Sulle nuove piste forestali.

Il tema delle piste forestali è di fondamentale importanza per l’economia del nostro territorio montano, sia rispetto allo sviluppo della filiera del legno che per una corretta gestione del patrimonio forestale, anche dal punto di vista ambientale. Il problema, però, sta nella tipologia di piste che devono essere realizzate, nei luoghi su cui queste devono essere posizionate e nella manutenzione e gestione delle stesse – afferma Moretuzzo –. La costruzione di nuove infrastrutture deve tenere assolutamente in considerazione l’impatto che queste possono avere sulla fruizione turistica della montagna friulana e sulle sue caratteristiche naturalisticheLa strada che va da malga Tuglia al rifugio Chiampizzulon è l’ennesimo esempio di come negli ultimi anni sia mancata la capacità di esprimere una visione di futuroSiamo di fronte ancora una volta a una politica poco lungimirante e a uno spreco di denaro pubblico”. (Comunicato 1 agosto 2022).

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Moretuzzo sui progetti regionali in fase di sviluppo da parte di Siot. 

«Un incontro convocato in videoconferenza e rivolto esclusivamente ad alcuni amministratori locali non è il modo corretto di interpretare il mandato che il Consiglio ha dato alla Giunta regionale per affrontare un tema di interesse assolutamente prioritario. Perché non convocare subito anche gli altri portatori di interesse? Inquietano non poco le parole dell’Assessore Scoccimarro che parla di “ricadute economiche e sociali per il territorio”, dando per scontata la realizzazione degli impianti senza tenere in considerazione i pesanti impatti ambientali che i report dell’Ape hanno messo in evidenza e il fatto che con questo tipo di impianti il consumo di energia da fonti fossili è destinato ad aumentare, in palese contraddizione con l’obiettivo della neutralità carbonica che la Giunta ha detto di voler raggiungere entro il 2045″, afferma il capogruppo del Patto per l’Autonomia, annunciando il deposito di una interrogazione sul tema […]» Ed ancora: questo «non rappresenta un bell’inizio del percorso chiesto dal Consiglio regionale con l’ordine del giorno collegato alla legge di assestamento 2022 e approvato all’unanimità lo scorso mese di luglio. Perché non coinvolgere in un dibattito pubblico, trasparente e partecipato anche soggetti tecnici come l’Agenzia per l’energia e il Comitato dei cittadini che ha mobilitato negli ultimi mesi centinaia di persone?». (Comunicato 26 settembre 2022). E chi ha presenziato, concedendo la sala d’onore della Regione Fvg, ad un incontro che magnificava la Siot (TAL) per quanto fatto per il Fvg, è stato proprio Massimiliano Fedriga.

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Enti locali. Moretuzzo: «Situazione drammatica, ma per l’Assessore Roberti va tutto bene. La distribuzione a pioggia di milioni di euro non risolve le tante criticità»

«Dopo oltre 4 anni e mezzo dall’inizio della legislatura e le promesse fatte in campagna elettorale, il mondo degli enti locali è in condizioni peggiori di quelle delle legislature precedenti – ha affermato il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo, a margine del dibattito sull’assestamento di bilancio, relativamente agli investimenti locali per il rilancio –. La distribuzione a pioggia di milioni di euro fatta in modo discrezionale dalla Giunta Fedriga non risolve i nodi di una situazione drammatica: mancanza di personale, uffici al collasso, difficoltà a garantire i servizi e a spendere le risorse disponibili, non di rado ferme nei cassetti per progetti non cantierati. Eppure per l’Assessore Roberti tutto sta funzionando alla perfezione, la riforma basata sulle Comunità è a pieno regime e gli Edr sono la risposta giusta alla mancanza delle compiante Province. Evidentemente la Giunta regionale non ha contezza di quello che sta succedendo nei municipi del Friuli-Venezia Giulia oppure sta deliberatamente facendo finta di nulla, e non esercita una delle principali competenze regionali, ovvero la gestione del sistema delle autonomie locali. Certo è che la situazione sta precipitando, prima ce ne rendiamo conto, meglio è» (https://www.pattoperlautonomia.eu/gruppo-consiliare/1122-enti-locali-moretuzzo-situazione-drammatica-ma-per-l-assessore-roberti-va-tutto-bene).

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«Dal Superbonus ai 700 milioni di euro fermi nelle casse dei Comuni: Giunta Fedriga inadeguata. Mai sfruttata pienamente la specialità regionale»

 Il 21 marzo 2023 all’incontro a Udine con una numerosa rappresentanza del mondo dell’edilizia regionale, occasione pure per raccogliere le sollecitazioni delle associazioni di categoria,  così si è espresso Massimo Moretuzzo. È quella di queste associazioni una situazione estremamente complicata, «frutto di una politica di bonus e di una pluralità di incentivi al settore che andavano pianificati in modo diverso», ha detto Moretuzzo, ricordando, in primis, la brutta pagina scritta di recente dalla Giunta Fedriga quando, sulla vicenda del Superbonus, ha sconfessato l’operato del Consiglio regionale. «Dopo il colpo di mano del Governo italiano che dalla sera alla mattina ha demolito il Superbonus lasciando famiglie e imprese esposte a ingenti crediti finanziari, Fedriga aveva commentato che “era impensabile continuare così”. Eppure era stato pensabile l’esatto opposto solo pochi giorni prima quando, all’unanimità, il Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia aveva approvato un provvedimento che di fatto replicava in toto, in scala regionale, il provvedimento giudicato “insostenibile”. Nello scegliere se stare dalla parte dei cittadini o da quella del Governo Meloni, Fedriga ha scelto di adeguarsi alle scelte restrittive del Governo statale sconfessando gli impegni assunti».

Moretuzzo ha anche ricordato gli «oltre 700 milioni di euro per investimenti in opere pubbliche finanziate dalla Regione fermi nelle casse dei Comuni. Una cifra enorme che impone una riflessione seria e immediata per individuare le realtà che presentano difficoltà gestionali, aiutandole a risolvere le loro criticità, ma anche per avviare un uso dei fondi regionali più efficiente ed efficace. La Giunta non ha contezza del perché quei fondi sono fermi. Si appella a comportamenti non virtuosi degli enti, alle lungaggini burocratiche. Mai affronta il tema delle criticità strutturali dei Comuni con personale insufficiente e conseguenti difficoltà realizzative sulle progettualità da portare avanti. Questione che, in più occasioni, è stata affrontata in Consiglio regionale, ma che evidentemente la Giunta ha ritenuto di secondaria importanza.

Così come ha ritenuto di secondaria importanza una norma regionale sugli appalti pubblici, che faccia leva sulla specialità regionale per una gestione più snella e vicina al sistema delle imprese regionali. Norma che, da consigliere regionale, ho sollecitato, inascoltato, fin dalle prime battute di questa legislatura. Anziché lamentarci inutilmente del Codice degli Appalti avremmo potuto, come Regione, copiare esempi virtuosi come quello della Provincia di Bolzano in tema di lavori pubblici, dove grazie ai criteri di minore impatto ambientale si agevolano le imprese e i sistemi economici locali. Sarà una delle prime cose che faremo in caso di vittoria alle elezioni del 2 e 3 aprile», ha detto Moretuzzo, rivendicando infine un ruolo di primo piano della Regione in materia di governo del territorio, competenza esclusiva sulla quale «l’attuale maggioranza troppo poco ha fatto». (Comunicato stampa 21 marzo 2023).

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Moretuzzo: Temi chiave per il prossimo governo della Regione: «salute territoriale e inclusione, mobilità, pianificazione sostenibile, lavoro e sviluppo, formazione e cultura». Intervento a Gorizia.

Riporto qui alcune righe di Moretuzzo, in un incontro a Gorizia il che vanno nel senso di sostegno alla democrazia nata dalla Costituzione e dei suoi valori. Quando mai Fedriga o Mazzolini hanno espresso concetti del genere?

«Si riconosca e si metta a frutto, a vantaggio di tutta la comunità regionale, la vocazione transfrontaliera e internazionale di Gorizia e del suo territorio portando qui la sede della politica transfrontaliera regionale, una politica che è stata abbandonata dall’esecutivo e che invece va ripresa e rafforzata in una ottica di cooperazione per attuare progetti comuni e condividere conoscenze sulla scorta delle esperienze positive intraprese finora. Sarà questo uno dei tasselli di un sistema policentrico dove la responsabilità è diffusa tra i territori, nell’ottica di un vero decentramento e riconoscimento della loro vocazione storica». Così si è espresso Massimo Moretuzzo, candidato alla Presidenza della Regione Friuli-Venezia Giulia […].

«Gorizia, città dal carattere plurilingue e pluriculturale, è emblema di una regione plurale e della sua vocazione a mettersi in relazione con il resto dell’Europa e del mondo. Gorizia e il Friuli Orientale sono un’area nella quale lingue e culture diverse convivono e si contaminano reciprocamente da sempre, quindi possono e devono diventare un laboratorio unico nel suo genere a livello internazionale. Si configurino come spazio transfrontaliero in grado di generare creatività, riflessioni sulle politiche di cooperazione economica e di sviluppo urbano sostenibile, pratiche positive sull’affermazione dei diritti e gestione dei flussi migratori». Ed ha concluso: «Non c’è democrazia senza partecipazione. Non c’è partecipazione senza ascolto del territorio».

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Moretuzzo. Universitari a Udine senza Casa dello studente da 5 anni.

«Ad aprile abbiamo depositato una richiesta di audizione in Commissione per fare chiarezza sulla situazione della Casa dello studente di Udine, chiusa ormai da 5 anni. Stiamo ancora aspettando una risposta. La maggioranza, evidentemente, sottovaluta la gravità di una situazione diventata insostenibile e che lede il diritto allo studio». Così […]  Massimo Moretuzzo, interviene nel dibattito sull’imponente edificio di viale Ungheria, a Udine, dismesso dal 2017 per lavori di ristrutturazione, quindi di adeguamento sismico e sul quale ad un certo punto era stata anche ipotizzata una riconversione per scopi diversi dalla residenzialità universitaria.

«In questi giorni apprendiamo dalla stampa che, nell’attesa che la struttura venga messa finalmente in sicurezza, per sopperire alla mancanza dei posti letto, la Regione è intenzionata ad adeguare Casa Burghart a studentato. A questo punto ci chiediamo se intende davvero rispondere alle esigenze della popolazione universitaria di Udine o procedere ancora di boutade in boutade. È certamente necessario un confronto nelle sedi opportune ed auspichiamo un coinvolgimento reale della popolazione universitaria, finora completamente inascoltata». (Comunicato 20 agosto 2022). E questo è un problema anche per i figli della montagna.

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