Seguo costantemente, grazie a Paolo Radivo, le vicende della povera pineta di Cattinara e degli alberi che rischiano grosso a Trieste a causa di questa politica regionale cementificatrice, che poco guarda al futuro, poco pensa alle nuove generazioni ed impone dall’alto senza coinvolgimento alcuno dei cittadini, quasi che avesse la verità in tasca oltre il potere assoluto. Ma pare che anche il comune di Trieste sappia agire per non dar voce ai suoi cittadini uniti in Comitati ed alle loro rappresentanze. E se erro correggetemi.

Innanzitutto a me pare che, nel caso del ‘nuovo Burlo’, si spendano euro, e non pochi, di denaro pubblico per fare un doppione, e questo non mi pare si configuri proprio come un esempio di politica che guarda lontano o che programma le sue spese in modo oculato. E io credo che, se i politici che hanno deciso e le ditte coinvolte dovessero spendere dei loro, si farebbero più cauti nelle spese. Ma ormai in Italia è così, ed anche quanto i nostri vecchi avevano risparmiato a livello statale è stato dilapidato, fra uno e l’altro, fra una regione e l’altra. Ma si può dilapidare anche i fondi europei e poi restare con le tasche vuote: così mi diceva un bulgaro esser accaduto in Bulgaria. E quando i rubinetti sono chiusi, sono chiusi.

Inoltre quale persona assennata taglierebbe, in una città chiusa intorno ad un golfo e già zeppa di case, alberi per mettere cemento inutile? Infatti anche l’Europa, prima di diventare un’entità guerrafondaia con la fobia di doversi difendere ad ogni costo non si sa da chi, proponeva di piantare alberi non di tagliarli e di creare polmoni verdi nelle città asfissiate. (1). Invece a Trieste la Regione intende tagliare la pineta di Cattinara per far spazio ad un mostro di cemento, inutile perché il Burlo poteva stare dov’era, ed è stato pure rimodernato, e togliendo un luogo di frescura e attività alla scuola vicina ed alla popolazione.

Ricostruzione a computer progetto Cattinara- nuovo Burlo. Guadandola, non ci si rende conto di come si vedrà il tutto da sotto, (ma l’immagine dell’automobile potrebbe rendere l’idea) ed in che spazio ristretto queste nuove cubature cementizie vengano realizzate. (Immagine da Paolo Radivo).

Per la verità nel testo di una mozione urgente al comune di Trieste, presentata da Roberto Cason, consigliere eletto nella lista Dipiazza, il 28 aprile 2022, che pare quasi, e se erro correggetemi, attesa dal Sindaco per discutere quella presentata in 13 dicembre 2021, in contrapposizione,  e pro nuovo Burlo, si legge che «saranno adottate idonee misure compensative ambientali, fra cui la piantumazione di 1000 alberi e 3000 arbusti a sud» (2), ma non riesco a capire dove possano essere poste né come organizzate, e non mi pare che a sud del complesso di Cattinara ci sia poi molto verde. Inoltre pensare di sostituire un bosco ed un sottobosco presenti da decine e decine di anni e locati vicino ad una scuola con quattro alberi in fila, non mi pare una idea geniale né in linea con l’Europa, perché la Ue dice di piantare dove non vi è nulla, non di tagliare un gioiello ambientale per porre poi, come compensazione quattro alberetti che devono crescere, attecchire, creare una microflora e un microfauna, diventare nel vero termine della parola un ecosistema bosco, aspetti per realizzare i quali ci vogliono anni, ammesso che la bora non pieghi i virgulti, che il sole fortissimo non li inaridisca, che vi sia un ambiente abbastanza umido, che lo smog dei mega parcheggi non li annienti.   

Ed anche il Comitato spontaneo per la salvezza della pineta di Cattinara ha precisato che: «i due parchi compensativi, quando mai fossero realizzati, non compenserebbero affatto i danni derivanti dal brutale sradicamento di 519 della pineta di Cattinara e del parcheggio dipendenti, di 185 alberi dell’area della futura bretella superstrada – polo cardiologico e di tutto il verde pubblico da sacrificare per la costruzione degli altri edifici previsti nel comprensorio ospedaliero» (3).

 Ed ancora: «le compensazioni vegetali promesse sarebbero perlopiù fuori dal contesto originario nonché più basse degli alberi da sradicare. E poi ci metterebbero del tempo a crescere. Gli alberi della Pineta di Cattinara e del parcheggio dipendenti sono esseri viventi, non oggetti inanimati che si possono sostituire con una logica ragioneristica». (4).

Pineta di Cattinara, polmone verde, che verrebbe distrutto. Foto da Paolo Radivo.

Inoltre il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), approvato dal Consiglio comunale il 27 luglio 2021, prevede una “cerniera di mobilità” da 170 posti macchina proprio nell’ex area di cantiere della Grande viabilità dove l’Accordo di programma del 2007 individuava un “Parco di quartiere”». (5).

E giustamente alcuni consiglieri comunali volevano discutere la questione della pineta di Cattinara anche in aula, in consiglio, ma pare proprio che non ci siano riusciti fino al 12 maggio 2022, perché la loro mozione o non veniva inserita all’ o.d.g. dei lavori, o vi erano dei motivi improvvisi ed urgenti per rimandarla. (6). Ma non è forse urgente la salute delle persone del quartiere e lo star bene dei piccoli che frequentano la scuola? 

Inoltre si noti la data in cui la mozione era stata presentata dai consiglieri Riccardo Laterza e Giulia Massolino (Adesso Trieste), Alessandra Richetti (M5S), Paolo Altin (Punto Franco), Luca Salvati e Štefan Čok (PD) per la salvaguardia della pineta: 13 dicembre 2021! Ed è stata iscritta all’o.d.g. solo il 25 gennaio 2022, ed è stata discussa solo il 12 maggio 2022, pur essendo urgente. (6). Pertanto come non ritenere che non abbia tutti i torti il Comitato spontaneo per la pineta di Cattinara che, essendo detta mozione urgente, che doveva essere discussa entro 30 giorni dalla presentazione, stata discussa in consiglio comunale dopo più di 100 giorni dalla presentazione, nell’affermare che: «siamo di fronte non solo a una palese violazione del Regolamento del Consiglio comunale, ma a uno sgarbo verso il nostro Comitato e verso gli alberi di Cattinara, oltre che verso i consiglieri presentatori»? (7).

Ma forse questa posizione di rinvio della discussione al Comune di Trieste potrebbe dipendere dal fatto che la mozione è stata sostenuta dalle opposizioni, in una logica che vede anche la politica istituzionale non affrontare i problemi razionalmente ed ascoltando i cittadini, che dovrebbe rappresentare, ma viverli come si fosse ai tempi dei crociati e nemici dei crociati, personalizzando invece che oggettivando. Ma può esser solo impressione mia.

Comunque, sia come sia, il 12 maggio 2022, dopo 5 mesi dalla presentazione, la mozione per la salvaguardia della pineta di Cattinara, vissuta pure come contraria al ‘nuovo Burlo’, è stata discussa in consiglio comunale e bocciata dalla maggioranza unita, «che ha invece fatto proprie tanto la mozione della Lista Dipiazza favorevole sia alla bretella superstrada – polo cardiologico, sia al nuovo “Burlo” a Cattinara, sia, quale compensazione ambientale, al “Parco urbano di Montebello” a Raute e al “Parco di quartiere” tra via Forlanini e strada di Fiume, quanto la mozione di PD e Punto Franco, favorevole alla bretella Altura-Cattinara e ai due parchi compensativi» (8).   

E mentre il Consiglio Comunale era in corso, veniva attuato, in piazza Unità un presidio organizzato da Adesso Trieste, con l’adesione, oltre che del Comitato spontaneo per la Pineta di Cattinara, del Comitato Alberi Trieste e del Comitato Altura-Cattinara, a cui molti hanno partecipato, anche se è stato organizzato in tempi ristrettissimi. (9).

 Ed a difesa della pineta erano state pure raccolte pure 2.000 firme su una petizione il cui promotori erano stati sia il Comitato spontaneo per la salvezza della pineta di Cattinara sia Luca Salvati, Consigliere Comunale del Partito Democratico, funzionale al mantenimento «di un’area verde di prossimità fondamentale soprattutto per le persone a ridotta mobilità. Inoltre è ancora tutto da chiarire il futuro dell’area ex Collini, per la quale i residenti hanno espresso la volontà di spazi per l’aggregazione, la socialità e lo sport tramite un questionario […]  promosso nei mesi scorsi». (10).

Ma non solo: il 9 maggio 2022 ha pure avuto luogo una passeggiata informativa lungo la bretella viaria che Comune di Trieste, ASUGI, ANAS, Regione e Burlo Garofolo vogliono realizzare o stanno già realizzando tra Cattinara e Altura, derubando i cittadini di una vasta area verde. (11).

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Ma come non bastasse, dopo la catastrofe fatta in Val Rosandra dalla Protezione Civile nel marzo 2012, (12), ecco affacciarsi una nuova tragedia per il verde Triestino, oltre la falcidia della pineta: l’abbattimento degli olmi in strada della Rosandra, come si può leggere in un comunicato del Comitato per gli alberi. (13).

 

Taglio degli olmi. Foto da Paolo Radivo.

Da stamattina, martedì 26 aprile 2022, in strada della Rosandra, all’incrocio con via Morpurgo e strada per San Giuseppe, gli operai della ditta Cea stanno tagliando diversi olmi non pericolanti.
La brutale operazione avviene per conto del Comune di Trieste – Dipartimento Territorio, Economia, Ambiente e Mobilità nell’ambito del «Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro», finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica e dal Comune stesso.

In pratica il Comune, onde creare alcuni attraversamenti pedonali e abbassamenti di marciapiedi per disabili, abbatte oltre una decina di olmi presenti da 50-70 anni e legalizza decine di posti macchina finora selvaggi. Ma lascia intatta una inutile banchina stradale attigua a un marciapiede e un larghissimo salvagente spartitraffico, che avrebbe potuto restringere per allargare il marciapiede e salvare un albero. È questione di priorità: per il Comune di Trieste parcheggi, banchine stradali e salvagente spartitraffico contano più degli alberi e dei parchi.
Eppure il Servizio Verde pubblico dello stesso Comune ha definito quegli olmi non a rischio imminente di caduta, sebbene non sanissimi.

La Polizia locale ha cercato di far sgombrare gli inermi cittadini del Comitato Alberi Trieste che coraggiosamente vorrebbero salvare con metodi nonviolenti gli olmi rimasti.
E meno male che, secondo il nuovo art. 9 della Costituzione, la Repubblica «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni» … (14).

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Insomma a Trieste gli scempi del verde continuano, la Regione FVG persevera dovunque a sostenere  una politica meramente infrastrutturale vetero-testamentaria, quando di infrastrutture ce n’ è già abbastanza, senza che noi cittadini capiamo l’utilità delle stesse, quasi si fosse nel primo dopoguerra od ai tempi della cattedrali nel deserto, e pare che dalla nostra Repubblica la democrazia e la partecipazione siano sparite, e si possa pure di fatto eludere le norme con tatticismi tutti italiani da prima e seconda Repubblica. E se erro correggetemi. E credetemi, io che ho vissuto negli anni ’70 del Novecento a Trieste per 10 anni, temo che questa città verrà ulteriormente stravolta, ed i segni si vedono già nelle costruzioni che sorgono sopra Barcola, ed in altri aspetti.

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Per ora mi fermo qui, ringraziando Paolo Radivo, e in attesa di preparare il prossimo articolo sulla famosa ovovia che, giustamente, fa molto discutere, e che è un altro di quei progetti ‘inutili’ calati dall’alto, di cui si sta riempiendo la nostra povera regione, da sempre martoriata. Senza voler offendere alcuno, ma per portare all ‘attenzione dei lettori problemi importanti.

Laura Matelda Puppini.

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Allegato 1. Testo della Mozione urgente presentata il 13 dicembre 2021. Oggetto: Ridefinizione urgente dell’Accordo di Programma per il riordino del complesso ospedaliero di Cattinara. Il Consiglio Comunale di Trieste.

Premesso che in data 28/5/2007 è stato sottoscritto da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, Comune di Trieste, ASUGI, IRCCS Burlo Garofolo e ANAS SpA l’Accordo di Programma per il riordino del complesso ospedaliero di Cattinara, il quale ha subito successive modifiche nel 2009, 2014 e 2018;

Considerato che in data 13/1/2021 le parti sopracitate, con l’eccezione della disciolta Provincia, hanno ratificato l’Accordo di Programma per la “Modifica dell’Accordo di Programma per il riordino della Rete Ospedaliera Triestina”, il quale in sostanza proroga al 31/12/2025 le previsioni del precedente Accordo di Programma modificandone in parte il contenuto;

Considerato che secondo le previsioni contenute nel sopracitato Accordo di Programma, l’edificio destinato ad ospitare il nuovo Burlo Garofolo e, in misura ancora maggiore, l’autosilo interrato al servizio di esso insisterebbero sull’area ancora esistente della Pineta di Cattinara, prevedendone il quasi totale abbattimento, con un rilevante impatto ambientale e sociale sull’area circostante che si sommerebbe all’impatto del  parcheggio stesso in qualità di attrattore di traffico in un’area già congestionata;

Considerato in particolare che la Pineta di Cattinara svolge una funzione aggregativa ed educativa fondamentale in relazione alla presenza, nei suoi pressi, dell’Asilo Comunale “Il Bosco Magico” e della Scuola Secondaria di Primo Grado “Cirillo e Metodio”, funzione la cui rilevanza è stata testimoniata dalla partecipazione attiva di alunne/i e insegnanti nella difesa della Pineta dall’abbattimento;

Considerato inoltre che a fronte del taglio di 519 alberi previsto dal progetto le opere di compensazione con nuove piantumazioni proposte risultano insufficienti, anche perché i loro effetti dal punto di vista ambientale e non solo si potrebbero apprezzare solo a distanza di anni;

Tenuto conto che l’abitato di Cattinara ha già dovuto sopportare, negli ultimi decenni, consistenti costi ambientali e sociali derivanti dalla realizzazione dell’omonimo Ospedale e dal completamento della Grande Viabilità Triestina;

Tenuto conto che nell’area di Cattinara permangono situazioni ancora irrisolte dal punto di vista di uno sviluppo sostenibile del rione, come l’area cosiddetta “ex Collini”, che dopo aver ospitato il cantiere del completamento della Grande Viabilità Triestina è tuttora abbandonata e interdetta all’uso da parte dei residenti del borgo, area classificata quale zona S1 – Attrezzature per la viabilità ed i trasporti e S5 – Attrezzature per il verde, lo sport e gli spettacoli all’aperto dal vigente Piano Regolatore e per la quale il Piano Urbano della Mobilità sostenibile prevede l’inserimento nella cosiddetta “cerniera di mobilità”, con la realizzazione di ulteriori parcheggi;

Tenuto conto che le questioni sopracitate sono state evidenziate numerose volte dalla mobilitazione popolare che ha coinvolto un numero significativo di residenti, riunitisi nel Comitato Spontaneo per la Pineta di Cattinara, il quale, convocato nell’autunno 2020, ha ricevuto dal Sindaco rassicurazioni sulla salvaguardia del patrimonio boschivo;

Preso atto che in data 2/12/2021 la I Commissione del Consiglio Regionale ha licenziato le norme relative al bilancio 2022, le quali prevedono uno stanziamento di 2,3 milioni di € per la realizzazione delle opere di nuova viabilità d’accesso all’ospedale di Cattinara inserite nel sopracitato Accordo;

Ravvisato nel provvedimento di natura finanziaria di imminente approvazione la ragione di urgenza della presente mozione, ai sensi dell’art. 45 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale di Trieste;

Impegna il Sindaco e l’Assessore competente

– Ad attivarsi urgentemente nei confronti degli altri soggetti firmatari (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ASUGI, IRCCS Burlo Garofolo e ANAS SpA) al fine di procedere a una revisione dell’Accordo di Programma che preveda soluzioni alternative a quelle attualmente definite per l’area di Cattinara, garantendo la preservazione dell’area naturale della Pineta di Cattinara;

– A coinvolgere attivamente la comunità locale di Cattinara, il Comitato Spontaneo per la Pineta di Cattinara, i poli scolastici con lingua d’insegnamento italiana e slovena, le associazioni attive sul territorio e le Circoscrizioni VI e VII nella rigenerazione complessiva del borgo, inclusa l’adeguata valorizzazione dell’area cosiddetta “ex Collini”.

Le Consigliere e i Consiglieri proponenti: Riccardo Laterza; Luca Salvati; Alessandra Richetti; Štefan Čok;  Paolo Altin; Giulia Massolino.

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Note.

(1) “Alberi per la vita”: il CdR invita le città e le regioni ad aderire all’impegno dell’UE a piantare 3 miliardi di alberi entro il 2030, -18/2/2022, in: https://cor.europa.eu/it/news/Pages/trees-for-life.aspx.  

(2) ‘Mozione urgente’ Oggetto: Attuazione degli interventi e delle opere nel Comprensorio ospedaliero e nel territorio di Cattinara, prot. n. B -10/3 -11/59 – 28 aprile 2022, primo firmatario il consigliere comunale, favorevole alla costruzione del nuovo Burlo, Roberto Cason.  Con la stessa si invita il Sindaco e al Giunta a verificare se vi sia copertura finanziaria per altre due opere presenti nell’accordo per il riordino della rete ospedaliera triestina ’ e conseguenti relativi interventi, e cioè: “la creazione del Parco urbano di Montebello”, di competenza comunale, e il ”Parco di quartiere Rozzol – Melara”.

(3)  Comunicato del Comitato spontaneo per la salvezza della pineta di Cattinara, “Cattinara-Altura: Giunta Dipiazza e maggioranza sorde sia verso i cittadini sia verso gli alberi”, 12 maggio 2022.

(4) Comunicato del Comitato spontaneo per la salvezza della pineta di Cattinara: “Pineta di Cattinara: anche la maggioranza voti la mozione delle opposizioni”, 28 aprile 2022.

(5) Ivi.

(6) Nel comunicato del 28 aprile 2022, cit., così si legge: «Il Consiglio comunale di Trieste è tornato alle sue buone vecchie abitudini. Alle 19.23 ha infatti chiuso la seduta con motivazioni pretestuose, dopo aver approvato con 21 favorevoli (centro-destra) e 12 contrari (opposizioni) una apposita mozione d’ordine del consigliere Cason (Lista Dipiazza). Così ha non solo rinviato per l’ennesima volta sine die la mozione dei consiglieri Riccardo Laterza e Giulia Massolino (Adesso Trieste), Alessandra Richetti (M5S), Paolo Altin (Punto Franco), Luca Salvati e Štefan Čok (PD) pro pineta di Cattinara, ma anche la stessa mozione presentata stamane dalla Lista Dipiazza contro la pineta, pro nuovo “Burlo” a Cattinara e pro bretella superstrada – polo cardiologico». (Anche in: https://triestecafe.it/it/news/politica/pineta-di-cattinara-la-maggioranza-rinvia-di-nuovo-la-discussione-29-aprile-2022.html).

(7) Comunicato del Comitato spontaneo per la salvezza della pineta di Cattinara, “Negato il diritto di parola al Comitato spontaneo per la Pineta di Cattinara in Commissione Trasparenza del Consiglio comunale”, 4 aprile 2022.

(8) Comunicato del Comitato spontaneo per la salvezza della pineta di Cattinara, “Cattinara-Altura: Giunta Dipiazza e maggioranza sorde sia verso i cittadini sia verso gli alberi”, 12 maggio 2022.

(9) Comunicato del Comitato Spontaneo per la salvezza della pineta di Cattinara, del Comitato Alberi Trieste e del Comitato Altura-Cattinara: “Presidio in piazza Unità per Cattinara, Altura e la democrazia”, 11 maggio 2022.

(10) https://www.triesteallnews.it/2021/12/cattinara-opposizioni-presentano-mozione-a-difesa-della-pineta/. Paolo Radivo mi ha precisato, il 15 maggio 2022, che la petizioane era stata promossa sia dal Comitato spontaneo per la slavezza della pineta di Cattinara sia da da Luca Salvati, consigliere Pd nella VI^Circoscrizione, che aveva curato la raccolta di firme online.

(11) Comunicato “Salviamo gli alberi! Salviamoci il futuro!, sottoscritto dai promotori dell’ iniziativa: Comitato spontaneo per la Pineta di Cattinara; Comitato Alberi Trieste; Comitato Altura-Cattinara; Legambiente, e da Adesso Trieste; Movimento 3 V; Partito Animalista Italiano; UGorà! Urban Gardening Ora.

(12)   https://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/dal-territorio/trieste-pulizia-rosandra-lt-br-gt-polemiche-sull-intervento, 5 aprile 2012; Federica Sgorbissa, Valrosandra: Protezione Civile si rifiuta di rispondere, in: https://oggiscienza.it/2012/04/02/valrosandra-protezione-civile-si-rifiuta-di-rispondere/index.html; Val Rosandra, proteste per tagli alberi dopo intervento della Protezione civile, in: https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2012/03/29/news/val-rosandra-proteste-per-tagli-alberi-dopo-intervento-della-protezione-civile-1.3747404; Lo scempio in Vla Rosandra – video, in: https://bora.la/2012/03/29/lo-scempio-in-val-rosandra-il-video/. 

(13)  Il Comune di Trieste sta facendo tagliare gli olmi in strada della Rosandra, Comunicato del Comitato per gli alberi, del 26 aprile 2022.

(14) Ivi.

L’immagine che accompagna l’articolo è quella utilizzata per corredare tutti gli articoli sul ‘nuovo Burlo’ pubblicati su www.nonsolocarnia.info. L.M.P.

https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/burlo-resize.php_.jpg?fit=572%2C280&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/burlo-resize.php_.jpg?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniAMBIENTEECONOMIA, SERVIZI, SANITÀSeguo costantemente, grazie a Paolo Radivo, le vicende della povera pineta di Cattinara e degli alberi che rischiano grosso a Trieste a causa di questa politica regionale cementificatrice, che poco guarda al futuro, poco pensa alle nuove generazioni ed impone dall’alto senza coinvolgimento alcuno dei cittadini, quasi che avesse...INFO DALLA CARNIA E DINTORNI