Carissimi, parlando o scrivendo sulla viabilità in Carnia ho sempre messo in evidenza l’urgenza di intervenire sulla statale 355 della Val Degano: gli ultimi accadimenti franosi tra Rigolato e Forni Avoltri mi hanno spinto ad approfondire e ad evidenziare con qualche particolare come stanno veramente le cose. Si abbellisce ( anche oltre misura, mancando il traforo di Monte Croce Carnico ) la facciata della Carnia nella Val del But mentre le altre facciate (sopratutto Val Degano e ancora qualcosa nella Val Tagliamento ) sono ricche di crepe o si sgretolano. Questa è la realtà odierna: invito gli amministratori a prenderne veramente atto ed ad agire di conseguenza.
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«Intervenire sulla viabilità in montagna è quanto da tempo sollecitiamo al fine di consentire a qualcuno di poter continuare a vivere in quei luoghi e ad altri di provare perlomeno a intraprendere o a portare avanti qualche attività. Sotto i riflettori sono soprattutto le principali vie di comunicazione sulle quali occorre urgentemente intervenire rispettando priorità ineludibili per croniche criticità che vedono la strada statale 355 della Val Degano al 1° posto di un lungo elenco.
Il percorso che da Forni Avoltri scende sino a Villa Santina ha subito, nel tempo, se escludiamo la biblica costruzione della galleria del Tors, solo piccole modifiche: gli interventi, oltre alle asfaltature, sono stati eseguiti solo per tamponare smottamenti e frane come accaduto ultimamente tra Rigolato e Forni Avoltri.
Problematico è l’attraversamento di Rigolato, da Rigolato a Comeglians la strada scende o sale come una gincana che mette a dura prova, per la sicurezza, chi guida soprattutto mezzi pesanti, e provoca voltastomaco ai viaggiatori su auto. Da Ovaro nord a Ovaro sud vari sono stati i movimenti franosi con la perdita anche di vite umane; tra Ovaro e Villa Santina il percorso stretto e tortuoso non è certo la pista automobilistica che il regista/direttore di fotografia cinematografica Dante Spinotti ci ha “provocatoriamente” fatto vedere nel suo documentario sulla Carnia.
Bus di linea, autotrasportatori con mezzi pesanti (da e per Goccia di Carnia in Forni Avoltri, da e per Cartiera di Ovaro …) viaggiano, in genere, con molta difficoltà e rallentano notevolmente il traffico leggero costretto a muoversi, nel rispetto del codice della strada, a passo di tartaruga per lunghi tratti, confidando nella benevolenza degli autisti nel fermarsi in una delle rare piazzole per far scorrere la lunga fila di auto formatasi alle loro spalle.
Il comune di Sappada in questi giorni è entrato a far parte della nostra regione; passata l’euforia del grande ritorno nella “Patrie dal Friûl”, i sappadini non saranno tanto allegri quando sovente saranno costretti a scendere per una sessantina di km sino a Tolmezzo sull’attuale indecente, insicuro, pericoloso percorso stradale e farne poi ancora una cinquantina per arrivare sino ad Udine o a Codroipo per necessità di carattere amministrativo, giudiziario (tribunale!!!) o sanitario: sarà il caso che si riservino qualche giorno di ferie per l’evenienza. Invitiamo pertanto la presidente Serracchiani e l’assessore Santoro a far predisporre in merito e con urgenza un radicale progetto di riqualificazione e di messa in sicurezza di questa statale, dal 2008 di gestione regionale, partendo dalla Vinadia di Villa Santina sino a Sappada, così come di recente fatto dall’Anas per cercare di “ottimizzare” la SS 52bis carnica (ignorando purtroppo la costruzione dell’ormai per noi indispensabile traforo di Monte Croce Carnico!). In merito stride il fatto che, in confronto, per gli interventi attuali su strade di competenza regionale sono destinate solo delle briciole. Nel contesto la nostra regione ha acquisito ultimamente anche il compito e l’onere della gestione pure delle strade ex-provinciali: cosa accadrà? Considerando quanto da noi sinora fatto c’è da essere in merito molto preoccupati: non è mai stato dato il giusto peso al fatto che il vivere e l’operare in montagna comporta sacrificio, solitudine, isolamento, maggiori costi che possono essere contenuti e meglio affrontati in particolare grazie ad una più idonea, scorrevole e sicura rete stradale.
Ringraziamo per l’attenzione e …mandi.
Franco D’Orlando e l’Unione Autonomista Alpina
– Via Val But 22- Tolmezzo».
L’immagine che correda l’articolo rappresenta una frana sulla strada regionale fvg 355, ed è tratta da: https://www.ilgazzettino.it/nordest/udine/crolla_strada_regionale_355_ovaro_ud_carreggiata_crolla_un_metro_allarme-2435201.html Laura Matelda Puppini
http://www.nonsolocarnia.info/lettera-aperta-di-franco-dorlando-sulla-viabilita-in-carnia/https://i1.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2017/12/frana-sulla-355-2435201_0830_frana_2.jpg?fit=620%2C340https://i1.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2017/12/frana-sulla-355-2435201_0830_frana_2.jpg?resize=150%2C150Laura Matelda PuppiniECONOMIA, SERVIZI, SANITÀCarissimi, parlando o scrivendo sulla viabilità in Carnia ho sempre messo in evidenza l'urgenza di intervenire sulla statale 355 della Val Degano: gli ultimi accadimenti franosi tra Rigolato e Forni Avoltri mi hanno spinto ad approfondire e ad evidenziare con qualche particolare come stanno veramente le cose.
Si abbellisce (...Laura Matelda PuppiniLaura MateldaPuppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Laura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.
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