Ho letto a Roma, dove mi trovavo pure e per fortuna il 12 e 13 giugno, con vero stupore le dichiarazioni di Stefano Mazzolini, Francesco Brollo e Francesco Martini relativamente agli ‘ambientalisti’ e sull’incontro promosso da Legambiente Carnia ad Udine e la gara di trial, riportate da radio studio nord. [1].

Mazzolini magnifica le sorti della montagna friulana data dal mondiale di trial, ma se crede veramente a quel che afferma alla stampa, non si sa perché non promuova tali manifestazioni sotto il suo albergo direttamente, a Tarvisio, passando poi ai soliti attacchi personali a destra e manca, dando l’idea di non aver neppure ascoltato quanto detto all’ incontro di Udine del 7 giugno 2021 ed ad una spudorata difesa del Moto Club Carnico, mai attaccato. Infatti se un club chiede una cosa e viene concessa, è chi concede e finanzia che entra in gioco non chi domanda.

E non pare aver capito che è in gioco il futuro della nostra montagna, fatta oggetto di ‘motorizzazione fuoristrada’ forzata da tempo, con gare, scorrazzamenti con o senza targa, da parte di nuovi colonizzatori in moto o macchina da rally, compreso Trussardi e c., che magari, se vengono qui per un giorno, non hanno trovato altre regioni e territori disposti ad accoglierli. E se erro correggetemi. Inoltre, dati alla mano, ditemi che sorti magnifiche ha portato a Tolmezzo ed alla Carnia la gara di trial di quest’anno, e cosa hanno portato i rally precedenti, le gare di enduro [2], e via dicendo. Ma nessuno è più cieco di chi non vuol vedere.

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Ed avendo io chiesto alla Comunità di Montagna se, svolgendosi un mondiale di trial in piccola conca (Tolmezzo) anche a ridosso delle case, con emissioni di rumore e fumi con co2, si fosse pensato di chiamare l’Arpa a tutela della salute dei cittadini, mi è stato risposto, praticamente, che sorti magnifiche sarebbero derivate alla regione da tale utilizzo del territorio, e che, per questo, la salute dei cittadini passava in secondo piano. Ma ditemi un po’ voi! Tanto anche se si è ‘gassificati’ per un po’ cosa vuoi che sia …

Per inciso veniamo a sapere, sempre da radio studio nord, che invece il tarvisiano, molto più furbo della Carnia, ha ottenuto ‘il marchio di certificazione europeo per il turismo sostenibile’, diventando «la seconda destinazione ecosostenibile riconosciuta a livello italiano, dopo la Valsugana, che ha ottenuto la sua certificazione GSTC nel 2019». [3]. E fa comodo rifilare il non ecosostenibile agli altri e poi saper scegliere per sé stessi, Mazzolini. Ma vorrà dire che anche noi carnici andremo nel tarvisiano a cercare pace tra i monti. La Carnia nei secoli è stata culla di storia, cultura, civiltà, esperienze economiche uniche come il gruppo delle ‘Cooperative Carniche’,  ma ormai si vedono solo i nuovi ricchi: Versace e Trussardi, gare di moto e rally, trial che ha lasciato pietroni in pieno centro e con le meravigliose sorti montane allo stesso affidate dai politici, senza dato alcuno a riprova. E questo uso del territorio potrebbe chiamasi ‘usa e getta’, a casa mia. E se erro correggetemi.

Per quanto riguarda Francesco Brollo, ha fatto, a mio avviso, dichiarazioni come minimo inusitate, sostenendo il Moto Club carnico, mai da nessuno attaccato, quasi si fosse ad una tenzone personale, e perdendo il senso della politica nelle scelte perché semmai l’attacco, ma si trattava di dati e non di un incontro all’arma bianca, poteva leggersi a lui, che si riteneva orgoglioso di riempire di fumo e rumori i suoi elettori, e di vedere in questo il futuro della montagna. Ma forse effettivamente a Tolmezzo alcuni suoi elettori hanno capito che lui e il trial sono la stessa cosa, e lo hanno sostenuto con numerosi mi piace a ‘Tolmezzo colorata’ di Mizzaro, suo assessore. Ma per tutta quella pubblicità, si sono pagate le tasse comunali o si è operato, per le magnifiche sorti superiori, ancora una volta in deroga? Perché se proprio il comune di Tolmezzo vuole fare un dono, lo faccia ai suoi cittadini,  per esempio diminuendo l’imu, non favorendo i ‘foresti’ e la loro pubblicità, ed anche sovvenzionandoli. Quando poi parla di interventi ideologici ad Udine, vuol dire che anche lui non ha ascoltato Sergo, Del Zovo e Lepre, e si è solo precipitato a ‘controbattere’ non è chiaro però che cosa. Ma ormai la gran parte dei politici è fatta così, parla parla senza informarsi, quasi la vita fosse un eterno salotto.

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Per quanto riguarda Francesco Martini, sarebbe preferibile che avesse imparato di più, in politica, dal fratello Antonio detto Toni, perché le sue affermazioni, lesive verso il bersaglio, sono a dir poco sconcertanti. Infatti cosa sostiene? Che «i Campionati Mondiali di Trial, che si svolgeranno questo fine settimana a Tolmezzo, sono motivo di orgoglio per tutto il territorio e non saranno certo le cretinate dei rappresentanti del nulla ad incrinarne il valore». Io, in attesa di capire il reale valore per il comune di questo bombardamento di fumi e rumori a Tolmezzo, ritengo insultante parlare così, e magari consono al mondo dello sport che non ha mai prodotto cultura, almeno qui, ma poco al dibattito politico, a meno che non si insegua Salvini. Infine mi chiedo dove si trovava, in quanto detto ad Udine, l’attacco al moto club carnico. [4].

In sintesi quello che ho compreso io da queste tre prese di posizione politica, è che il Moto Club è nel cuore del sindaco e dell’assessore allo sport di Tolmezzo, che sono disposti a difenderlo magari anche all’arma bianca, quasi novelli don Chisciotte, e che Mazzolini, che tutto è tranne che stupido, vuole per la sua vallata l’ecosostenibile e gli altri che si tengano le moto, e ‘zitti e cuzzo’. E se un geosito noto a livello internazionale, la cui conoscenza dovrebbe essere sponsorizzata, si trasforma in una ‘trial area’ questo dovrebbe essere motore di progresso. Ma se avete compreso diversamente, per cortesia scrivetemelo. E sono contenta di non aver votato alcuno, per la prima volta nella vita, alle ultime comunali. Vi è anche una dignità dell’elettore, lasciatemelo dire. Ma se non fosse stata sostenuta dalle destre anche estreme, avrei votato tra i tre, per la D’Orlando.

E poi cosa siamo tornati, al tempo de re Sole, quando le scelte del re, qui al plurale, non potevano esser messe in dubbio da nessuno? Ed i nostri interessi di cittadini e quelli del tanto amato Moto Club tolmezzino, dovrebbero per forza coincidere? E perché mai?

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COSA SI È DETTO AL CONVEGNO DI UDINE, PROMOSSO DA M5S E LEGAMBIENTE CARNIA [5].

Ma andiamo al sodo. Cosa hanno detto, in sintesi, Del Zovo, Sergo e Lepre alla conferenza stampa di Udine del 7 giugno 2021, intitolata:  “I rischi della prossima gara di trial a Tolmezzo e le conseguenze dell’insostenibile incentivazione degli sport motoristici in montagna”?

L’incontro è iniziato con una critica all’asserzione che vuole equiparare l’utilizzo di un territorio montano come ‘luogo di sport motoristici fuoristrada’ con lo sviluppo del turismo in montagna. E non a caso, il Messaggero Veneto ha intitolato un articolo recente relativo alla montagna: “Primavera: il risveglio dei motori”, parafrasando la nota frase relativa al risveglio della natura.

Inoltre Marco Lepre si è soffermato sulla ‘invasione’ di mezzi motorizzati fuori strada, sia con targa che senza targa, nella nostra regione, segnalati non da ambientalisti ma da persone che percorrono sentieri a piedi, qui in Carnia. E chi li guida si sente il padrone, considera un diritto, avendo egli privato cittadino acquistato una moto, poter andare dove vuole, anche sui gradini della chiesa di San Floreano, arrecando danni, come segnalato qualche anno fa pure da Monsignor Zanello, parroco di Tolmezzo. Inoltre moto con targa o meno, si muovono per i territori montani, in spregio a norme e divieti, con in sella sia locali che italici e stranieri, e se un austriaco o tedesco, a cui conviene venire qui dato che certe attività sono vietate nei suoi paesi, prende una multa, lo considera una specie di sky pass per fare quello che vuole. A ciò si potrebbe porre fine solo con un reale controllo del territorio carnico, applicando multe sostanziose e non spiccioli, e con il sequestro dei mezzi. Perché ci sono molte foto scattate non solo da una persona o da ‘ambientalisti’ che mostrano questa pratica distruttiva del creato, del nostro ambiente, favorita anche dalle autorizzazioni date al passaggio di moto e auto da rally in zone come il parco delle colline carniche e sui greti.

E i motociclisti si sono talmente impossessati del nostro ambiente da aver creato VERE E PROPRIE PISTE ABUSIVE SUL TERRITORIO. Ed una di queste è stata fotografata tra Cesclans e Cavazzo Carnico, in zona Navorareit, un’altra in territorio di Villa Santina, un’altra ancora in zona industriale ad Amaro. E i terreni su cui sono state costruite – ha detto Lepre- potrebbero essere di privati ed utilizzati all’insaputa dei proprietari. E quad austriaci sono stati visti persino percorrere la pista da sci di Ravascletto.

Si sono viste moto sfrecciare in siti Sic, in luoghi ricadenti sotto Natura 2000, in alta quota, sul monte Terzo, proprietà regionale, sui sentieri segnati e curati dal Cai, che potrebbe però anche smettere di tenerli puliti, essendo opera continua e proficua di volontari. Infatti se altri distruggono, perché quattro del Cai dovrebbero fare i loro schiavetti? In fin dei conti sui può andare a cercare natura e sentieri in Slovenia. E che le moto rovinino i sentieri non è solo pensiero di Marco Lepre, vi è tutta una ‘letteratura’ nazionale in proposito, mentre chi pensa che ciò non accada sono in pratica solo le società motoristiche o chi ha interessi in questo settore e qualche politico.

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Ed ormai sono i privati che pongono cartelli di divieto al transito moto, dato che la regione non si cura del problema, nel tentativo disperato di salvare, da questi ‘nuovi barbari invasori’ le loro proprietà. Ad Illegio, invece, ci ha pensato la consulta frazionale a mettere un divieto di transito motoristico tra il cimitero e la pieve, ma non si sa quanto rispettato. Perché motociclisti entrano nei boschi, sono stati fotografati in cima al monte Crostis, vicino alla cima del Canin, sulla panoramica delle vette, in zona monte Amariana, in Pani, ove superano anche recinti, a due passi dalla pieve di Invillino, luogo che rientra nel percorso – pellegrinaggio delle pievi carniche, al rifugio Chiandins, in territorio di Socchieve, a Tamai ed in comune di Lauco.  E passaggio di moto per gare è stato autorizzato nella torbiera di Curiedi, luogo di storia materiale, di memoria e naturalistico.

Solchi lasciati da moto partecipanti a gare autorizzate, in Carnia, sono stati notati e fotografati mesi dopo, alla faccia dei famosi 30 giorni per ripristinare, impossibili umanamente da rispettare, e nessuno ha ancora valutato i danni globali al territorio e di immagine provocati dall’abusivismo motoristico fuori strada e dalla sua leicità autorizzativa tramite le gare, fra prove e altro. Ed è stato fotografato in sella in luoghi non consentiti anche un signore con la divisa del Moto club carnico. E questi soggetti viaggiano a velocità alta, ed è difficile coglierli in fallo, e poco può fare pure la forestale, che non ha addetti per piantonare il territorio.

Ed io stessa ho visto moto senza targa percorrere a velocità folle il ponte di Caneva non solo una volta, e una persona, l’ultima volta, pareva una femmina, perché dal casco integrale fuoriusciva una coda di capelli, ed anche gettarsi sulla pista ciclabile dallo stesso, ove non c’è fra l’altro visibilità sufficiente per vedere se, dietro i resti del vecchio ponte ferroviario, vi siano bambini o pedoni o ciclisti. Ed ho segnalato quanto anche al Sindaco ed a Martini, senza ricevere, come al solito, risposta. Ed anche in comune di Rigolato, anni fa, raccontava Lepre, una famigliola ha rischiato di essere travolta.

Ma cosa volete- dice Lepre- alle società motoristiche interessa solo il loro calendario, a cui dovrebbero, pare, adeguarsi tutti. E sembra che certa politica locale dia loro ragione.
Ed in sintesi, secondo Marco Lepre, un abusivismo motoristico targato ‘paron son mi’ e segnato dall’arroganza, (vedi caso De Prato tra l’altro disabile che, da quello che si sa, è stato buttato giù dal suo quad perché aveva tentato di fotografare due motociclisti abusivi nei pressi della sua azienda agricola) sta invadendo il nostro territorio e non solo, mentre il tarvisiano punta a ben altro.

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Cristian Sergo ha letto all’inizio un testo inviato da Furio Honsell, per la tutela dei paesaggi e dei luoghi di pregio ambientale, ed ha sottolineato il costante impegno del M5S su questi argomenti, Del Zovo ha precisato il suo impegno e quello del Movimento sull’argomento ma spesso emendamenti vengono respinti, e proposte di modifica leggi esistenti pure, e fuori strada si vedono anche in molti altri luoghi, per esempio  sul greto dell’Isonzo. Inoltre la Regione dovrebbe almeno non concedere deroghe al passaggio di mezzi fuoristrada in luoghi ove il transito è vietato. E basterebbe applicare la legge regionale fvg 15 del 15 aprile 1991, per regolamentare l’uso selvaggio del territorio, quasi tutto, e questo lo dico io, proprietà privata in Carnia. E ciò che è privato non è bene sfruttabile senza il consenso di chi lo possiede. E queste gare potrebbero, come altre volte scritto, incentivare lo scorazzamento motoristico. 

Se volete potete anche voi sentire la registrazione dell’incontro, e vedere se esso era contro il Moto Club carnico. Ma per cortesia!!!!

Senza voler offendere alcuno, ma avendo a cuore la mia Carnia, questo ho scritto, in attesa di vedere i dati della nuova magnificenza territoriale data dal trial, per cui fra comune e regione il motoclub carnico pare abbia ricevuto 39.000 euro di soldi pubblici, o forse di più.

NO A QUESTA ERRATA IDEA DI PROGRESSO, A QUESTA PREMINENZA DATA AL ‘BECJUT’ CONTINGENTE. PER UNA CARNIA DAL TURISMO ECOSOSTENIBILE COME IL TARVISIANO, IN UNA PROSPETTIVA TARGATA EUROPA.

L’immagine che accompagna l’articolo è tratta da: https://www.legambientefvg.it/component/content/article/2-uncategorised/2425-campionato-mondiale-di-trial-legambiente-carnia-ne-espone-i-danni-potenziali?Itemid=101.

Laura Matelda Puppini.

[1] Cfr. Mazzolini (Lega): «Sui Mondiali di Trial a Tolmezzo attacchi vergognosi»,  https://www.studionord.news/; Mondiali Trial a Tolmezzo, il sindaco Brollo: «Chi critica ha preso un abbaglio», Martini: «Sui Mondiali di Trial di Tolmezzo cretinate dai rappresentanti del nulla»tutti in: https://www.studionord.news/.

[2] Il sindaco di Tolmezzo. Vigileremo sul ripristino dei luoghi dopo l’enduro’, in Messaggero Veneto, 31 maggio 2015. Su detto articolo si legge la seguente affermazione di Marco Zullo, di Efdd- M5s: «La giurisprudenza comunitaria prevede che attività comportanti “inquinamento o deterioramento degli habitat, perturbazioni dannose agli uccelli” documentate possono costituire condizione per l’avvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea».

[3] Al Tarvisiano il marchio di certificazione europeo GSTC per il turismo sostenibile, in https://www.studionord.news/.

[4] Martini, op. cit.

[5] La registrazione dell’ incontro si trova sul sito e profilo facebook- video di Legambiente Fvg.

https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2021/06/DSC_5137_thumbnail.jpeg?fit=600%2C340&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2021/06/DSC_5137_thumbnail.jpeg?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniAMBIENTEHo letto a Roma, dove mi trovavo pure e per fortuna il 12 e 13 giugno, con vero stupore le dichiarazioni di Stefano Mazzolini, Francesco Brollo e Francesco Martini relativamente agli ‘ambientalisti’ e sull'incontro promosso da Legambiente Carnia ad Udine e la gara di trial, riportate da radio studio...INFO DALLA CARNIA E DINTORNI