Avevo deciso che non avrei scritto, quest’ anno una sola parola sulla giornata della memoria, ma poi …
Inizio questo mio breve articolo sulla “giornata della memoria” dell’Olocausto, con una profonda riflessione, contenuta in poche parole di Alessandro Di Battista: “A cosa serve ricordare il genocidio di ieri, se non si è capaci di fermare il genocidio di oggi?” (1).
Ed ha continuato ricordando che: la Giornata Internazionale in Memoria delle Vittime dell’Olocausto fu istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu con la Risoluzione A/RES/60/7 del 1°novembre 2005, di cui ha letto una parte, mentre io la riporto integralmente i motivi che hanno portato le Nazioni Unite a istituire la giornata della Memoria.
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«Riaffermando la Dichiarazione universale dei diritti del l’uomo, che proclama che ogni persona è titolare dei diritti e delle libertà ivi enunciati, senza distinzione di qualsiasi tipo, come razza, religione o altro status»,
«Richiamando l’articolo 3 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che afferma che ogni persona ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della persona»;
Ricordando anche l’articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e l’articolo 18 della Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, secondo la quale ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione»;
Tenendo presente che il principio fondante della Carta delle Nazioni Unite è quello di “salvare le generazioni future dal flagello della guerra”, ed è la testimonianza del legame indelebile tra la nascita delle Nazioni Unite e la tragedia unica del secondo conflitto mondiale»;
«Ricordando la Convenzione sulla Prevenzione e la Punizione del crimine di Genocidio, che è stata adottata al fine di evitare il ripetersi di genocidi come quelli commessi dal regime nazista»;
«Ricordando il preambolo della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, che afferma che l’ignorare ed il disprezzare i diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che hanno oltraggiato la coscienza del genere umano»;
«Prendendo atto del fatto che la sessantesima sessione dell’Assemblea generale ha luogo durante il sessantesimo anno dalla sconfitta del regime nazista»;
«Ricordando la ventottesima sessione speciale dell’Assemblea generale, un unico evento, che si è tenuto in commemorazione del sessantesimo anniversario della liberazione dei Campi di concentramento nazisti»;
«Onorando il coraggio e la dedizione mostrati dai soldati che liberarono detti campi di concentramento»;
«Riaffermando che l’Olocausto, che ha avuto come risultato l’assassinio di 1/3 del popolo ebreo, oltre un numero imprecisato di appartenenti ad altre minoranze; sarà per sempre un avvertimento per tutti sui pericoli dell’odio, del fanatismo, del razzismo e del pregiudizio,
- decide che le Nazioni Unite designeranno il 27 gennaio come Giornata internazionale di commemorazione, in memoria delle vittime dell’Olocausto;
- esorta gli Stati membri a sviluppare programmi educativi che inculchino alle generazioni future quanto insegnato dell’Olocausto onde contribuire a: prevenire futuri atti di genocidio e, in tale contesto, elogia la Task Force per la Cooperazione Internazionale che permette di educare sulla base della memoria e ricerca sull’Olocausto;
- Rifiuta qualsiasi negazione dell’Olocausto come evento storico, in toto ma anche solo in parte;
- Elogia gli Stati che si sono impegnati attivamente per preservare i luoghi che servirono ai Nazisti come campi di sterminio, di concentramento, di lavoro forzato e prigioni durante l’Olocausto;
- Condanna senza riserve tutte le manifestazioni di intolleranza religiosa, istigazione, ogni forma di molestia e di violenza contro persone o comunità perpetrate sulla base dell’origine etnica o credo religioso, ovunque si manifestino;
- Chiede al Segretario generale di istituire un programma di sensibilizzazione sul tema “L’Olocausto e le Nazioni Unite”, così come una serie di misure volte a mobilitare la società civile per la memoria e l’educazione sull’ Olocausto, per cercare di prevenire futuri atti di genocidio; riferendo poi all’Assemblea Generale in merito a detto programma entro sei mesi dalla data di adozione della presente risoluzione; e, successivamente, in merito alla possibilità previste per la sua implementazione, nel corso della sua sessantatreesima sessione».
(Traduzione del documento di istituzione della Giornata Internazionale della memoria dall’ inglese di Laura Matelda Puppini. Testo originale in inglese della “Resolution adopted by the General Assembly on 1 November 2005 60/7”. “Holocaust remembrance”, in: https://documents.un.org/doc/undoc/gen/n05/487/96/pdf/n0548796.pdf).
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Che dire ora, quando proprio gli ebrei da vittime, sono diventati carnefici? Ma quello che fa più male è il ribaltamento della verità che viene fatto a livello politico e di informazione.
E per questo riporto il comunicato odierno di un Furio Honsell molto amareggiato. Il comunicato odierno, si intitola così.
«Cerimonia giornata della memoria a Pordenone. (…) ricordo delle vittime oscurato da discorsi di guerra».
Questo il testo. «“È con profonda tristezza che siamo costretti a prendere categoricamente le distanze da quanto è avvenuto questa mattina a Pordenone durante l’importante cerimonia per commemorare la Giornata della Memoria. Avevamo partecipato per ribadire l’impegno contro ogni odio razziale, contro ogni genocidio e violenza contro cittadini innocenti. Abbiamo invece dovuto ascoltare, oltre a interventi significativi, anche una interminabile apologia dell’azione militare dell’esercito israeliano IDF dopo il 7 ottobre 2023. Non una parola di umanità è stata pronunciata da quell’oratore nei confronti delle decine di migliaia di cittadini innocenti di Gaza, del Libano e della Cisgiordania uccisi in seguito a questa azione. Il numero esatto di tali vittime è sconosciuto in quanto non è stato permesso ai giornalisti l’accesso a quei luoghi. Tutto ciò invece è stato giustificato ed esaltato insieme a pesanti accuse all’ONU, la Croce Rossa è il Papa.
Invece di ritrovarci uniti nel rispetto della memoria delle atrocità del nazismo contro cittadini di religione ebraica, rom, omosessuali e dissidenti, commesse anche con l’appoggio dei governi fascisti che glielo permisero, siamo costretti invece a condannare l’apologia della violenza militare che abbiamo dovuto ascoltare». […] Furio Honsell, Consigliere Regionale di Open Sinistra FVG […]».
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Ricordo che l’ Onu, nato per evitare altre guerre e genocidi, dopo la mattanza della seconda guerra mondiale, avrebbe dovuto diventare l’ arbitro delle contese internazionali, che avrebbero dovuto essere risolte con il dialogo, con il voto, ma anche essere ‘una tenda di pace’ per tutti, usando una frase presa in prestito da Antonio Vergnanini. E la giornata della memoria era sorta con l’intento che l’universalità del ricordo dell’ orrore, permettesse di non giungere ad altre carneficine e genocidi. Ma ora, paradossalmente, sono le vittime ad esser diventati i carnefici, ed a voler, oltrettutto, vendere pure la loro verità. Almeno io penso così. O tempora, o mores.
Laura Matelda Puppini
L’immagine che accompagna l’articolo rappresenta la bandiera delle Nazioni Unite. (Flag_of_the_United_Nations.svg_.png) Note:Denelson83, Zscout370 ve Madden – Flag of the United Nations from the Open Clip Art website. Modifications by Denelson83, Zscout370 and Madden. Official construction sheet here.(1946-presentUnited Nations). The United Nations flag code and regulations, as amended November 11, 1952, New York. Archived from the original on 13 settembre 2001. Retrieved on 2 dicembre 2023. OCLC: 7548838., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=437460). L.M.P.
https://www.nonsolocarnia.info/avevo-deciso-che-non-avrei-scritto-quest-anno-una-sola-parola-sulla-giornata-della-memoria-ma-poi/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2025/01/Flag_of_the_United_Nations.svg_.png?fit=1024%2C683&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2025/01/Flag_of_the_United_Nations.svg_.png?resize=150%2C150&ssl=1Senza categoriaInizio questo mio breve articolo sulla “giornata della memoria” dell’Olocausto, con una profonda riflessione, contenuta in poche parole di Alessandro Di Battista: “A cosa serve ricordare il genocidio di ieri, se non si è capaci di fermare il genocidio di oggi?” (1). Ed ha continuato ricordando che: la Giornata Internazionale...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
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