«Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato all’incontro da me promosso per trattare il tema sanità, che oggi è molto sentito.
 
E’ stata assai significativa l’ampia partecipazione dei rappresentanti degli operatori del soccorso, della sicurezza e della sanità, nonché delle rappresentanze dei cittadini che difendono la sanità pubblica come un bene prezioso.

Criticità 112 e centrale Sores.
 
Molto spazio e numerosi interventi sono stati dedicati al problema 112-118, cioè alla situazione di crisi sviluppatasi dopo l’attivazione a Palmanova del combinato disposto NUE 112- SORES 118, che ha determinato e continua a determinare una serie impressionante di errori, disservizi, ritardi non solo nelle attività di soccorso sanitario e di soccorso tecnico, ma anche in quelle di polizia e sicurezza.
Da tutti si è levato un appello unanime per rivedere sia l’organizzazione del NUE 112, sia la centralizzazione della centrale dell’emergenza sanitaria, perché sono a rischio vita, salute e sicurezza delle persone.
Da pare mia ho confermato una costante attenzione sul problema ricordando che ho promosso un’indagine conoscitiva sul 112-118 in Commissione Sanità del Senato, che è stata approvata all’unanimità e i cui lavori dovrebbero iniziare a breve, oltre ad aver presentato più interrogazioni sul tema specifico indirizzate ai ministri competenti.

Ospedali in crisi qui come là.

Anche la situazione di crisi in cui versano gli ospedali è stata oggetto di vari interventi che hanno palesato i disagi dei cittadini e degli stessi operatori sanitari in seguito ai tagli di posti letto e alla soppressione di reparti, pesante eredità della Giunta Serracchiani, a cui però a tuttora non è stato posto rimedio né sembra esserci la volontà di affrontare con una doverosa, seria pianificazione le gravissime criticità che attanagliano gli ospedali.
 
Ad esempio Trieste risente in modo particolare del taglio scriteriato di posti letto e della chiusura ingiustificata di storici reparti strategici come la 1° Chirurgica, la Medicina d’Urgenza, l’Ortopedia, mentre gli ospedali di rete risentono enormemente della (dis)organizzazione derivante dall’ospedale unico articolato su due sedi, con primari e medici a scavalco che devono occuparsi di malati degenti in posti distanti decine e decine di chilometri. Quindi disagio estremo per i professionisti, rischio per i malati, inefficienza per l’organizzazione. Ma nessuna azione correttiva all’orizzonte.
 
In questo contesto si paventa che anche l’accorpamento della Ginecologia e Pediatria di Monfalcone e Gorizia al Burlo Garofolo rappresenti un’ ulteriore inefficienza con sanitari a scavalco non più su due reparti ma addirittura su tre. Un giorno a Trieste, uno a Gorizia, uno a Monfalcone, tanto per tappare i buchi e non assumere. E si giustifica il tutto parlando di modello “hub & spoke”, ma questo è un’altra cosa che non fa correre professionisti avanti e indietro per le strade della regione. Il modello “hub & spoke” funziona se viene declinato realmente, forse chi pianifica dovrebbe informarsi.
 
E rimanendo in ambito ospedaliero non si possono trascurare gli effetti deleteri sulle popolazioni locali dopo la soppressione di piccoli ospedali, come Gemona, che ora non solo non ha più né pronto soccorso, né reparti di base, con un vulnus sull’assistenza, reso ancor più drammatico dal mancato rafforzamento del sistema di emergenza, che sarebbe stato il minimo dovuto per mettere in sicurezza Gemona e l’Alto Friuli. C’è un bel parlare di alte specializzazioni future, centri di eccellenza, ecc. ma il cittadino che ha bisogno di soccorso urgente, di cure immediate vuole un’assistenza appropriata hic et nunc, non sa che farsene di centri di attrazione. E poi questi progetti di eccellenza sono sempre declinati nel futuro, mentre i tagli sempre nel presente…
 

Ineguatezza della rete di emergenza.

Quanto sopra richiama l’attenzione anche sullo stato di inadeguatezza della rete dell’emergenza, sia a livello territoriale che ospedaliero: automediche in numero risibile (1 ogni quarto di milione di abitanti), ma anche autoambulanze in numero del tutto insufficiente, di contro risorse enormi sprecate per mantenere attività di elisoccorso assolutamente ingiustificate, se non addirittura controproducenti. Lo stato dei Pronto soccorso non ha neppure bisogno di commenti, organici ridotti all’osso, tempi di attesa insopportabili, anche per le urgenze.
 
E riguardo ai tempi di attesa questi sono in costante aumento anche per le prestazioni specialistiche e diagnostiche, nonché per talune tipologie di interventi chirurgici. Siamo addirittura arrivati al fenomeno delle Agende chiuse, ovvero si risponde ai malati che non si accettano prenotazioni. Sarebbe vietato dalla legge, ma sembra che in taluni settori il rispetto delle normative sia diventato un optional.
 
Le cure sul territorio sono altrettanto carenti, in più aree risulta ridotta allo stremo l’assistenza domiciliare, sempre più difficile e complicato l’accesso alle strutture intermedie come le RSA, con richieste di esborso a malati e parenti.
 
Questi gli effetti della riforma Serracchiani , a cui si aggiunge l’immobilismo di questi ultimi 18 mesi, mentre la nuova riforma, appena presentata, non contiene risposte concrete per risolvere i problemi, ma in sostanza meri annunci astratti, una seconda edizione del libro dei sogni presentato nel 2014 da Serracchiani».
 
 
Laura Stabile
 
 http://www.laurastabile.it/notizie/lincontro-con-i-cittadini-del-26-10-2019/?fbclid=IwAR07BOmmWAnKHR66jaaFj7UnXf9wzTT_scIr4UOybaYidMDU6bXQZVHwzc0.

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Chi è la dott. Laura Stabile, medico, dalla sua presentazione.

Diploma di maturità classica nel 1975. Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Trieste con 110/110 e lode nel 1981. Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Orientamento Laboratorio presso l’Università degli Studi di Trieste a pieni voti con lode nel 1985.

Assistente medico presso il servizio Immunotrasfusionale dell’USL di S. Daniele del Friuli nel 1982/1983. Assistente medico presso l’Ufficio Igiene dell’USL n. 1 “Triestina” dal 1983 al 1985. Assistente medico presso la 3° Geriatria dell’USL n.1 Triestina dal 1985 al 1988. Assistente medico presso la 5° Medica dell’USL n.1 Triestina dal 1989 al 1992.

Dirigente medico con incarico di alta specializzazione in Tossicologia d’urgenza presso il Servizio di Medicina d’Urgenza dell’USL n. 1 Triestina (poi Azienda Ospedaliera) dal 1992 al 2003 e dal 2004 al 2006.
Responsabile del Sistema 118 di Trieste nel 2003/2004.
Direttore Struttura semplice Pronto Soccorso e Terapia d’Urgenza Sede di Cattinara dell’Azienda Ospedaliero/Universitaria di Trieste dal 2006 al 2010.
Direttore Struttura Complessa Medicina d’Urgenza dell’Azienda Ospedaliero/Universitaria di Trieste dal 2010.

Segretario aziendale ANAAO ASSOMED Azienda Ospedaliera Trieste dal 1998.
Segretario Regionale ANAAO ASSOMED Friuli Venezia Giulia dal 2006.
Componente direzione Nazionale ANAAO ASSOMED dal 2014.
Eletta il 4 marzo 2018 Senatrice della Repubblica per Forza Italia nella circoscrizione di Trieste, Gorizia e Alto Friuli.

Incarichi e uffici ricoperti nella Legislatura:
Dal 27 marzo 2018 membro del gruppo Forza Italia.
Dal 21 giugno 2018 segretario della 12a commissione permanente (Igiene e sanità).

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L’immagine che accompagna l’articolo è tratta da: https://www.laurastabile.it/wp-content/uploads/2019/10/20191026_121538-2-854×1024.jpg, e ritrae la dott. Laura Stabile mentre parla a Trieste il 26 ottobre 2019. Ringrazio la dott. Laura Stabile per avermi concesso la pubblicazione di questa sua sintesi. Laura Matelda Puppini.

https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2019/11/Laura-Stabile-parla-a-Trieste-20191026_121538-2-854x1024.jpg?fit=854%2C1024&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2019/11/Laura-Stabile-parla-a-Trieste-20191026_121538-2-854x1024.jpg?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniECONOMIA, SERVIZI, SANITÀ«Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato all’incontro da me promosso per trattare il tema sanità, che oggi è molto sentito.   E’ stata assai significativa l’ampia partecipazione dei rappresentanti degli operatori del soccorso, della sicurezza e della sanità, nonché delle rappresentanze dei cittadini che difendono la sanità pubblica come un bene...INFO DALLA CARNIA E DINTORNI