The missing minors. Minori che scompaiono nel mondo, in Europa ma anche in Italia. E sono tantissimi. Che cosa si sta facendo per loro?
Leggendo ‘Avvenire’ del 25 maggio 2025, mi sono imbattuta in un articolo di Marco Birolini che mi ha fatto veramente riflettere intitolato “Abbattiamo il muro di silenzio che avvolge i minori scomparsi”. Ma l’argomento è stato ripreso da più testate in occasione della giornata mondiale dedicata ai bambini scomparsi, che cade il 25 maggio di ogni anno. Ma poi l’argomento finisce nel cassetto fino all’ anno seguente. In Italia, stando all’ articolo sopraccitato, nel 2024 ci sono stati 8143 (1) casi di bambine/i e ragazzine/i spariti di cui meno della metà (il 49%) è stata ritrovata.
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Ma questo fenomeno non è presente solo in Italia: lo è in Europa e nel mondo intero. Per esempio in Europa scompaiono 250.000 minori all’anno, di cui solo il 33% viene rintracciato. (2). Ed ancora: «La mancanza di studi ufficiali e il tempo necessario a definire un quadro comune in materia di scomparsa complicano l’interpretazione dei dati, che sottolineano la portata del fenomeno su scala mondiale. Inoltre le cifre disponibili vanno prese con le pinze, poiché in molti Paesi le statistiche potrebbero essere imprecise. La causa: casi non registrati/non riconosciuti, sovra o sottovalutazione, dossier eliminati una volta chiusi.
Ecco cosa abbiamo potuto trovare: in Francia 53 439 minori sono stati segnalati come scomparsi nel 2018 (ovvero una segnalazione ogni 10 minuti). In Germania quasi 100 000 bambini ogni anno sono dichiarati come scomparsi. Negli Stati Uniti, circa 460 000 bambini scompaiono ogni anno. In Spagna quasi 20 000 bambini ogni anno sono dichiarati come scomparsi. In Canada circa 45 288 bambini scompaiono ogni anno. In Russia, quasi 45 000 i bambini scomparsi nel 2015. Nel Regno Unito ogni anno scompaiono quasi 112 853 bambini. In India quasi 96 000 bambini ogni anno sono dichiarati scomparsi. In Giamaica nel 2015 sono scomparsi 1984 bambini». (3).
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Certamente ora il numero maggiore di bambini invisibili, dai 15.000 ai 20.000, scomparsi dalla faccia della terra anche fra atroci tormenti, a cui si devono aggiungere i feriti, quelli che vagano senza parente più alcuno, si trova nella striscia di Gaza, un fazzolettino piccolissimo di terra, ed è causato da Israele e quindi da ebrei, israeliani, sionisti che dir si voglia, volutamente. E c’è chi dice che le armi che si stanno ora lì sperimentando, ed anche l’Italia fornisce armi ad Israele, possono portare pure ad una tale disgregazione corporea da non permettere più né riconoscimento, né nome né sepoltura. Almeno un caso simile è stato postato da una persona presente in Gaza su facebook. Insomma bimbi ‘mai nati’ per chi li volesse ricordare e desaparesidos nel nulla, volatilizzati, bruciati, annientati, anche da proiettili che si suddividono in tante piccole schegge che vanno a colpire contemporaneamente gli organi vitali, da quello che si legge in rete. Ma bastano bombe qualsiasi che innescano pure incendi che carbonizzano i corpi, per eliminare vite ed identità.
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Ed ecco quanto scritto sui bambini uccisi, feriti, di fatto torturati a Gaza da ‘Vatican news’ nel marzo 2025 in un articolo che riporta una breve intervista al Vicario di Custodia della Terra Santa: «Uccidere bambini innocenti e che non hanno colpe, essendo incapaci di fare del male, è una macchia che l’umanità non potrà cancellare dalla sua storia.- ha sottolineato padre Ibrahim Faltas – Impressionano i numeri dei piccoli uccisi a Gaza e arreca un dolore enorme pensare ai segni che moltissimi di loro, pur essendo rimasti in vita, porteranno sul corpo, nel cuore e nella mente, per tutta la loro esistenza. Sui vostri media si parla meno dell’aumento degli scontri in Cisgiordania dove sono aumentati i morti, i feriti, gli arrestati. Fra vittime e feriti molti sono bambini anche in questa parte della Palestina». (4). Quindi l’intervistatore ha detto: «i dati presentati dal ministero della sanità palestinese sono impressionanti: 15.613 minori uccisi e 33.900 feriti dall’inizio della guerra. Solo i neonati uccisi sono 876, e i bambini sotto i 5 anni sono 4.110». Ed ha quindi chiesto al padre francescano «Non ci sono invece dati sul numero di bambini e minori orfani. Lei ha qualche informazione al proposito? Quanti si presume siano gli orfani? E dí loro chi si sta occupando ora?» (5).
«Le stime parlano di circa 20.000 bambini rimasti orfani. I numeri sono alti e purtroppo potrebbero salire perché non si sa quanti sono i corpi sepolti dalle macerie. Mi dicono che spesso i bambini più grandi si occupano di fratellini più piccoli assumendo la responsabilità di un adulto. Il dramma di questa guerra in particolare è l’impossibilità di poter aiutare perché, oltre a non poter fare arrivare aiuti umanitari, solo pochi volontari sono entrati a Gaza, e da poco tempo. È molto triste essere inermi e impotenti a pochi chilometri di distanza». (6). E secondo Marco Birolini, anche a Gaza ci sono bimbi tra i più piccoli che vengono partati via e spariscono nel nulla senza che alcuno muova un dito. (7). Ma a questo punto si potrebbe pure iniziare a pensare che il genocidio palestinese sia una operazione di pulizia e sostituzione etnica. Ed a pensar male non sempre si fa peccato, come si suol dire.
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Ma tralasciando l’orrore senza fine che direi quasi supera gli antichi nella striscia di Gaza in Cisgiordania, in altri luoghi fino allo Yemen, portato a termine da Israele e la perversione latente, a mio avviso, che conduce la mano assassina in questo ultimo notissimo caso, (che ci dice pure che ormai ogni umanità è defunta e sepolta, e che segna una cesura fra gli animali e l’uomo), gli altri bimbi perché spariscono e quale è la situazione italiana? Le cause e le conseguenze vengono così riassunte da Marco Birolini «Sfruttamento sessuale, lavoro nero, traffico di esseri umani: un buco nero da cui è difficile uscire. E anche quando i minori vengono ritrovati, si portano dietro i segni dei traumi sofferti. E con loro le famiglie». (8).
Ed ancora: «Circa il 70% del totale dei casi riguarda minori con la fascia di età compresa tra i 16 ed i 17 anni che la fa assolutamente da padrone. (…). Moltissimi di questi casi riguardano allontanamenti volontari da casa o istituti, siamo circa intorno al 50% del totale. Vi sono però spesso motivazioni che destano preoccupazioni anche più grandi come la scomparsa non specificata che riguarda il 12,5% dei casi, la sottrazione internazionale (3,1%) o nazionale (2,1%). Analizzando i dati nel nostro Paese si rileva un’incidenza maggiore nei cittadini stranieri che compongono il 41,67% dei casi. Tra questi in particolare il fenomeno è decisamente più frequente nei maschi (88%) mentre in aggregato i numeri sui sessi tendono ad equivalersi». (9).
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Unicef parla di minori caduti nel sistema della tratta ove risultano essere 1 su tre, che è attività molto redditizia. (10). Bambini e bambine, ragazzetti e le ragazzette, vengono spostati da trafficanti da uno stato ad un altro, dove vengono venduti come schiavi o a coppie che desiderano avere un figlio a caro prezzo o introdotti nel giro della prostituzione minorile e «Possono diventare vittime di lavoro minorile, sfruttamento sessuale, reclutamento obbligatorio, matrimoni precoci, adozioni illegali, sfruttamento nello sport (per esempio come jockey per le corse di cammelli) accattonaggio o traffico di organi» (11).
E se la sparizione di bimbi è fenomeno antico «Nuove però sono le dimensioni e le distanze geografiche coperte. La composizione del terreno su cui prospera il traffico di minori è invece sempre la stessa: povertà, discriminazione sessuale, discriminazione etnica, ignoranza e disinformazione, crisi politiche, conflitti armati, catastrofi naturali e crisi economiche.
I più esposti al pericolo di finire tra le mani dei trafficanti di persone sono innanzitutto i bambini che si trovano in situazioni economiche o sociali difficili, senza la possibilità di appoggiarsi alle usuali strutture, in primis alla protezione della rete familiare. A questo si aggiunge il pericolo rappresentato dalla mancata registrazione della nascita che a livello mondiale tocca il 28 per cento dei bambini. Dato che non esistono, i trafficanti possono rapirli senza timore di essere scoperti. (12).
Come possono esser consegnati minori dai familiari ai trafficanti? Se le famiglie sono poverissime, una persona del posto, che magari anche gode della fiducia della famiglia del minore, in accordo con i trafficanti si presenta da loro e se lo fa consegnare con la promessa che lo o la occuperà in una mansione ben retribuita. In realtà poi, bimbe, bimbi, ragazzetti e ragazzette vengono abusati, esposti a violenze di ogni tipo, arruolati ed utilizzati come soldati, schiavizzati, per lo più all’ insaputa dei genitori. (13).
E i trafficanti difficilmente vengono scoperti, «dato che spesso le leggi sono lacunose o non vengono applicate a sufficienza. Ma anche se una rete di trafficanti viene individuata, è difficile giungere ad una condanna perché le vittime si rifiutano di testimoniare, per paura di ritorsioni, per timore di essere espulse o per vergogna. (14).
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Ma Marco Birolini sottolinea un altro aspetto importante, in un mondo dove regna l’indifferenza: ci sono ancora troppi angoli del mondo dove i bambini sono vittime di ogni tipo di violenza ed abuso ma «nessuno si accorge di loro, nessuno sembra vedere la loro sofferenza», (15) e il pensiero vola a Gaza ed all’ atteggiamento per esempio del cosiddetto occidente. Eppure io nell’ ottobre e dicembre 2023 quando si vedeva già come sarebbe andata a finire, noto il pregresso, avevo pubblicato 2 articoli, con fonti, intitolati: Israele Palestina: la strage degli innocenti. e “Natale festa della nascita e della luce? Ma a Gaza, tra le tenebre della distruzione, “Dio piange con gli occhi dei bambini”.
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Come cercare di combattere lo svanire di minori, dagli infanti ai ragazzi? Per Birolini, che cita Telefono Azzurro, cercando che ogni minore abbia una identità cioè un documento, ma spesso, dicevano ad un convegno al centro Balducci sulle migrazioni, anche nei campi profughi molte persone non li hanno, pure perché vengono loro tolti, e nascono bimbi figli di nessuno, senza una reale identità, invisibili (16).
Quindi nel mondo attuale bisogna cercare di fornire ad ogni nato un documento che attesti chi è, di chi è figlio, qual è lo stato di origine. Infatti un minore, se non ha documenti, può finire in qualsiasi mano. «Inoltre bisogna inasprire le pene, perché chi si macchia di crimini nei loro confronti va fermato e messo nelle condizioni di non nuocere più.
E poi occorre ascoltare i più piccoli, dare loro la voce che troppo spesso non hanno. È necessario rompere il silenzio generale che continua a circondare il fenomeno dele scomparse, anche se questo può significare andare a toccare grandi interessi: esiste un vero e proprio mercato di minori che il mondo deve avere la forza e il coraggio di stroncare». (17).
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Di cosa si occupa invece questo vacuo e autocentrato governo italiano? Cosa fa a livello legislativo, per esempio per quanto riguarda le intercettazioni, dovendo avvisare chi sarà intercettato e potendole fare chi indaga solo per un tempo limitatissimo? Favorisce forse la lotta al traffico o sparizione o abuso di minori? Cosa fa per affrontare in modo più moderno e attivo il problema oltre che finanziare ‘Chi l’ha visto’, che, pur programma lodevole, non può essere l’unica soluzione?
Inoltre spesso la sparizione di un minore adolescente non viene prontamente denunciata, perché magari i genitori pensano ad un allontanamento volontario e che il loro ragazzo o la loro ragazza dopo un giorno o due tornerà, e così si perde tempo prezioso.
E si deve affrontare, con tutti, questi problemi, come facevano pure nell’ Ottocento i preti volti al sociale, come don Giovanni Bosco, che tanti bambini di strada e piccoli spazzacamini volle con sé, togliendoli pure dallo sfruttamento nel lavoro minorile. (18). E vi garantisco che ho letto Mark Twain per esempio o altri che cercarono di ricostruire, verosimilmente, la vita di minori di strada a fine ottocento, che era davvero pericolosissima e faticosa, fra ragazzine obbligate dalla fame a prostituirsi e ragazzini mandati a rubare, ad elemosinare, od a fare chissà che cosa. Ma ora in alcuni casi e paesi la situazione non è cambiata di molto. E se un tempo la vita di un bambino non valeva nulla, ora siamo nel 2025 e dovremmo almeno riuscire a salvare e valorizzare i cuccioli dell’uomo. Ma pare non sia così nella società del denaro e della finanza, dell’indifferenza e del desiderio di possesso.
Comunque al di là di queste meste considerazioni di una nonna che ha superato i settant’ anni ed avendo già citato il seguitissimo programma ‘Chi l’ha visto’, ricordo che esiste l’APP YOUPOL che «rappresenta uno strumento efficace per condividere con gli operatori della Polizia di Stato impiegati nelle Sale Operative delle Questure notizie utili alla ricerca di persone scomparse, nonché per segnalare episodi di violenza, bullismo e situazioni di pericolo o di emergenza in cui sono coinvolti bambini e adolescenti, così da consentire alla Polizia di Stato di gestire le emergenze in modo tempestivo.
Inoltre, per favorire le ricerche dei minori è disponibile il sito italiano per i bambini scomparsi https://it.globalmissingkids.org (accessibile anche da https://globalmissingkids.org/), gestito dal Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, che è parte di una rete internazionale di 31 Paesi, coordinata dalla statunitense ICMEC – International Center for Missing and Exploited Children. Per i casi di minorenni di cui si sono perse le tracce da lungo tempo, è anche possibile inserire delle immagini cd. di age progression, che tentano di ricostruire il volto invecchiato del minore scomparso, attraverso sofisticati metodi tecnologici.
Si ricorda che è anche attivo il numero unico europeo 116000 – Linea telefonica diretta per i minori scomparsi (https://116-000.it/ ), affidato dal Ministero dell’Interno alla gestione della Fondazione “S.O.S. Il Telefono Azzurro ETS”». (19).
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E sarebbe bene che si parlasse di più anche con bimbe, bimbi, ragazze e ragazzi di questo argomento, che si procedesse non con convegni a tema di un giorno in un anno, ma con programmi di sensibilizzazione a tappeto, perché gli orchi e le orchesse esistono davvero, come esiste l’uomo nero, ma possono non palesare esternamente quanto sia diabolico il loro animo. (20).
Laura Matelda Puppini.
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Note.
1) I dati su articoli diversi divergono: Marco Birolini, Abbattiamo il muro di silenzio che avvolge i minori scomparsi, in Avvenire 25 maggio 2025 riporta questo numero per l’intero 2024, mentre la Repubblica in intitola un articolo di Romina Maraceca, “Ottomila minori scomparsi in sei mesi in Italia”.(https://www.repubblica.it/cronaca/2025/05/26/news/bambini_scomparsi_italia_telefono_azzurro-424629698/).
2) https://missingchildren.ch/it/nostre-azioni/studi-e-statistiche.
3) Ibidem.
4) Roberto Cetera, Padre Faltas: il numero dei bambini uccisi a Gaza è impressionante, in: https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2025-03/medio-oriente-guerra-gaza-bambini-padre-faltas.html
5) Ibidem.
6) Ibidem.
7) Marco Birolini, Abbattiamo il muro di silenzio che avvolge i minori scomparsi, in Avvenire 25 maggio 2025.
8) Ibidem.
9) Enrico Tiberio Romano, Minori scomparsi in Italia, numeri shock da Telefono Azzurro, in: https://nascecresceignora.it/minori-scomparsi-in-italia-numeri-shock-dal-telefono-azzurro/
10) Unicef 2021 “Nota informativa. Traffico di minori” in file:///C:/Users/User/Downloads/Kinderhandel%20weltweit_FS_UNICEF_2021_IT.pdf.
11) Ibidem.
12) Ibidem.
13) Ibidem.
14) Ibidem.
15) Marco Birolini, op. cit.
16) Ibidem.
17) Ibidem.
18) Cfr. su www.nonsolocarnia.info Don Giovanni Bosco, un esempio di vita cristiana volta al sociale.
19) https://questure.poliziadistato.it/it/Bologna/articolo/31326651ba36d74f3686483603.
20) In questi giorni circola di nuovo il caso del piccolo Silvestro Delle Cave, sparito a 9 anni, ritrovato cadavere anni dopo, casualmente, in una valiga spostata per una perdita di acqua in un appartamento. Variabilmente di averne abusato sessualmente e/o per occultamento di cadavere furono condannate tre persone, che però non fecero mai trovare i resti del bimbo, che non è stato certo l’unico a finire così sul suolo italico. E vi sono stati anche parenti o conviventi di madri che hanno venduto foto in atteggimento intimo con minori piccoli o di abusi per monetizzare, come ho già riportato in un articolo.
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L‘immagine che accompagna l’articolo è tratta da https://www.interno.gov.it/it/notizie/bambini-scomparsi-diretta-dalle-ore-10-convegno-giornata-internazionale, ed è, a cuasa di problemi di spazio, un particolare della stessa. L.M.P
https://www.nonsolocarnia.info/the-missing-minors-minori-che-scompaiono-nel-mondo-in-europa-ma-anche-in-italia-e-sono-tantissimi-che-cosa-si-sta-facendo-per-loro/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2025/06/scomparsa_minori_bis.jpg?fit=357%2C200&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2025/06/scomparsa_minori_bis.jpg?resize=150%2C150&ssl=1Senza categoriaLeggendo ‘Avvenire’ del 25 maggio 2025, mi sono imbattuta in un articolo di Marco Birolini che mi ha fatto veramente riflettere intitolato “Abbattiamo il muro di silenzio che avvolge i minori scomparsi”. Ma l’argomento è stato ripreso da più testate in occasione della giornata mondiale dedicata ai bambini scomparsi,...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia

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