata da un pezzo. E noi, a questo punto e secondo me, non dobbiamo schierarci con uno o l’altro ma veramente tutti insieme cercare la pace, se vogliamo vivere e sopravvivere.

E se resta indiscutibile che l’esercito russo ha varcato i confini di altro stato, scatenando il putiferio, e che questo va contro la Carta delle Nazioni Unite ed il Patto di Helsinki, è anche vero che, assodato questo, l’Europa non si può fermare e deve andare avanti verso la pace, non alimentando la guerra. Pena la sua esistenza autonoma. Inoltre non possiamo essere i servi sciocchi di nessuno, ed un po’ di orgoglio europeo non guasterebbe. Infine Mauro Volpi su “Il Fatto Quotidiano”, e non è l’unico credetemi, ricorda pure che la Nato, nel 1999, utilizzando ampiamente le sue basi in territorio italiano, aveva violato i cieli altrui in Europa, bombardando Belgrado per 72 giorni, e ponendosi in una situazione di ingerenza indubbia nei confronti della Serbia, nel contesto di una guerra tra indipendentisti ed esercito nazionale regolare serbo (25), senza che alcuno si muovesse se non al suo fianco.

Infine Mauro Volpi si chiede anche se sia legittimo, in base alla nostra Costituzione, quanto sta facendo il governo italiano, con l’estensione non per motivi covid, dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2022, quando la stessa doveva finire il 31 marzo (26), e con il decreto legge che autorizza «la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore della autorità governativa dell’ Ucraina, in deroga alle disposizioni di cui alla legge 9 luglio 1990, n. 185, che vietava l’esportazione e il transito di armamenti verso i Paesi in stato di conflitto armato». Ma cosa volete che sia … E si domanda pure quanto sia attualmente coinvolto il Parlamento in queste scelte, ritenendolo in posizione di assoluta emarginazione su scelte epocali e che stravolgono la nostra carta. Infatti il decreto legge n.16 attribuisce al Ministro della difesa, di concerto con il Ministro degli Affari esteri e con il Ministro dell’economia e finanze, (27) in sintesi a Lorenzo Guerini, consulente assicurativo di Lodi, del Pd, al tanto prima vituperato Luigi Di Maio, di M5S, ed a Daniele Franco, banchiere, con nomina diretta da parte di Draghi, ampi poteri, mentre Draghi ha praticamente quello assoluto. E se erro correggetemi. Siamo ancora in democrazia, secondo voi?

CONCLUSIONI.

Scusatemi per questo che ho scritto, e vi giuro che non leggo solo ‘Il Fatto Quotidiano’ ma anche altre testate. E che in questo clima, che Mauro Volpi definisce “da union sacrè”, so che si finisce subito alla gogna se non si dà la vulgata dei fatti che ‘si deve dare‘ e si cerca di pensare. E qualche domanda me la farei anche su quello che Volpi definisce «la responsabilità degli Stati Uniti e della Nato nel perseguimento di una strategia di accerchiamento militare della Russia, senza porsi il problema di una neutralizzazione dell’Ucraina e senza che sia stata data alcuna garanzia alle istanze autonomistiche del paese, situazione che ha determinato, in Donbass una prolungata guerra interna non dichiarata, che, tra il 2014 e  il febbraio 2022 ha causato più di 14.000 morti e 20.000 feriti» (28). Ed a queste vite se ne stanno aggiungendo altre in Ucraina, vite anche di gente che, fino a poco più di un mese fa, viveva come noi, pensando a figli e nipoti, e non all’Apocalisse.

Ma anche noi iniziamo a pensare al nostro futuro ed a quello degli ucraini e altri migranti che vivono qui, perché senza grano, olio, fonti energetiche ed altro ce la passeremo malissimo, mentre il morbo infuria ancora, e non a caso Draghi ci ha invitato a prepararci a vivere in un’ ‘economia di guerra’, il 7 marzo 2022, se la guerra in Ucraina non fosse terminata subito. Ed infatti è ancora in corso, con il suo bagaglio di morti, orrore, terrore (29), senza che si vedano vantaggi, perchè non esistono proprio, ma solo presagendo l’inizio di una catastrofe, per nulla. E come pensare che non abbia ragione Capuozzo, quando dice che le guerre «sono sabbie mobili, inizi, e poi è sempre più difficile venirne fuori» (30)?

E termino con il titolo dell’enciclica di Papa Giovanni XXIII, ‘Pacem in terris’ che dovrebbe essere non solo un vago auspicio ma una realtà, con l’urlo contro le armi di Papa Francesco, con l’invito anche ai potenti a riflettere su cosa fanno. Perché riflettere prima di decidere per popoli interi dovrebbe essere un imperativo, non un optional. O forse in Europa sono tutti legati mani e piedi con pesanti catene agli Usa? Io credo e spero di no.

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Se pensate che io non abbia ragione per cortesia fatemelo presente e non adiratevi con me, prendete questo mio articolo magari come uno sfogo personale, senza volermene se non scrivo come la Koinè o la vulgata politicamente corretta vorrebbe, ma io, come tanti, sono realmente preoccupata per me, la mia famiglia i miei figli ed i miei nipoti. E per inciso con immagini e gergo, informazioni vere, false, mezze vere e mezze false, i potenti della terra, i mass media, la stampa e non solo, hanno dato, a mio avviso, pessimo esempio ai giovani, a cui stanno togliendo futuro e speranza. Prego tutti di migliorare davvero. 

Laura Matelda Puppini 

PS. Ora, 4 aprile 2022, un cronista di un telegiornale, quello di Sky Tg 24, ci ha avvisato, con aria mesta, che i nostri allevamenti di polli chiuderanno, e dovremo comperare pollo straniero importato, con forti aumenti di prezzo, e non si produrranno più uova che servono anche per fare prodotti alimentari ed altro, a causa delle sanzioni alla Russia, di cui l’ultima verrà applicata forse in breve, ed è il rifiuto del gas e del petrolio russi. Ma cui prodest tutto ciò? Non all’Italia. E se la guerra genera situazioni mostruose, per farle finire non vi è che la pace. E se la guerra distrugge ulteriormente l’Ucraina, non avremo mai più mangimi. Perchè invero non si capisce perché Draghi voglia distruggere in un battito d’ali tutta la nostra economia e l’Italia intera, per sostenere sanzioni e guerre e non la pace. Queste sanzioni agli altri ed il prosieguo della guerra sono  invero peggio di una ecatombe per la nazione Italia, che può iniziare ad ammainare la sua bandiera, od a stringerla con un fiocco nero. Laura M Puppini.

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(1) L’inflazione negli Usa è al top degli ultimi 39 anni, la sfida di Biden, in: https://www.agi.it/economia/news/2021-12-10/usa-inflazione-top-da-39-anni-sfida-di-biden-14862292/; in esso si legge, come sottotitolo: «Gli americani hanno continuato a pagare di più per tutto nell’ultimo mese: cibo e vestiti, automobili, benzina, elettronica, biglietti aerei e ristoranti. L’amministrazione Biden e la banca centrale statunitense hanno ammesso che l’inflazione è stata più duratura del previsto». E cfr. pure: Paolo Mastrolilli, Biden e l’inflazione record, ora il piano di stimolo è più difficile, in: https://www.repubblica.it/economia/2021/11/11/news/biden_e_l_inflazione_record_ora_il_piano_di_stimolo_e_piu_difficile-326023769/.

(2) L’inflazione negli Usa, cit.

(3) Andrea Delitala e Marco Piersimoni, Tutti gli effetti della guerra sulla crescita di Usa e Ue, in: https://www.startmag.it/economia/guerra-ucraina-conseguenze-economia-mercati/.

(4) Ivi.

(5) Vladimiro Giacché, perché la guerra fa bene all’economia, in: http://www.proteo.rdbcub.it/article.php3?id_article=159&artsuite=1. Per chi non lo sapesse, Vladimiro Giacché non è uno qualunque, uno dei tanti politologi improvvisati, ma è un filosofo, manager e saggista italiano, laureato alla Normale di Pisa, che si occupa in prevalenza di economia finanziaria e politica e di storia dell’economia e della filosofia, e che riveste il ruolo di responsabile Comunicazione, Studi e Marketing nella Banca del Fucino, oltre che essere autore di diversi volumi fra cui pure uno intitolato: “La fabbrica del falso. Strategie della menzogna nella politica contemporanea, DeriveApprodi 2008”. (https://it.wikipedia.org/wiki/Vladimiro_Giacch%C3%A9).  Per questo si può ipotizzare, per esempio, che agli Usa convenga alimentare una guerra lontano dal loro territorio

(6) Ivi.

(7) Ivi.

(8) Ivi.

(9) Zelensky: «Vogliamo la pace, speriamo nei negoziati». Ma alla fine niente intervento agli Oscar – Il video, in: https://www.open.online/2022/03/28/guerra-ucraina-zelensky-negoziati-oscar-video/.

(10) Toni Capuozzo, “o tutti eroi …” Le parole di Zelensky scatenano il sospetto: a cosa ci condanna il premier ucraino, https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/31080157/toni-capuozzo-tutti-eroi-volodymyr-zelensky-guerra-ucraina-senza-fine.html, 3 aprile 2022. Ed anche: David Zamberlan, Zelensky a muso duro: “Non cediamo territorio. Vinceremo la guerra”, in: https://www.ilgiornale.it/news/politica/zelensky-muso-duro-non-cediamo-territorio-vinceremo-guerra-2023051.html. Questo ‘non cediamo’ e ‘ Vinceremo’ viene dopo che Biden ha garantito, come da decisione del Pentagono, altri 300 milioni in armi all’Ucraina. (Cfr. Guerra Ucraina, gli Usa sostengono Kiev con missili, droni e tank: ecco i nuovi aiuti, in: https://tg24.sky.it/mondo/2022/04/02/guerra-ucraina-armi-usa).

(11) Giampiero Gramaglia, La ‘linea rossa’ secondo il Cremlino, in: Il Fatto Quotidiano, 19 dicembre 2021.  

(12) Ivi.

(13) https://www.iltempo.it/esteri/2022/03/26/news/biden-varsavia-insulta-vladimir-putin-macellaio-reazione-durissima-mosca-saltano-trattative-ucraina-30984936/. Inoltre lo ha definito “criminale di guerra” e “dittatore assassino”, e via dicendo. (https://www.iltempo.it/esteri/2022/03/26/news/biden-varsavia-insulta-vladimir-putin-macellaio-reazione-durissima-mosca-saltano-trattative-ucraina-30984936/), descrivendolo, praticamente, come un nuovo Lucifero.

(14) Giampiero Gramaglia, op. cit.

(15) Ivi.

(16) Donatella di Cesare, Il suicidio dell’Europa, in: Il Fatto Quotidiano, 24 marzo 2022.

(17) Alessandra Bonetti, Uffici, industrie, abitazioni: ecco l’Italia senza il gas russo, in: Il Fatto Quotidiano, 23 marzo 2022.  

(18)https://www.repubblica.it/sport/vari/2022/03/03/news/paralimpiadi_pechino_2022_il_comitato_internazionale_fa_marcia_indietro_esclusi_atleti_russi_e_bielorussi-340075988/

(19) https://www.ildubbio.news/2022/03/01/387052/.

(20) https://tg24.sky.it/spettacolo/2022/03/10/filarmonica-cardiff-concerto-tchaikovsky-cancellato.

(21) https://www.bresciatoday.it/attualita/brescia-liceo-russo.html.

(22) UCRAINA. Fedriga: «I profughi ucraini sono diversi, non sono falsi minorenni. La protesta dei “solidali”: «Frasi razziste», in: https://www.ilgazzettino.it/nordest/pordenone/guerra_russia_ucraina_profughi_fvg_fedriga-6592869.html; Emanuele Lauria, Lega, Fedriga avverte: “Fermare gli altri migranti”, in: https://www.repubblica.it/politica/2022/03/29/news/ucraina_lega_fedriga_fermare_altri_migranti_africa_rotta_balcanica-343220181/; Migranti, distinguere tra ucraini e rotta balcanica”, in: https://www.ilfriuli.it/articolo/politica/%E2%80%98migranti-distinguere-tra-ucraini-e-rotta-balcanica%E2%80%9D/3/263281.

(23) “Fuori la Russia dall’Ucraina – fuori la Nato dall’Europa – Fuori il razzismo dalla storia, comunicato dell’Associazione Immigrati di Pordenone, datato 5 marzo 2022, firmato da Mauro Marra, in http://www.storiastoriepn.it/fuori-la-russia-dallucraina-fuori-la-nato-dalleuropa-fuori-il-razzismo-dalla-storia/?fbclid=IwAR2AxtMcXNaxpNdxUVWR9A6rI9oi3umg5tKpsdk4uPpd5sdsKZmHTFDoh3E.  

(24) Ivi.

(25) Mauro Volpi, Diritto sotto le bombe, in: Il Fatto Quotidiano, 23 marzo 2022.

(26) Ivi.

(27) Ivi.

(28) Ivi.

(29) https://www.agi.it/politica/news/2022-03-11/draghi-non-e-economia-di-guerra-ma-prepariamoci-15963390/. Avremmo dovuto preparaci, secondo Draghi, a questa evenienza, se la guerra non fosse terminata subito, come è accaduto.

(30) Toni Capuozzo, “o tutti eroi …”, cit.

 

https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/03/PACE-flag.svg_.png?fit=703%2C469https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/03/PACE-flag.svg_.png?resize=150%2C150Laura Matelda PuppiniETICA, RELIGIONI, SOCIETÀScusatemi se inizio questo pezzo così, brutalmente, ma ditemi ora un solo motivo logico per cui dovremmo armare l'Ucraina, se siamo ancora capaci di riflettere, e ditemi se non appare come una idiozia europea quella che ci porta a comperare armi arricchendo chi le vende e gli Usa, che...INFO DALLA CARNIA E DINTORNI