Premetto allo scritto di mio padre sulla bomba atomica queste considerazioni del prof. Alessandro Orsini sul rischio che corre l’Italia per voler giocare alla guerra come se si trattasse di un videogame, inseguendo le decisioni di uno o dell’altro (pare che ormai le Nazioni non esistano più e si sia tornati ai tempi di Hitler o Mussolini, dove si diceva lo ha deciso lui, il Dio in terra, un po’ come nella sanità Fvg…).

Infatti egli ha ricordato che la Russia ha aperto un avamposto in Cirenaica, in Egitto, «se la Russia dall’Egitto bombarda l’Italia, distrugge interamente il nostro paese», e non si parla di atomica. E si badi bene che «l’Iran ha missili meno avanzati della Russia: ma i missili dell’Iran arrivano in 12 minuti dall’Iran in Israele. I missili della Russa che partono dall’Egitto distruggono l’Italia nel volgere di pochi minuti, non c’è niente da scherzare. Quindi quello che l’Italia deve fare è sganciarsi da questa follia di Ursula Von der Leyen, pensare a sé stessa, pensare agli italiani. Perché quando nel 2018 in Parlamento dicevo: “Guardate che c’è il rischio altissimo di una guerra, tutti mi ridevano dietro, dicendo: “Figuriamoci se la Russia invade l’Ucraina! Ma se questa è la strada che prenderemo, ed un giorno ci sarà una guerra tra Unione Europea e Russia, il rischio che l’Italia venga distrutta è molto alto, perché la Russia non deve distruggere il Lussemburgo, che fa parte dell’Unione Europea, ma deve mettere in ginocchio Italia, Francia e Germania. E l’Italia è il principale avamposto della Nato nel Mediterraneo». (http://www.facebook.com/share/r/1AtqNEndhv/).

E un riarmo per far guerra alla Russia è totalmente assurdo, anche perché la Russia non vuole far guerra a noi, se non ce le andiamo a cercare.

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E passo ora a riportare un testo di mio padre, l’ispettore scolastico Geremia Puppini, sull’atomica che fa riflettere. E chi la guerra l’aveva vista, non scherzava o giocava su certe cose.

GEREMIA PUPPINI. LA BOMBA ATOMICA. CONTRASTI DI SENTIMENTI E PROBLEMATICHE A PARTIRE DALLA FINE DELLA GUERRA.

Era l’anno 1945. – Ai primi giorni di maggio anche in Carnia ebbero fine i combattimenti. I tedeschi si ritirarono definitivamente, mentre sopraggiunsero, tanto fervidamente attesi, gli alleati.

La fine della guerra ci rendeva felici, ma in fondo all’anima gravava ancora la tristezza. Ricordi di morti, notizie di gente non ritornata anche tra i nostri concittadini e parenti. Informazioni di violenze, di persecuzioni, di sevizie, di atrocità, particolarmente per i prigionieri in Germania. Ma anche bombardamenti feroci a tappeto su città; stragi, caduti tantissimi soldati al fronte; ma sempre più coinvolta nella guerra la popolazione, con migliaia di morti alla volta.

Specialmente in noi, allora giovani, rinasceva con forza la fiducia, la speranza: condividevamo gli ideali dei nostri liberatori; tuttavia gli incubi del passato continuavano a popolare i nostri sogni. Ci chiedevamo: è possibile che l’uomo possa perdere tanto la ragione e l’equilibrio, l’obiettività e la comprensione, la responsabilità e la saggezza?

Da parte degli alleati, frattanto, continuava la guerra contro il Giappone. Continuava così anche la ricerca scientifica di guerra, con il trasferimento in America degli scienziati tedeschi che avevano costruito la V1 e la V2, perfezionato le tecniche di razzi vettori, effettuato ricerche su armi segrete.

Inoltre dall’America eran ostate fortemente finanziati ed ulteriormente accelerati gli studi sull’energia atomica, il tutto naturalmente per fini militari, con lo scopo ben preciso di costruire, in tempi brevissimi, la bomba atomica.

Erano così ancora premiati i costruttori di morte, non quelli di pace.

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Noi giovani allora eravamo attratti fortemente dai problemi riguardanti l’astrofisica e Von Braun (1) era un po’ un nostro idolo. Anche gli studi di approfondimento della conoscenza dell’atomo ci interessava molto. Però eravamo consci dei gravi pericoli che l’uso dell’energia atomica in campo militare poteva generare.

Si era venuti a conoscenza di forti perplessità espresse a tale riguardo anche da insigni scienziati: si faceva anche il nome di Einstein; ma certo era che Oppenheimer (2) non mancava di esprimere il suo dissenso. Le conseguenze all’ uso militare erano tali che la guerra veniva ad assumere un carattere mostruoso, da carneficina delle popolazioni. Ma anche l’ambiente poteva esserne rovinato o distrutto. Si parlava di mutazioni genetiche, di inquinamento radioattivo di durata di secoli per elementi con dimezzamento radioattivo di lunghissima durata.

Per noi, giovani studenti, era chiaro che la curiosità dell’uomo, la sua sete di sapere, il suo interesse intellettivo per rendersi conto dei fenomeni e dell’energia della natura, la sua spinta verso la conoscenza erano provvidenziali. Però anche tutti eravamo d’accordo che ormai la guerra contro il Giappone era già giunta ad un punto tale da potersi considerare vinta dagli alleati. Appariva pertanto inutile una corsa all’ approntamento e soprattutto all’uso, da parte dell’America, della bomba atomica.

Ma, malgrado lo stato di guerra, si poteva giustificare tale fatto, tanto pericoloso che poteva comportale massacri? Ma forse all’ America occorreva, particolarmente per i rapporti con la Russia, dimostrare la sua enorme superiorità militare grazie al possesso della nuova arma, per proporsi come arbitro e giudice della politica mondiale del dopoguerra. Ed i massacri avvennero, a testimoniare la potenza di distruzione degli ordigni.

Ad Hiroshima una bomba ad uranio distrusse qualsiasi cosa nel raggio di 2 Km e furono uccise 70.000 persone su 350.000 abitanti. A Nagasaki una bomba al plutonio distrusse il 47% della città e i morti furono 75.000. Strazianti i dolori di coloro che, colpiti dalle radiazioni, riportarono ferite gravissime. Elevatissimo il loro numero. I medici dovettero procedere per tentativi ed errori poiché le terapie in proposito non esistevano, come non esistevano prognosi sicure. Molti morirono in modo atroce.

Mai l’uomo aveva avuto a che fare con questa energia e con situazioni consimili per cui a nulla serviva l’esperienza del passato. Non risultava possibile l’uso dell’esperienza neanche agli effetti delle altre conseguenze su piante, animali, ambiente poiché le ipotesi mancavano di conoscenze reali su cui basarsi. Unica possibilità erano le supposizioni logiche, prive di fondamento reale, che potevano permettere l’inizio di una qualche sperimentazione. Rimane tuttora l’incertezza elevata su molte previsioni.

Non esistendo elementi sufficienti per ipotesi fondate e trattandosi di energie di vigore eccezionale con risultati molto complessi, il coefficiente di rischio si eleva molto, in maniera anomala. Troppe situazioni possono complicarsi inaspettatamente.

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Sempre meno decifrabile diventa il futuro. La presenza di questa energia, le sue possibili disastrose conseguenze sul globo terrestre e sulla vita esistente comportano all’uomo, pertanto, un senso sempre maggiore di responsabilità. Lasciamo ai nostri figli e nipoti una situazione nuova ben più difficile, mai prima esistita.

Il fatto inoltre che il possesso della bomba atomica sia servito, in certo modo, a rafforzare egemonicamente alcune, poche, nazioni ha avuto degli effetti anche sulla politica. La superiorità di alcune nazioni su altre risulta fondata sempre più sulla forza, non sulla capacità, sulla cultura, sulla ragione. Mentre occorrerebbero tanta saggezza, equilibrio, comprensione, responsabilità, razionalità, forse quello che interessa è possedere ‘maggior forza di dissuasione’. 

La ragione porterebbe verso la discussione, l’accordo, il mantenimento dei patti e non il sopruso e la violenza. Non possiamo dire che il buon senso sia rispettato, invece, neppure nelle vicende che ora travagliano il mondo, compresa l’Europa. In particolare non sembra che di buon senso faccia uso la Francia che dopo tutto quello che anche i suoi politici sanno, vuol tentare esperimenti nucleari sull’atollo di Mururoa. (3). Forse dimostra tendenze egemoniche ella pure. Non si può giocare troppo giocondamente e superficialmente con l’energia atomica!

Geremia Puppini»

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Queste riflessioni di mio padre riportano all’attualità non solo perché pare che il cosiddetto Occidente abbia perso i valori riassumibili in libertà, fraternità, uguaglianza, e pure la saggezza, l’equilibrio, la comprensione, la responsabilità, la razionalità, ma anche perché effetti alla lunga degli ordigni utilizzati per il genocidio dei Palestinesi a ridosso di Israele potrebbero anche riversarsi sulla popolazione ebrea, potrebbero entrare in un modo o nell’ altro nelle loro case ma anche nelle nostre. E così mi chiedo spesso cosa respiriamo in questo disastrato Fvg che pare che le destre al comando qui e nella Nazione abbiano permesso si trasformasse in colonia della Nato, e se erro correggetemi, dopo l’inizio, nel lontano 2022, della guerra in Ucraina e quali effetti le armi usate potrebbero avere anche su di noi. Perché la Francia e la Gran Bretagna sono più distanti dell’Italia da quella terra martoriata, e noi siamo pure al centro del Mediterraneo. E vorrei dunque sapere gli effetti futuri di quella guerra e di ciò che sta accadendo a Gaza anche sull’ambiente: aria, acqua terra italiani, oltre che in quei paesi dell’Est, e per Israele quelli arabi, ancor più vicini alla massa del fuoco. Perché, come ho sentito dire recentemente da uno studioso, se l’ umanità opera in modo da estinguersi, la natura se ne frega, tenta di salvare se stessa attraverso mutazioni, e lascia che finisca come un esperimento sbagliato. 

Per quanto riguarda Gaza ed il possibile inquinamento, rimando all’articolo, su www.nonsolocarnia.info: “L’ annientamento della striscia di Gaza e il genocidio dei palestinesi (come la guerra in Ucraina) creano seri problemi anche alla nostra sopravvivenza ed a quella del pianeta. Da: Il Fatto Quotidiano.

Per i possibili effetti di una bomba atomica, sempre su www.nonsolocarnia.info cfr. Pensieri sulla bomba atomica. Da un testo di Arundhati Roy. Non per spaventare ma per riflettere.

Tutto questo amore per la guerra che invade in particolare l’Unione Europea è terribile perché, come scrive mio padre, potrebbe avere ripercussioni sulla popolazione civile che nessuno ha preso in considerazione, seguendo la Von Der Leyen, ebbra di guerra e che si sente una novella Giovanna D’ Arco che però è priva di un nemico reale e pertanto si trasforma in un don Chisciotte. E sono sicura che il buon papà Gerry Pup, come talvolta scherzosamente lo chiamavo, sarebbe con me nel dire:

PANE E NON BOMBE!!!!

Laura Matelda Puppini

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1) Wernher von Braun stato un ingegnere e ricercatore tedesco naturalizzato statunitense, una delle figure principali nello sviluppo della missilistica nella Germania nazista prima e negli Stati Uniti poi, dove è ritenuto il capostipite del programma spaziale statunitense. Come maggiore delle SS (Sturmbannführer), prima e durante la seconda guerra mondiale lavorò allo sviluppo dei razzi in Germania, campo in cui ottenne successi senza precedenti. Fu l’ideatore del disegno e della realizzazione dei razzi V2 che colpirono Londra nel corso del secondo conflitto mondiale. Dopo la guerra, assieme ad altri scienziati del suo gruppo, si consegnò alle forze statunitensi che, comprendendo il suo elevato talento scientifico, lo impiegarono immediatamente nello sviluppo dell’Operazione Paperclip, di natura segreta. Von Braun lavorò con l’esercito statunitense, per venire poi assimilato definitivamente nella NASA. Negli anni di collaborazione con la NASA fu direttore del nuovo Marshall Space Flight Center nonché progettista del veicolo di lancio Saturn V, il lanciatore pesante che portò le missioni Apollo verso la Luna tra il 1968 e il 1972, il vero coronamento di tutta la sua opera scientifica. Come definito dalla NASA, egli fu “indubbiamente il più grande scienziato della tecnica missilistica e aerospaziale della storia”. Nel 1975 ricevette la National Medal of Science. (https://it.wikipedia.org/wiki/Wernher_von_Braun). Ora qualcuno potrebbe dire: che bravo! Certamente era stato bravo ma avrebbe potuto volgere la sua scienza a fini di pace e non di guerra.

2) Julius Robert Oppenheimer è stato un fisico statunitense, La sua popolarità è legata soprattutto alla costruzione della prima bomba atomica come direttore del progetto Manhattan e alla successiva crisi di coscienza che lo indusse al rifiuto di lavorare alla bomba all’idrogeno. Tra i suoi contributi più importanti figura, contemporaneamente a George Gamow, la spiegazione dell’effetto tunnel quantistico. Diede inoltre contributi alla scoperta del positrone, studiò il fenomeno degli sciami atmosferici di raggi cosmici e il collasso gravitazionale di stelle di grandi dimensioni. Fece anche studi sul bombardamento di nuclei pesanti con deuteroni. (https://it.wikipedia.org/wiki/J._Robert_Oppenheimer). Dal film ‘Oppenheimer’ uscito nel 2023, che narra la sua vita, sembra che il suo rifiuto alla collaborazione per creare la bomba all’ idrogeno, fu dovuto dall’ aver capito che disastro anche in vite umane e in feriti avevano creato le bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki, che egli aveva collaborato a costruire.

3) A Mururoa e Fangataufa nella Polinesia francese, vennero fatte esplodere 193 bombe atomiche negli anni dal 1966 al 1996, in parte sotto il mare, in parte, si dice 41, a cielo aperto. Il risultato fu un aumento deciso di tumori nella popolazione locale. La Francia, infine, dovette riconoscere la correlazione fra i tumori e gli esperimenti con bombe nucleare, ma decise risarcimenti esigui per i danni subiti dalla gente. Negli anni, le ricerche sulla correlazione fra i test atomici e l’insorgenza di tumori, si sono susseguite e continuano a tutt’oggi. Uno dei passaggi chiave di questa vicenda, lo si ha nel 2020, con la desecretazione dei documenti dello Stato da parte del Ministero della Difesa, dai quali risulta la consapevolezza francese delle conseguenze degli esperimenti. Sulla base di queste carte, un collettivo internazionale composto da ricercatori, attivisti e giornalisti, sta cercando di ricostruire la reale esposizione alle radiazioni a cui è stata sottoposta la popolazione locale. Grazie a questi documenti, che attestano test molto più potenti rispetto a quanto finora si era solo potuto stimare, altri centomila abitanti potrebbero essere inclusi per avanzare pretese di risarcimento. (https://www.rsi.ch/info/mondo/Nucleare-Mururoa-e-la-ricerca-della-verit%C3%A0–1817348.html).

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L’immagine che accompagan l’articolo è tratta da: https://www.rsi.ch/info/mondo/Nucleare-Mururoa-e-la-ricerca-della-verit%C3%A0–1817348.html. L.M.P. 

https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2025/06/atomicamururoa1817349-4vefzx-licorne.jpg?fit=900%2C506&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2025/06/atomicamururoa1817349-4vefzx-licorne.jpg?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniSenza categoriaPremetto allo scritto di mio padre sulla bomba atomica queste considerazioni del prof. Alessandro Orsini sul rischio che corre l’Italia per voler giocare alla guerra come se si trattasse di un videogame, inseguendo le decisioni di uno o dell’altro (pare che ormai le Nazioni non esistano più e si...INFO DALLA CARNIA E DINTORNI