Furio Honsell ha inviato oggi questo comunicato stampa, intitolato: “Preoccupazione per sentenza del Tar Fvg su ricorso Danieli: indebolito il diritto di petizione e la libertà di espressione”.

«La decisione del TAR di accogliere il ricorso della Danieli di ottenere i nominativi dei sottoscrittori della petizione al Consiglio Regionale FVG contro l’acciaieria per procedere con “azioni risarcitorie e querele di diffamazione” nei loro confronti, ci lascia molto delusi e preoccupati.
Al di là del fatto che non fu mai dichiarato che la decisione di non sostenere l’iniziativa da parte della Regione dipendesse dalla petizione, riteniamo che lo strumento della petizione venga così profondamente indebolito da questa sentenza. Le dichiarazioni nel ricorso della Danieli sono molto pesanti nei confronti dei cittadini firmatari e renderanno tutti molto più restii ad esprimere il loro pensiero quando andrà in contrasto con un colosso industriale o un altro potentato.
Questa sentenza avrà l’effetto di rendere più debole il diritto democratico di esprimere il proprio dissenso politico nei confronti dell’autorità.
Infine il TAR equipara la petizione ad un esposto, ma sono concetti diversi. Un grazie sincero all’Avvocato Monai autentico difensore dei diritti civili.” Così si è espresso un Furio Honsell, Consigliere Regionale di Open Sinistra FVG che si era costituito ad opponendum nella causa».

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Ricordo che questa richiesta della Danieli deriva dalla consegna alla stessa, su domanda, da parte della Regione FVG della petizione senza firme: da qui la richiesta al tar delle firme. Ma perché forse il presidente del Consiglio regionale o altro ha autorizzato la consegna e consegnato il testo della petizione, alla Regione stessa diretta? Non lo si sa, cioè non si sa il motivo della richiesta,  e la costruzione di una acciaieria fra Grado e Lignano, della Metinvest e Danieli (come da reclame)  è frutto di una transizione dell’opificio industriale da realizzarsi in un sito triestino ad un sito friulano posto fra Grado e Lignano, anche per il minor impatto ambientale, secondo la Danieli, che però esisteva anche a suo dire (vedi sempre reclame)  e pare che la costruzione di una acciaieria in territorio regionale non sia mai passato per il consiglio regionale, ma sia frutto di accordi di vertice di esponenti della giunta regionale, senza chieder nulla ad alcuno. Ma se erro correggetemi. Anche da qui la petizione rivolta alla Regione, ai sensi della legge, che poteva tenerne conto o meno. Ma chi ha detto di no alla Danieli è sempre stata la Regione FVG che pare però avesse già fatto forse delle promesse, e se erro correggetemi.  

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Questo l’articolo pubblicato dal Messaggero Veneto oggi, 11 ottobre 2024, di Alessandro Cesare, intitolato:

Petizione contro l’acciaieria a San Giorgio, il Tar accoglie il ricorso di Danieli: «Niente anonimato sui firmatari»

«Il Tar del Friuli Venezia Giulia ha accolto il ricorso della Danieli &C Officine Meccaniche contro la Regione Fvg e contro un gruppo di sottoscrittori della petizione anti acciaieria che il Gruppo avrebbe voluto realizzare a San Giorgio di Nogaro. (…). 

Il Tar, in particolare, ha stabilito che «coloro i quali sottoscrivono una pubblica petizione accettano, seppur implicitamente e in ragione della natura dell’atto che controfirmano, la pubblicazione del proprio nominativo. (…). 

I giudici del Tar, inoltre, hanno sottolineato che «i principi di trasparenza e responsabilità non possono ammettere la preclusione all’accesso alle petizioni e ai relativi documenti accompagnatori, salvo che, in particolari situazioni, i sottoscrittori documentino, quale conseguenza della pubblicazione della loro sottoscrizione, possibili azioni discriminatorie o indebite pressioni a loro danno. Tali non possono considerarsi le potenziali azioni giudiziarie indicate dalla ricorrente nei propri scritti difensivi (azioni risarcitorie e querele per diffamazione), trattandosi all’evidenza non già di pretestuose intimidazioni o della minaccia di un male ingiusto, ma del legittimo esercizio di un diritto. (…)». (https://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2024/10/11/news/petizione_acciaieria_san_giorgio_nogaro_tar_fvg_accoglie_ricorso_danieli_niente_anonimato_firmatari-14708665/amp/).

In questo articolo però c’è una inesattezza, che non ho riportato citando. Infatti non sono stati in prima battuta i cittadini a opporsi alla consegna delle firme, ma è stato il Presidente del Consiglio Regionale per motivi di privacy. Inoltre secondo me il Tar doveva esprimersi solo su questo argomento: deve o no la Regione Fvg consegnare le firme dei sottoscrittori la petizione contro la realizzazione di una nuova acciaieria fra due poli turistici alla Danieli che ne aveva fatto richiesta, o dette firme sono coperte da privacy? Ma non era chiamato ad esprimersi sul fatto se sia o meno paragonabile ad una ‘intimidazione’ il volere le firme per azioni risarcitorie e querele, senza che un normale tribunale e non quindi quello amministrativo abbia prima deliberato se il testo della petizione sia offensivo o meno. Infatti se il testo è offensivo allora si presenta una situazione, se non lo è un’ altra. Invece alla luce di questa sentenza, pare che la Danieli possa subito passare ad azioni risarcitorie. Ma non è così.  Infatti questa è materia per la giustizia normale non amministrativa. e quindi non è materia per il TAR almeno io questo penso, ma se erro correggetemi. Quindi non so che valore dare a questa sentenza amministrativa, ma non sono un avvocato né sono laureata in legge e pertanto scrivo solo miei riflessioni  personali. 

Laura Matelda Puppini. 

L’immagine che accompagna l’articolo è tratta da: https://www.udinetoday.it/cronaca/ricorso-tar-petizione-acciaieria-danieli.html. L.M.P. 

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