Pochi giorni fa è comparsa la notizia che la Danieli ha chiesto, da sola, i nomi di coloro che hanno sottoscritto la petizione “No acciaieria”, consegnata alla Regione Fvg per esprimere il proprio parere contrario alla realizzazione dell’ impianto siderurgico proposto a San Giorgio di Nogaro. Ma l’acciaieria contro cui si sono raccolte le firme era una proposta di Metinvest, società ucraino- olandese, attiva nei settori minerario e siderurgico che opera prevalentemente in Europa e negli Stati Uniti d’America come si evince dalla pubblicità informativa sull’acciaieria comparsa sul Messaggero Veneto l’1/4/23.

Alcuni scrivono che le firme sono state 25.000, altri mille in meno, ma la Regione ne ha conteggiate 21.974. (1). Mauro Bordin, Presidente del Consiglio Regionale, non le ha fornite per questioni di privacy, ma non avrebbe dovuto, secondo me, neppure consegnare il testo sottoscritto, in quanto è posta personale indirizzata alla Regione stessa, anche se consegnata a mano, per esprimere un parere su una materia di competenza regionale.

Vista la posizione di Bordin, la Danieli, non la Metinvest, che non sono la stessa cosa ed il legame fra le quali in questo progetto a me non è chiaro, ma pare che la Danieli faccia da prestanome in un certo senso alla Metinvest (2), è ricorsa al Tar. Poi vi è chi ha ipotizzato che la Danieli abbia in animo di denunciare tutti i firmatari, ma la nota società per azioni ha risposto che il suo intento è solo quello di informare i suoi azionisti, ma allora bastava riportare il ‘no’ della Regione. Perché il rapporto non è fra le persone e la Danieli, ma tra la Regione e la Danieli, che pare operi per conto di Metinvest, non italiana. La giunta regionale Fvg che è praticamente sempre la stessa, avrebbe dovuto, invece, intanto informare il consiglio regionale di essere in trattative con Danieli – Metivenst per la realizzazione di una acciaieria, proposta già nel 2021 ma nel muggesano (3) e, successivamente, della sua scelta di dire no ai proponenti che, ripeto, non devono avere rapporto diretto alcuno con i cittadini del Fvg, a differenza della Regione.

E la giunta pare aver operato tanto in solitaria, rispetto a questo insediamento, da far dire a Giuseppe Nicoli, capogruppo di F.I. nel 2021 in consiglio regionale, che intendeva fare un’interrogazione urgente poiché aveva appreso dalla stampa «che due grandi gruppi siderurgici come Metinvest e Danieli stavano ipotizzando di installare alle spalle dell’area ex Aquila, a Trieste, un nuovo impianto di lavorazione dell’acciaio che avrebbe dato lavoro a oltre 400 persone, più circa 500 di indotto» ed i consiglieri del suo partito volevano conoscere tutti i dettagli di questa operazione, e gli impatti ambientali possibili (4), che quindi ipotizzavano.

E lo stesso esponente politico così lamentava: «Nonostante il riserbo menzionato dalla stampa, molti dettagli sono già noti. Il Consiglio regionale Fvg, tuttavia ne è ancora all’oscuro, così come i cittadini di Trieste che, dopo la chiusura della Ferriera di Servola, hanno il diritto di sapere cosa accadrà nel loro territorio». (5).

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Ora, a mio avviso, come il solito, i pasticci li ha fatti la Regione, fornendo alla Danieli un paio di studi a favore da lei commissionati e motivando il suo ‘no’ alla acciaieria Metinvest (ucraina/olandese)/ Danieli solo con la petizione contro, e dimenticandosi non solo il no di gran parte dei Comuni della Bassa Friulana e di chi vive di turismo marino, ma anche tutta la storia da me narrata su www.nonsolocarnia.info in  “No a quell’acciaieria da costruirsi a San Giorgio di Nogaro anche lei comparsa dal cappello del solito prestigiatore.”, che vede il comune di Muggia, e Trieste di riflesso, inferociti per la possibile costruzione di detta acciaieria o impianto di realizzazione di prodotti finiti laminati in acciaio, mediante la trasformazione di bramme di acciaio in coils laminati a caldo e con ulteriori lavorazioni da eseguire sul posto, nella loro terra e golfo.

Protesta il comune di Muggia, protestano associazioni di cittadini anche triestini e subito la Regione cambia locazione, guarda caso, senza giustamente fornire alla Danieli, che, peraltro, non ne ha fatto richiesta, nome alcuno dei noti oppositori giuliani alla acciaieria. E così va a finire che, nel maggio 2021, a due passi dalla firma del Protocollo d’intesa tra Regione, Consorzio di Sviluppo Economico Locale dell’Area Giuliana (Co.Selag), Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale – porti di Trieste e Monfalcone, Comune di Muggia, Danieli e Metinvest BV, avente l’obiettivo di verificare la fattibilità tecnica del progetto e l’esistenza dei presupposti necessari per la successiva stipula di un Accordo di programma che definisca in dettaglio il percorso per giungere alla realizzazione dell’impianto» (6), la Regione cambia idea e inizia a sostenere, in accordo con Metinvest e Danieli,  che l’acciaieria si farà a San Giorgio di Nogaro, mentre i cittadini erano falcidiati dal covid e quindi poco attenti alle scelte economiche, peraltro ben poco per non dir nulla evidenziate, allora, anche sulla stampa.

Così, nel 2023, la proposta dell’acciaieria a San Giorgio di Nogaro cade come un fulmine a ciel sereno sulla testa dei cittadini dell’ “Io sono Fvg”, come del resto molte altre realizzazioni giuntali, con il solito metodo impositivo e da ‘Xe pensi mi’, a cui spesso i cittadini, come per la sanità, tendono a rispondere: “No grazie”.

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Per quanto riguarda poi l’impatto ambientale dell’acciaieria, lo stesso reclame della Danieli/Metinvest precisa che la locazione a Servola dell’impianto siderurgico, a suo parere, perché non porta prova alcuna a sostegno, avrebbe avuto un impatto ambientale venti volte superiore a quello prevedibile se l’impianto fosse stato posto a San Giorgio di Nogaro, ma è solo una sua opinione e comunque l’acciaieria prevede un impatto ambientale in ogni caso. (6).

Inoltre la stessa Danieli, nel propagandare il nuovo insediamento sul Messaggero Veneto, ha detto che emetterà 100 chilogrammi di nuova CO2 per tonnellata di acciaio, magnificando il fatto che tale produzione, tossica per l’aria ed il mondo, sia al di sotto dei 283 chilogrammi di CO2 considerati virtuosi per una acciaieria. Quindi non ha detto che l’acciaieria non avrebbe aggiunto sostanze inquinanti all’aria, e credo che solo per costruire uno stabilimento in una laguna ne si alteri in modo non certo positivo lo stato pregresso.

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Inoltre per un impianto del genere, al momento della raccolta firme del Comitato, non vi era stata ancora valutazione da parte dell’Arpa, sempre secondo il già citato reclame (7), né si sa di Via, Vas (valutazione ambientale strategica) o altra forma di valutazione di impatto ambientale richieste dalla Regione. Ma io credo che il collocare in una laguna così fragile una acciaieria avrebbe meritato ben più attenzione anche nel momento della sua proposizione. Nel frattempo pare che proprio la giunta regionale di allora ma che è praticamente quella di ora, abbia chiesto allo Stato di supportare l’acciaieria come elemento strategico a livello nazionale, permettendo di farla passare, presumo, senza intoppi. Ma se erro su questo o altro scritto in questo articolo, correggetemi.

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Infine ditemi: chi andrebbe a Lignano od a Grado, città ricca anche di storia e cultura cristiana, al mare con all’orizzonte una acciaieria? Ed allora alla Danieli si sarebbe dovuto pure precisare la contrarietà del mondo del turismo all’acciaieria, e persino Renzo Tondo ha fatto capire che una acciaieria in laguna non supporterebbe lo stesso, e che non si può avere, in sintesi, sia il turismo che una industria importante ed anche paesaggisticamente impattante uno accanto all’altra. (8). E questo non perché si sia a favore o contro la Danieli, ma perché non funziona così nella vita reale e non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, dice il proverbio.

Senza voler offendere alcuno, ma solo per proporre due opinabilissime mie opinioni personali su di un argomento che infiamma la regione, questo ho scritto. E preciso che io non ho nulla contro la Danieli o la Metinvest, che ho conosciuto solo in questo frangente, che fanno i loro interessi, come ogni privato cerca di fare, dal piccolo bottegaio, in via di estinzione, alla grande multinazionale, ma con il modus operandi della giunta Fvg che mi pare talvolta poco chiaro ed impositivo, almeno questo è il mio parere personale ed opinabile, naturalmente.

Infine vi invito a leggere i miei articoli precedenti sull’acciaieria.

No a quell’acciaieria da costruirsi a San Giorgio di Nogaro anche lei comparsa dal cappello del solito prestigiatore.

Sull’idrogeno e la sua produzione; sulla acciaieria ucraino-olandese e la metanizzazione della Regione Fvg.

Lanciamo i dadi: quell’acciaieria a San Giorgio di Nogaro si farà o non si farà?

Ma come è bella quell’accieria secondo Giacomina Pellizzari del Messaggero Veneto. Ma siamo proprio sicuri? Critiche serrate a quanto riportato dall’articolo.

P.S. 10 GENNAIO 2023.

Per la storia pregressa cfr. anche “Mega acciaieria a San Giorgio di Nogaro: il progetto “che non c’è”, ma di cui tutti parlano” di Anna Dazzan su: https://www.udinetoday.it/cronaca/progetto-acciaieria-san-giorgio.html.

Mi è stato inoltre inviato un comunicato di Patto per l’Autonomia datato 8 gennaio 2024, da cui si apprende, se ho ben compreso, che il gruppo consiliare di opposizione ha depositato un’ interrogazione alla Giunta Regionale per sapere se la Danieli S.p.A. abbia richiesto l’accesso agli atti relativi al veto all’ acciaieria in Aussa Corno, parere espresso dalla giunta regionale, per poter ricorrere al Tar contro la decisione. Inoltre Patto per l’Autonomia vuole sapere se è vero che la Danieli ha chiesto l’elenco dei firmatari della petizione ‘No acciaieria” unico documento contrario presentato dalla Regione per avvalorare in suo diniego, che non gli è stato concesso e se è vero che il gruppo societario, non avendolo avuto, ha proceduto con ricorso al Tar per ottenerlo.

E così ha aggiunto Massimo Moretuzzo:«Il diritto dei cittadini di esprimere la propria opinione e di mobilitarsi rispetto a iniziative istituzionali o economiche che non ritengono opportune non può in alcun modo essere messo in discussione, non ci sono interessi che tengono – prosegue Moretuzzo –. La partecipazione attiva delle persone e delle comunità nelle scelte che hanno a che fare con il nostro futuro è un aspetto fondamentale per la democrazia che, diversamente, viene messa in discussione nei suoi stessi principi. Purtroppo questa è l’ennesima brutta pagina di una vicenda che è stata gestita nel modo peggiore dalla Giunta regionale, tenendo un atteggiamento imbarazzante, contraddittorio e per nulla trasparente».

Laura Matelda Puppini

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Note.

  1. https://www.udinetoday.it/cronaca/danieli-chiede-firme-petizione-contro-acciaieria.html.
  2. Gianni Barbacetto sostiene che l’impianto sarebbe stato costruito dalla multinazionale friulana Danieli per la multinazionale ucraina Metinvest.. (http://www.giannibarbacetto.it/2023/09/02/larticolo-nascosto-di-giorgia-su-misura-per-lacciaieria-ucraina-in-friuli-venezia-giulia/. Pubblicato su: il Fatto Quotidiano il 1° settembre 2023, con titolo: L’articolo segreto di Giorgia a misura di acciaieria ucraina). Ma c’ è anche chi dice che Danieli sia socio di minoranza, che ora, però, compare da solo.
  3. No a quell’acciaieria da costruirsi a San Giorgio di Nogaro anche lei comparsa dal cappello del solito prestigiatore.”, in: nonsolocarnia.info. Parti riprese da: Anna Dazzan, La mega acciaieria che Trieste non ha voluto e che si vorrebbe a San Giorgio, in: https://www.udinetoday.it/cronaca/progetto-acciaieria-muggia-san-giorgio.html, 4 marzo 2023.
  4. Ivi.
  5. Ivi.
  6. Reclame per l’acciaieria a San Giorgio di Nogaro. pubblicato sul Messaggero Veneto 1 aprile 2023.
  7. Ivi.
  8. )Le dichiarazioni di Renzo Toldo si trovano in: https://www.udinetoday.it/cronaca/prime-distanze-regione-acciaieria-san-giorgio.html.

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L’immagine che accompagna l’articolo, rappresenta una parte della reclame per l’acciaieiria comparsa sul Messaggero Veneto l’1 aprile 2023. L.M.P.

https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2023/04/MV1apr-23-acciaieria-1301-scaled.jpg?fit=1024%2C744&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2023/04/MV1apr-23-acciaieria-1301-scaled.jpg?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniECONOMIA, SERVIZI, SANITÀPochi giorni fa è comparsa la notizia che la Danieli ha chiesto, da sola, i nomi di coloro che hanno sottoscritto la petizione “No acciaieria”, consegnata alla Regione Fvg per esprimere il proprio parere contrario alla realizzazione dell' impianto siderurgico proposto a San Giorgio di Nogaro. Ma l’acciaieria contro...INFO DALLA CARNIA E DINTORNI