Mi è giunto da Franco D’ Orlando un ricordo dell’industriale Mario Gollino, che qui parzialmente pubblico, insieme a quanto narrato da Gollino stesso a Paluzza nel 2015, da me riassunto in: “Montagna, imprenditorialità, cooperazione: con l’Anpi a Paluzza”, nel paragrafo dedicato a: “Esperienze industriali e cooperative”, in: www.nonsolocarnia.info, ed altre informazioni.

Quello che mi ha colpito di Gollino è in particolare la sua capacità di vedere lontano anche guardando ad esperienze estere, tanto da iniziare una fattiva collaborazione con la svedese Ikea, in un settore del tutto nuovo per l’Italia, ponendo attenzione pure al modo di gestire da parte della dirigenza di detto gruppo societario, l’ascolto del personale, l’attenzione all’ambiente …

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Così, per la morte dell’industriale Gollino, Franco D’Orlando ha scritto sul Messaggero Veneto:

Mario Gollino «Era una persona «schietta e trasparente, semplice, signorile, sensibile, generosa e di piacevole compagnia. Determinato e severo nel decidere, ha dato peso e qualità all’imprenditoria della nostra regione. (…). Abbiamo imparato a conoscerlo a fondo durante il convegno diocesano “Vivere in montagna si può” del 2000 organizzato dall’indimenticato arcivescovo Alfredo Battisti […]. Gli atti di quel convegno hanno, in merito, messo “a nudo” quello che era il vivere e l’intraprendere in montagna evidenziando le proposte da attuare per contenere lo spopolamento e garantire un vivere dignitoso a chi decideva di rimanere in questa sua terra». I gruppi di lavoro, allora, ricorda Franco D’ Orlando, evidenziarono come «fosse necessaria l’istituzione di una provincia regionale per l’Alto Friuli» affiancandosi agli autonomisti. E, sempre secondo D’ Orlando, svanita questa opportunità, «tutto è continuato non solo come prima ma sempre peggio di prima: spopolamento, abbandono di territori, problemi ambientali e stradali, spreco di risorse, aberranti riforme degli enti locali». Dopo il crollo di questo suo sogno, «Gollino, da gran signore, si è fatto da parte con dignità, concentrandosi sulle sue attività imprenditoriali».  D’Orlando ha pure ricordato, nel suo testo, che Golino era nato a Portis di Venzone, era un industriale di tutto rispetto, ed era stato pure Presidente del Carnia Industriali Park (prima Cosint n.d.r.) ad iniziare dal 2016. E così il noto esponente dell’Unione Autonomista Alpina termina l’articolo in ricordo: «Il suo esempio sia di stimolo e di incoraggiamento per coloro che credono in un futuro positivo per la nostra terra, desiderosi di spendersi con idee e progetti». (Franco D’ Orlando, Il ricordo di Mario Gollino: imprenditore illuminato, innamorato della sua terra, in Messaggero Veneto, 7 agosto 2022).

 Incontro per la Provincia di Carnia. (Da: 21 maj 2005 PRIN CONGRES “Ce autonomie per Cjargne” (int. 31), in: http://www.cjargne.it/provincia_3.htm).

E io rammento pure, citando il dott. Alfio Englaro recentemente scomparso, che si creò, successivamente al referendum del 2004, un comitato per la Provincia di Carnia, sostenuta ampiamente da Gollino e dall’albergatore Gardel di Piano d’ Arta, ma anche da Englaro, per cui era stato creato pure un simbolo, un logo. (21 maj 2005 PRIN CONGRES “Ce autonomie per Cjargne” (int. 31), in: http://www.cjargne.it/provincia_3.htm).

L’ipotesi per la costituzione della provincia dell‘Alto Friuli terminò con il no della popolazione al referendum propositivo che con 20.611 no – 17.597 sì, che la cassò (http://elezionistorico.regione.fvg.it/referendum2004/ – Referendum 21 marzo 2004 – Per l’istituzione della Provincia dell’Alto Friuli), ma neppure la proposta per la provincia della Carnia, magari immaginata visto l’alto numero di sì carnico per la provincia dell’Alto Friuli al referendum, andò a buon fine. Infatti, leggendo i dati per comune pubblicati sulla fonte ultima citata, sembra di vedere una spaccatura fra la Carnia per il sì, tranne Rigolato, e il Gemonese e Tarvisiano più orientati per il no.

Ora, in compenso, siamo ridotti al punto che in regione si seguono, per la montagna, ipotesi vetero/testamentarie e quanto dice il nuovo, pare, guru della montagna Stefano Mazzolini, leghista, albergatore di Tarvisio, dal cognome vagamente carnico, che sostiene a spada tratta i grandi eventi ed il turismo di massa mordi e fuggi, oltre lo sci, disinteressandosi dell’ambiente, basta vedere le sue dichiarazioni su Legambiente. Ma non sappiamo proprio più, in Carnia, pensare con la nostra testa? Però anche noi … Se si segue un po’ Leopost, ci si chiede, per esempio, cosa faccia Marco Lenna, leghista pure lui, che voleva trasformare acqua per uso civico in fonte di energia idroelettrica (1) ed a cui sono giunti cospicui fondi da investire per qualcosa che non serve alla popolazione residente (2),  o cosa faccia Marco Clama, sindaco di Paularo, autore, che io sappia, del progetto della strada per il Marinelli ed altri, e per sostenere il quale è giunto qui anche Fedriga. Ma se Leonarduzzi ha a cuore Marco Lenna, ci si chiede perchè nessun politico locale si sia ancora opposto a piste forestali carrarecce, come la Sostasio Sappada, uno sfregio alla montagna, di 3,5 o 4 o 5 metri di larghezza (le fonti divergono su tale dato), alla variante di Rigolato, che a mio avviso snatura paesaggio e habitat, ed è costosissima, privando poi lo stesso paese, una perla incastonata tra i monti e bellissimo proprio per il ‘sapore di antico’, dall’esser considerato un comune turistico; non vi è un disegno organico da parte dei politici locali per rispondere alle esigenze di questa terra o per chiedere in modo unito servizi adeguati, per esempio in sanità, o per dire no a gare di macchine e moto che inquinano, disturbano, distruggono.  E mi parlano anche, ma non so se sia vero, di nuovi campi da calcio e altre spese assurde in ambito sportivo, ove troppo e spesso male, a mio avviso, si è speso … vuoi in precedenza per campi da tennis o bocciodromi o … E se erro, correggetemi.

Mario Gollino. (Da: https://nordesteconomia.gelocal.it/imprese/2022/08/01/news/e-morto-mario-gollino-con-quattro-amici-al-bar-aveva-fondato-lo-scatolificio-4s-diventato-leader-a-nordest-1.41614875).

Ma per ritornare a Mario Gollino, egli è stato anche un industriale che ha saputo riciclare la produzione e riciclarsi nella produzione di carta e cartone, quando il prodotto non andava più come una volta. Nel 2015 sono andata ad ascoltare un interessante incontro su: “Imprese resistenti” promosso dall’ Anpi di Paluzza che ho riassunto in: https://www.nonsolocarnia.info/montagna-imprenditorialita-cooperazione-con-lanpi-a-paluzza/. In quell’ occasione ho conosciuto Mario Gollino che ha parlato del suo approccio alla riconversione del prodotto offerto e della sua esperienza con Ikea.

Gollino ci ha dimostrato come, per fare una buona imprenditoria privata, ci vogliano idee ed istruzione, confronto con gli altri, non solo ‘domandâ bez alla Region e al Stat», e ci ha mostrato come non si possa e debba vivere da industriali meramente questuanti. Inoltre, in quel contesto, ha posto pure l’accento sul fatto che non solo può mutare il mercato, ma anche il modo di essere imprenditori. Preciso che, prima della pubblicazione, ho fatto leggere il testo a Mario Gollino che lo ha approvato.

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Mario Gollino, imprenditore volto alla modernità ed all’Europa: seguendo Ikea.

«Mario Gollino di 4 S, ha ricordato i suoi cinquant’anni da imprenditore nel ramo della produzione di imballaggi in cartone, e l’importanza di aver fatto proprio, per restare tanti anni sulla breccia, l’invito di Giovanni Gervasoni a guardare sempre all’innovazione.

Egli ha fatto notare come effettivamente, da una quindicina d’anni, il mercato sia in difficoltà maggiori che in precedenza, quando anche un investimento od una scelta sbagliata potevano venir coperti dalla crescita degli acquirenti. Ma attualmente la situazione mostra segni di stagnazione, se non di recessione, e la diminuzione, dal 2000, della vendita di imballaggi di cartone, utili in ogni settore produttivo, ne è un preciso indicatore.

Inoltre l’industria risente di ogni piccolo errore, prima quasi impalpabile, ed in momenti di crisi non si può esulare dal chiedersi come andare avanti.
Gollino ha narrato, poi, come egli avesse superato un momento di empasse, decidendo di sostituire un vecchio macchinario con uno nuovo, e quindi investendo sull’attrezzatura. Questa scelta si era poi rivelata vincente, anche se inizialmente aveva comportato un esborso non di poco conto (7 o 8 milioni di euro), in quanto aveva permesso alla fabbrica di poter volgere la produzione a nuovi settori.  Infatti chi voglia fare l’imprenditore deve necessariamente guardare alle opportunità che offre il mercato.

Il settore innovativo più importante, recentemente, per “4S imballaggi speciali” è stato quello relativo alla produzione di pianali in cartone per “Ikea”.
Gollino ha narrato che era venuto a sapere, da un rappresentante di “Ikea”, multinazionale svedese operante nel ramo della vendita arredi, che la stessa stava cercando la possibilità di sostituire i pianali in legno con altri in cartone.
Alla fabbrica, per proporsi quale concorrente per la commessa, mancava però un macchinario adeguato. Così egli si recò da un ottimo ideatore meccanico di San Giovanni al Natisone, che costruì il prototipo.

Da qui iniziò la collaborazione, esclusiva, della “4 S” con “Ikea”, anche nel campo della sostituzione del polistirolo per imballaggio con cartone.  Un altro dei problemi incontrati fu che la “4S” di Villesse produceva, tendenzialmente, ondulati, non alveolari, problema poi risolto.
L’ampliarsi verso altri settori produttivi della fabbrica, ha portato ad un aumento dello spazio di utilizzazione come magazzino, alla scelta del fotovoltaico a tetto come fonte energetica, all’ eliminazione dell’eternit.

Inoltre Mario Gollino ha sottolineato come “Ikea” sia attenta allo stoccaggio delle merci ed ad aspetti relativi all’impatto ambientale, oltre che al rapporto con i clienti ed alle possibili vertenze sindacali od esposti alla dirigenza da parte dei lavoratori, pure per quanto riguarda le aziende con cui collabora.
Altro aspetto positivo e non di poco conto, nel rapporto di “4S” con Ikea, è che “Ikea” paga regolarmente le forniture a 30 giorni.
Infine […] ha chiuso il su intervento dicendo che, a suo avviso, il futuro è ancora legato al settore manifatturiero, e che, dalla sua esperienza, si deve, e dovrà sempre più, porre particolare attenzione agli aspetti legati all’innovazione, all’ ambiente, al riciclo, al mercato».

Per i cinquant’ anni dello scatolificio 4s, è stato pubblicato un volumetto che ripercorre la storia di detta industria ma anche di Mario Gollino, di cui qui è riprodotta una facciata. (Da: https://www.portfolio.is.it/una-brochure-per-celebrare-lo-scatolificio-4s/).

Interessante è pure leggere come Gollino divenne imprenditore.

«In un’intervista a Realtà Industriale lo stesso Gollino si era poi soffermato a raccontare la sua storia di imprenditore, “nata per caso fra “quattro amici al bar di Portis” con la speranza di riempire con le proprie scatole almeno un cassone di “Lupetto” alla settimana. Lo Scatolificio 4S, fondato assieme a Elso Francescatto, Sergio Valent e Gianni Jesse, era arrivata poi in 50 anni a essere il principale gruppo del Triveneto nella produzione di imballaggi in cartone ondulato, con quattro stabilimenti che “sfornano” 70 “bilici” al giorno di scatole. Nel tempo, a seguito della morte prematura degli altri tre soci, Mario Gollino si trovò a dover guidare l’azienda da solo attraverso diversi mutamenti e notevoli difficoltà causate sia dai cambiamenti geopolitici ed economici indotti da eventi come la caduta del Muro di Berlino e l’ingresso dell’euro, sia dall’arrivo della temibile concorrenza della plastica».

E così sostenne alla fine della sua vita: «I sogni che avevamo 50 anni fa […] sono stati largamente superati. Il nostro obiettivo è continuare a essere protagonisti dei cambiamenti e rimanere un punto di riferimento per il territorio, insieme a collaboratori che condividano passione, dedizione ed entusiasmo per il proprio lavoro» (https://www.friulioggi.it/altofriuli/mario-gollino-morto-industria-montagna-friuli-1-agosto-2022/).  Ma ci vuole, secondo me, anche il rispetto per l’ambiente, l’aggiornamento, il confronto, il volgere ad una società non sciupona e green, ed anche questi aspetti sono stati sottolineati pure da Mario Gollino.

Riposi in pace.

Laura Matelda Puppini

Note.

(1) https://leonarduzzi.eu/forniassetati-exxx-polzive-il-sindaco-marco-lenna-voleva-fare-il-furbo-con-a2a-il-tribunale-delle-acque-annulla-una-concessione-idroelettrica-e-inguaia-regione-e-sindaco-polverizzati-500mila-eu/

(2) Cfr: https://leonarduzzi.eu/latrinacarnica-exxx-polzive-a-sauris-la-bomba-dacqua-a-forni-di-sotto-580-abitanti-danaro-a-fiumi-800mila-euri-per-un-centro-sportivo-fantasma-100mila-euri-per-una-pista-ciclabile-330mila/;  https://leonarduzzi.eu/mangiatoiacarnica-exxx-polzive-sui-monti-non-ce-connessione-ma-ce-il-faraone-approvato-il-progetto-del-municipio-di-forni-di-sopra-900-abitanti-per-la-lega-5milioni-e-300mila-euri-il-cas/; https://leonarduzzi.eu/faraonicarnici-exxx-polzive-la-regione-infinocchiata-dai-valligiani-circa-10milioni-di-euri-per-un-centro-sportivo-e-un-municipio-nuovo-spunta-una-struttura-per-potenziamento-fisico-atleti-gli-amm/. 

https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/08/Mario-Gollino.jpg?fit=801%2C445&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/08/Mario-Gollino.jpg?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniECONOMIA, SERVIZI, SANITÀMi è giunto da Franco D’ Orlando un ricordo dell’industriale Mario Gollino, che qui parzialmente pubblico, insieme a quanto narrato da Gollino stesso a Paluzza nel 2015, da me riassunto in: “Montagna, imprenditorialità, cooperazione: con l’Anpi a Paluzza”, nel paragrafo dedicato a: “Esperienze industriali e cooperative”, in: www.nonsolocarnia.info, ed...INFO DALLA CARNIA E DINTORNI