É un po’ di tempo che non scrivo qualcosa relativamente al massacro dei palestinesi da parte di Israele nella Striscia di Gaza, ma un comunicato di Furio Honsell me ne ha dato l’occasione. Solo che riportarlo così non aveva senso, e quindi ho pensato di cercare delle fonti su cosa sta accadendo realmente al popolo palestinese e di pubblicare anche dei freddi numeri ma che parlano da soli. Ed inizio dalla tendopoli di Tal al Sultan a Rafah, nel sud della striscia di Gaza, in quella zona dove gli israeliani avevano obbligato i palestinesi che abitavano a nord a spostarsi, speranzosi di rifilarli tutti all’ Egitto, almeno così pare. E questa ulteriore strage di persone che dormivano anche dentro tende di sintetico, è stata realizzata, secondo la Cnn, con armi Usa.

Sopravissuti nella tendopoli dopo l’incendio che ha causato almeno 40 morti, per lo più donne e bambini. L’ immagine accompagna l’articolo intitolato: “Gaza: Less than 30 hours after its first massacre, Israel bombs more displaced civilians in Rafah” (Gaza: Meno di 30 ore dopo il suo primo massacro, Israele bombarda altri civili sfollati a Rafah) in: https://euromedmonitor.org/en/article/6350/Gaza:-Less-than-30-hours-after-its-first-massacre,-Israel-bombs-more-displaced-civilians-in-Rafah.

E così inizia Alessandro Di Battista il suo commento video a questa ulteriore atrocità: «Alcuni dei discendenti di coloro che vennero bruciati vivi durante la seconda guerra mondiale che bruciano vivi i bambini Palestinesi. Questa è la realtà. Io ho visto le immagini del bombardamento dei terroristi israeliani della tendopoli di Tal al Sultan a Rafah, nel sud della striscia di Gaza, ieri notte, intorno alle 23.30. Ho pubblicato le immagini su Istagram, perché […]  facebook […] penalizza questi contenuti. (…). Volete vedere l’inferno, guardate queste immagini su istagram. Bambini decapitati, persone bruciate vive, donne fatte a pezzi, neonati di cui resta soltanto il tronco. Questa è la realtà. (…). Questa volta Israele ha bombardato una tendopoli, e così tutto ha preso fuoco e le persone sono bruciate vive».  (1). Ma ogni giorno Israele bombarda i palestinesi- ha continuato Di Battista, tanto che questi bombardamenti, dove le persone restano sotto le macerie. non fanno più notizia. (2).

E secondo Di Battista. questa non si può chiamare guerra ma è un tentativo di genocidio e di una pulizia etnica che avviene da parte di fanatici fondamentalisti israeliani. (3). Infatti in una guerra si fronteggiano due eserciti, ma non è questo il caso, dove da una parte sta un esercito efficientissimo, sostenuto da potenze mondiali e con le armi più moderne, dall’ altra un popolo di poveri e vessati, con alcuni terroristi di Hamas fra loro.

Bimbi uccisi in Palestina. Immagine da https://euromedmonitor.org./uploads/IMG_9883.JPG.

I numeri di questa carneficina di innocenti palestinesi, non di terroristi, che sta portando avanti Israele da mesi, ha numeri impressionanti, che Alessandro Di Battista ha sciorinato in risposta alla senatrice Segre con un video il 24 maggio 2024. Cosa aveva detto la nota senatrice, uscita viva dal campo di concentramento?  Che «Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia». (4).

Ma ecco i numeri dati da Di Battista che dichiara di prenderli incrociando più fonti autorevoli ed una di queste è ‘Euro – med human right monitor’. Nei primi 220 giorni di massacro, in una striscia larga quanto un terzo del comune di Roma, vivevano 2.100.000 persone, di cui 1.000.000 erano bambini. Ma le forze armate israeliane «con la scusa del terrorismo perché non si può sconfiggere il terrorismo con i bombardamenti a tappeto» (5), ha ucciso 43.640 persone. Tra queste: 15.471 bambini e 10.382 donne.  I feriti sono stati, in 220 giorni, 81.560. I giornalisti assassinati hanno raggiunto un numero da record: 141, alcuni volutamente per evitare che l’opinione pubblica mondiale possa conoscere la verità anche rispetto al tentativo di genocidio. (6).

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Nel corso di questo massacro, 2.000.000 persone, su di una popolazione di 2.100.000 abitanti, hanno dovuto abbandonare le loro case ed i loro rifugi di fortuna ed erano anche persone che avevano dovuto altre volte farlo. Praticamente tutta la popolazione di Gaza è stata evacuata, una cosa che non si è mai vista, ha continuato Di Battista. (7).

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Gli edifici completamente distrutti sono stati 136.700, in 220 giorni di massacro, le scuole colpite 459, le moschee 667. E. aggiungo io, molti gli ospedali. Tra l’altro, – continua Di Battista – dall’ inizio di questa carneficina assistiamo a questo fenomeno: le forze di occupazione israeliane indicano ai palestinesi di Gaza dei luoghi sicuri dove rifugiarsi, dicendo che dove essi si trovano faranno una operazione bellica, ma poi bombardano il punto dove i palestinesi sono stati fatti concentrare. (8).

Quartieri distrutti. L’immagine accompagan l’articolo intitolato: “Gaza: Israel continues its crime of ethnic cleansing by destroying last neighbourhoods, UN shelter centres in Jabalia camp” (Gaza: Israele continua il suo crimine di pulizia etnica distruggendo gli ultimi quartieri, i centri di accoglienza delle Nazioni Unite nel campo di Jabalia) in: https://euromedmonitor.org/en/article/6354/Gaza:-Israel-continues-its-crime-of-ethnic-cleansing-by-destroying-last-neighbourhoods,-UN-shelter-centres-in-Jabalia-camp.

E su questi episodi ci sono inchieste documentate di giornali americani che mostrano tutto questo. Ed è in atto anche una operazione su Rafah che si sta dimostrando l’ennesima carneficina. E mentre alla Russia sono stati applicati da Ue e Usa 15 pacchetti di sanzioni per aver invaso l’Ucraina, in questo caso non hanno fatto nulla, e non hanno comminato neppure una sanzione. (9). Ed io dico che non vorrei mai comperare una villa al mare, di quelle già progettate e messe in vendita da una immobiliare israeliana poco tempo dopo l’inizio di questa operazione israeliana a Gaza, perché quella terra gronda sangue innocente di donne, uomini, bambini. Ma penso che ormai l’avere ed il possesso dominino questo mondo, assieme alla sete di vendetta, e che quando Mammona prende il potere porta con sé Satana non Dio. E questo mi è stato insegnato. E se un Dio esiste, come io credo, non mancherà di farsi sentire anche presso quello che si ritiene il suo popolo eletto che così ha violato i suoi comandamenti. (10).

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E un milione di persone, di civili palestinesi erano stati spinti a rifugiarsi nella zona sud della Striscia e da qui in altri luoghi definiti sicuri, che poi però sono stati bombardati a loro volta.
Inoltre nella striscia di Gaza gli israeliani hanno colpito 667 moschee ma anche tre chiese.  (11). E sono stati uccisi, in 220 giorni di massacro per mano israeliana, 371 tra medici ed infermieri, e ne sono stati feriti 560.

Macerie di un ospedale bombardato a Gaza. (Da: https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/309-topnews/97772-il-new-york-times-dimostra-che-israele-ha-bombardato-l-ospedale-apostolico-di-gaza.html).

Inoltre sono state colpite 332 strutture sanitarie, fra cui 29 ospedali, e comunque nessun ospedale funziona più a nord di Gaza come dovrebbe ed alcuni bambini sono stati operati senza luce, nel disperato tentativo di salvarli. E sono state colpite 76 cliniche e 227 ambulanze e non sembra per errore, oltre a 203 luoghi culturaliE pensate che i soldati israeliani hanno perfino dato fuoco ai libri, e questo ci riporta ad un ignobile passato. Tutto quello che è accaduto e sta accadendo nella striscia di Gaza, può quindi rientrare, tranquillamente nel concetto di ‘pulizia etnica’ – ha precisato Di Battista, a cui va il mio sincero grazie per l’analisi svolta e per i dati.  (12).

Ma se uniamo i feriti ai morti in 220 giorni di massacro, se uniamo ai 43.640 morti gli 81.560 feriti, arriviamo a questa cifra: 125.200 persone tra morti e feriti nella Striscia, il 6% della popolazione totale, mentre pare che in Cisgiordania gli israeliani, che non ci dovrebbero neanche stare, usino anche palestinesi come scudi umani. (13). E queste, continua Di Battista- sono cifre apocalittiche, e la Striscia ne sta uscendo disintegrata da Israele, come Hiroshima uscì disintegrata dalla bomba atomica lanciata dagli Usa. (14).

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Radere al suolo tutto non serve certamente a liberare gli ostaggi, – ha detto Di Battista – e quasi tutti, sono già stati liberati, grazie ad un negoziato mediato dal Quatar tra Hamas e Israele. (15). Invece colpendo tutto e tutti il rischio è di uccidere anche gli ostaggi come già accaduto per tre qualche mese fa. Essi si erano liberati e presentatisi all’aperto a torso nudo sventolando le loro magliette bianche, sono stati uccisi subito dai cecchini israeliani, convinti che fossero miliziani di Hamas, almeno questo hanno dichiarato. (16).

E davanti a tutto questo gli uomini e le donne di buona volontà dovrebbero far in modo di fermare questo processo di distruzione totale, come il colonialismo e l’apartheid che gli israeliani hanno instaurato nei territori occupati.  (17). E come non ricordare, dico io, i camion di cibo colpiti o fermati, il vietare l’accesso all’acqua ed al cibo ai palestinesi da parte israeliana, e il tentativo di Israele di coinvolgere tutta l’Umwra, la principale agenzia che porta acqua e cibo a Gaza, nell’attacco terroristico  del 7 ottobre, accusando 12 suoi dipendenti, ed incolpandone altri di traffico e distribuzione di armi, sulla base però solo di dossier personalmente stilati? Con questo non si vuol sostenere che non ci possano essere mele marce anche in una agenzia umanitaria, ma singoli soggetti non fanno una agenzia intera con migliaia di addetti. 

 

Philippe Lazzarini. L’ immagine correda l’articolo “Le chef de l’ONU appelle à continuer à financer l’Unwra dont dépendent 2 millions de Palestiniens à Gaza” (Il Presidente dell’ Onu chiede di continuare a finanziare l’Unwra da cui dipendono milioni di Palestinesi a Gaza) in: https://news.un.org/fr/story/2024/01/1142707.

Così, secondo me in modo invero zelante, Nove Paesi, tra cui l’Italia, hanno seguito l’esempio degli Stati Uniti, che avevano annunciato la sospensione temporanea di qualsiasi aiuto ulteriore all’agenzia, che è praticamente quasi l’unica che portava cibo e da bere ai palestinesi, quando vi riusciva. «Di fronte alle prove fornite da Israele, l’agenzia dell’Onu per i palestinesi ha reagito aprendo un’inchiesta interna e licenziando diversi operatori per proteggere la capacità dell’agenzia di fornire assistenza umanitaria“, come ha spiegato il segretario generale Philippe Lazzarini, assicurando che «qualsiasi dipendente dell’Unrwa coinvolto in atti di terrorismo sarà chiamato a rispondere, anche attraverso procedimenti penali», e i 12 implicati sono stati sospesi. (18).

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Ma c’ era anche chi, allora, sussurrava che l’Unrwa, agli occhi di Israele, avesse il difetto, di poter vedere e documentare  cosa stava accadendo e di poterlo testimoniare, anche nel caso di quanto successo recentemente a Rafah. E non si può dimenticare la denuncia per genocidio presentata all’ Onu dal Sud Africa. Così in rete si trova un articolo intitolato: “Unrwa– Philippe Lazzarini: Scene strazianti da Rafah” (19), datato 28 maggio 2024, che parla, appunto, di Rafah come inferno in terra, della tendopoli con tende di plastica trasformate in roghi e trappole mortali in particolare per donne e bambini. Non solo, così ha detto Philippe Lazzarini, Commissario generale dell’Unrwa: «L’Unrwa sta facendo tutto il possibile per non interrompere la fornitura di assistenza umanitaria. Ma ogni giorno che passa, fornire assistenza e protezione diventa quasi impossibile.

Dei 200 camion con forniture umanitarie scaricati ieri dalla parte palestinese, solo 30 sono stati prelevati a causa delle pesanti restrizioni di movimento, gli attacchi aerei delle forze israeliane in corso, il lancio di razzi da parte di Hamas, i ritardi e le limitazioni sulle rotte che possono essere utilizzate. Sono tutte sfide e restrizioni aggiuntive che non ci permettono di distribuire gli aiuti. Esse strangolano ulteriormente l’operazione umanitaria da cui dipendono 2 milioni di persone a Gaza.
Ribadisco l’appello del Segretario Generale dell’ONU per un immediato cessate il fuoco e per il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi per porre fine alle sofferenze dei civili.
Mi associo al suo sgomento per la mancata attuazione del recente ordine della Corte internazionale di giustizia riguardante Rafah. Le decisioni della Corte di Giustizia internazionale sono vincolanti. L’operazione militare a Rafah deve terminare immediatamente e il flusso di assistenza umanitaria a Gaza deve migliorare senza ulteriori ritardi». (20).

Blocco di Aiuti a Gaza. Da: ttps://www.repubblica.it/solidarieta/emergenza/2024/01/25/news/gaza_il_disastro_umanitario_degli_aiuti_bloccati_al_valico_di_kerem_shalom_e_le_proteste_dei_famigliari_degli_ostaggi-421981106/

E quello che ci mostrano solo delle rare immagini che sono riuscite a penetrare la difesa mediatica dell’occidente e di Israele, mostrano pure dei parenti degli ostaggi israeliani esasperati ma anche dei coloni israeliani che sembrano cinici e quasi irridenti, che non permettono a camion di aiuti umanitari di passare, e di questo si trova fonte scritta anche in rete (21). Inoltre ieri, 1° giugno 2024, è comparso un articolo intitolato: “La Lega mondiale musulmana denuncia i tentativi delle autorità di occupazione israeliane di minare gli sforzi dell’agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa)”, mentre la Slovenia ha esposto la bandiera palestinese sul palazzo del Governo a Lubiana, accanto alla sua ed a quella europea, dopo il riconoscimento dello Stato di Palestina. (22).

 

AP foto. La bandiera della Palestina accanto a quella della Slovenia e dell’Europa. (Da: https://www.ilpost.it/2024/05/31/slovenia-riconoscimento-stato-palestina/). Riconoscere uno Stato, si precisa nell’ articolo di cui questa immagine è a corredo, significa avviare relazioni diplomatiche ufficiali che in genere prevedono lo scambio di ambasciatori o personale diplomatico, ma anche riconoscere formalmente la sovranità dei confini di quel territorio e il diritto all’autodeterminazione del popolo che lo abita.

E davanti a tutto questo orrore, e per senso di giustizia e di rispetto degli accordi internazionali, sinora ben 139 stati aderenti alle Nazioni Unite (il 70% del totale) hanno riconosciuto lo Stato di Palestina, e fra questi ci sono Spagna Norvegia ed Irlanda, ma invece mancano all’appello Italia, Francia, Germania, USA e Gran Bretagna (23). In questo contesto ha ragione il Fatto Quotidiano a chiedersi che aspetta a farlo il governo Meloni (24).

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E ritorno al comunicato che Furio Honsell mi ha inviato, in cui egli, diciamo così, fraternizza con gli studenti che stanno presidiando  l’università di Udine per protestare contro quello che è avvenuto e sta avvenendo in Palestina.

«Sono stato al presidio degli studenti di Uniud che manifestano la  contrarietà al silenzio ufficiale sulla tragedia umanitaria provocata dall’esercito israeliano nella striscia di Gaza. Sono a fianco dei  cittadini di Gaza e degli studenti.
Oltre un anno fa e ben prima del 7 ottobre 2023, come Open Sinistra  FVG avevamo in più occasioni denunciato i doppi standard, ovvero  l’apartheid in Palestina. Inascoltati.
Esprimiamo ancora una volta la necessità di un cessate il fuoco immediato e di un massiccio intervento internazionale umanitario a favore di Gaza e del popolo in Palestinese. È importante che anche l’Università di Udine prenda posizione contro questo genocidio e  intensifichi le forme di accoglienza di studentesse e studenti  palestinesi, notificando inoltre alle università israeliane la  sospensione delle collaborazioni ufficiali con Uniud attualmente in atto fino a quando non sarà superata questa crisi umanitaria. Non è moralmente accettabile rimanere indifferenti, soprattutto per un luogo di formazione ed educazione come un’Università.”Così si è espresso Furio Honsell, Consigliere regionale di Open  Sinistra FVG e decano dell’Università di Udine».

Rogo di libri ad opera di un soldato israeliano. (Da: https://www.repubblica.it/esteri/2024/05/25/news/corano_bruciato_soldati_israele_rafah-423108247/9).

E veramente io, che in questa seconda cosiddetta repubblica nata dal berlusconismo non mi riconosco più,  non so perché una Nazione come l’Italia, ora però retta da Meloni, Fratelli d’ Italia, Lega e F.I., a meno che non abbia proprio perso del tutto quei valori fondanti, etici e anche cristiani che aveva acquisito con la liberazione, non intenda riconoscere lo Stato di Palestina, e non dia largo risalto a ciò che sta accadendo nella striscia di Gaza, per corretta informazione. 

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Senza voler offendere alcuno questo ho scritto, riprendendo da fonti reperibili in rete. Se vi sono dati diversi o imprecisioni, con fonti dichiarate, siete pregati vivamente di scrivermelo anche come commento. Non accetto di essere però definita antisemita per aver faticosamente cercato di scrivere questo articolo, anche perché non sono assolutamente interessata a  Sem, figlio di Noè, oltre Cam e Jafet, da cui derivarono le diverse stirpi umane,  e da Sem, se ho ben capito, quelle asiatiche. Pertanto semita ed ebreo non sono, a mio avviso sinonimi, tra l’altro, anche se, nel linguaggio corrente, antisemita significa antiebraico. Ho sempre ritenuto positiva e culturalmente importante e pregnante l’esperienza di mia figlia Annalisa Candido presso il centro ebraico Pitigliani in Roma, e da lei ho imparato molte cose sull’ebraismo, ho letto con interesse il suo studio intitolato  Annalisa Candido. Dalla xenofobia alla discriminazione religiosa e razziale, alla schiavitù, all’olocausto. pubblicato su questo mio sito o blog che dir si voglia. Ma non si può tacere su quello che sta accadendo, e credo che una persona adulta possa tranquillamente farsi una idea personale di cosa sta compiendo l’esercito israeliano ed il governo di Israele a Gaza, senza censure o disinteresse istituzionale. 

 Laura Matelda Puppini.

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Note.

(1) Alessandro Di Battista, Orrore a Rafath: bambini palestinesi bruciati vivi nel silenzio della donna, madre e cristiana (Giorgia Meloni n.d.r), in: https://www.youtube.com/watch?v=2RgZOEfvjIE. 27 maggio 2024. 

(2) Ibidem.

(3) Ibidem.

(4) Alessandro Di Battista, “La mia risposta alle dichiarazioni di Liliana Segre su Israele-Palestina, in: https://www.youtube.com/watch?v=sJ2O9ksIKu4, 24 maggio 2024.

(5) Ibidem.

(6) Ibidem.

(7) Ibidem.

(8) Ibidem.

(9) Ibidem.

(10) Ho trattato questo argomento su www.nonsolocarnia.info nel mio: Natale festa della nascita e della luce? Ma a Gaza, tra le tenebre della distruzione, “Dio piange con gli occhi dei bambini”. Ma l’argomento è stato rirpeso anche da Moni Ovadia di cui ho riportato le parole semrpe su www.nonsolocarnia.info in: Analisi dotta e senza peli sulla lingua di un ebreo, Moni Ovadia, sulla politica del governo israeliano.

(11)  Alessandro Di Battista, “La mia risposta alle dichiarazioni di Liliana Segre, op. cit.

(12) Ibidem.

(13) Ibidem.

(14) Ibidem.

(15)Ibidem.

(16) Ibidem.

(17) Cfr. Alessandro Mencozzi, Apartheid e pulizia etnica: il colonialismo di Israele sulla terra e la popolazione palestinesi, in: https://transform-italia.it/apartheid-e-pulizia-etnica-il-colonialismo-di-israele-sulla-terra-e-la-popolazione-palestinesi/.

(18) https://www.agi.it/estero/news/2024-01-27/usa-canada-sospensione-fondi-unrwa-accuse-terrorismo-25030347/

(19) “Unrwa– Philippe Lazzarini: Scene strazianti da Rafah” in:  https://unric.org/it/unrwa-philippe-lazzarini-scene-strazianti-da-rafah/.

(20) Ibidem.

(21) I coloni impediscono il passaggio dei camion degli aiuti dalla Cisgiordania a Gaza, in: https://una-oic.org/it/palestinese/2024/05/13/I-coloni-impediscono-il-passaggio-dei-camion-degli-aiuti/.

(22) “La Slovenia issa la bandiera palestinese sul palazzo del governo nella capitale Lubiana”, in: https://una-oic.org/it/palestinese/2024/05/31/La-Slovenia-issa-la-bandiera-palestinese-sull%27edificio/.

(23) https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/palestina-stato-riconoscimento-mappa-paesi.

(24). Stefania Ascari, Riconoscere lo Stato di Palestina mi sembra l’unica soluzione: cosa aspetta il governo italiano?, in: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/02/riconoscere-lo-stato-di-palestina-mi-sembra-lunica-soluzione-cosa-aspetta-il-governo-italiano/7568421/.

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Invito chi non lo avesse già fatto, a leggere i miei precedenti articoli sull’ argomento pubblicati su www.nonsolocarnia.info:

Israele Palestina: la strage degli innocenti. 22 ottobre 2023

Fedriga, i palestinesi, ed uno strano concetto di democrazia. 17 dicembre 2023.

Analisi dotta e senza peli sulla lingua di un ebreo, Moni Ovadia, sulla politica del governo israeliano.

Natale festa della nascita e della luce? Ma a Gaza, tra le tenebre della distruzione, “Dio piange con gli occhi dei bambini”. 

L’ annientamento della striscia di Gaza e il genocidio dei palestinesi (come la guerra in Ucraina) creano seri problemi anche alla nostra sopravvivenza ed a quella del pianeta. Da: Il Fatto Quotidiano.

Per la giornata della memoria e contro ogni genocidio.27 gennaio 2024.

Ancora sulla politica di Israele.

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Per cortesia non far leggere questo articolo a minori sotto i 14 anni, se non con un genitore. L’immagine che accompagna l’articolo è una di quelle che si trovano al suo interno. Se ho pubblicato quelche immagine coperta da copyright siete pregati di avvisare che la tolgo subito. Infatti io non so come verificare. L.M.P. 

 

https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2024/06/bombardamento-gaza-dep-472611010.jpg?fit=820%2C546&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2024/06/bombardamento-gaza-dep-472611010.jpg?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniSenza categoriaÉ un po' di tempo che non scrivo qualcosa relativamente al massacro dei palestinesi da parte di Israele nella Striscia di Gaza, ma un comunicato di Furio Honsell me ne ha dato l'occasione. Solo che riportarlo così non aveva senso, e quindi ho pensato di cercare delle fonti su...INFO DALLA CARNIA E DINTORNI